
La sicurezza di un’auto importa più dell’ecologia: il sondaggio in Europa
Il 36% degli europei vuole un’auto sicura, magari connessa purché eviti gli incidenti. Lo dice il sondaggio Faurecia in 5 Paesi
Il 36% degli europei vuole un’auto sicura, magari connessa purché eviti gli incidenti. Lo dice il sondaggio Faurecia in 5 Paesi
Sicurezza, tecnologia e rispetto dell’ambiente sono al primo posto quando si cerca l’auto nuova. Un sondaggio mette a fuoco gli interessi degli automobilisti europei. In cima alle richieste troviamo la sicurezza. Questa, per fortuna, è diventata la priorità assoluta per i consumatori che sono disposti anche a sborsare soldi per le dotazioni di maggior rilievo. Interessante anche la fiducia nei confronti della guida autonoma. Dai numeri del sondaggio il 28% degli intervistati esprime chiaramente un atteggiamento positivo verso l’auto senza conducente mentre l’Italia è in prima linea. Il 46% degli italiani è a favore dell’auto driveless. Addirittura tra gli europei che non hanno un’auto emerge che il 40% è favorevole a questa tecnologia. Analizziamo questo e altri numeri interessanti.
L’AUTO DEL FUTURO
Un sondaggio commissionato da Fareucia Clarion Electronics a Yougov mette a fuoco temi di grande importanza nel settore automotive. La ricerca è stata condotta su un campione di residenti in Francia, Regno Unito, Germania e Italia. In tutti i quattro gli Stati Ue la sicurezza dell’auto è di assoluta importanza. In Italia, Germania e Francia il 36% degli intervistati la mette al primo posto, mentre nel Regno Unito il 47% ne sostiene l’importanza. Grande entusiasmo per i sistemi di sicurezza capaci di prevedere le situazioni di pericolo. L’intelligenza artificiale e tutti i dispositivi correlati sono una priorità in Francia per il 56%, in Germania 50%, in Italia 48% mentre nel Regno Unito al 45%. Gli automobilisti europei apprezzano anche l’auto connessa che scambia dati con gli altri veicoli e l’ambiente circostante.
TECNOLOGIA E INCERTEZZE
I francesi e gli italiani sono i più predisposti ad accettare l’arrivo delle auto connesse. A più di 8 italiani su 10 piace l’idea di un’auto connessa (83%) e tale opinione è condivisa dalla grande maggioranza dei francesi (71%). Diversa la situazione dell’auto a guida autonoma. Il 28% degli europei intervistati esprime fiducia mentre l’Italia è in prima linea con il 46% a favore. Interessante il fatto che il 40% di chi non possiede un’auto è aperto verso questa innovazione. In generale per gli automobilisti europei l’auto del futuro deve soprattutto garantire una maggiore sicurezza. In questo si nota una scarsa conoscenza dei sistemi di assistenza alla guida già disponibili sul mercato. “Piuttosto che parlare di una rivoluzione delle auto, siamo impegnati a lavorare sulla loro evoluzione. La tecnologia messa a disposizione ha valore solo se conosciuta, compresa, accettata e utilizzata” spiega Sébastien Brame di Faurecia Clarion Electronics.
SOSTENIBILITA’ AL CENTRO
Il sondaggio conferma anche la crescente importanza dei temi ambientali tra gli automobilisti europei. Ne parla il 30% degli italiani, il 24% di francesi e tedeschi e il 23% degli inglesi. Eppure quando si parla di impatto ambientale delle auto appena il 14% dei driver intervistati ne parla. L’auto deve essere innanzitutto e soprattutto economica. L’economicità è ancor più importante per le giovani generazioni. Va detto che gli italiani, in ogni fascia d’età, antepongono la sicurezza (36%), all’ecologia (30%). “Dal sondaggio emerge che l’ecosostenibilità è importante per chi non possiede un’auto (34% rispetto al 22% dei proprietari di auto)” sintetizza Sébastien Brame. Quanto al carsharing solo il 7% degli intervistati italiani lo indica tra le tre più importanti caratteristiche dell’auto del futuro. In generale gli entusiasti non superano l’8-9% anche nelle grandi città del nostro paese.
IL COMFORT
Altro aspetto analizzato il comfort. Il 12% degli italiani ha dichiarato che la propria auto dovrebbe essere comoda come casa, mentre per il 18% gli interni dovrebbero adattarsi alle esigenze del conducente. Il comfort pertanto si posiziona quindi dietro la sicurezza e l’ecosostenibilità. Allo stesso tempo, in Italia il 54% degli automobilisti accoglierebbe con entusiasmo l’idea di stare in auto sentendosi come a casa propria. Una grande percentuale degli intervistati, il 32%, ha dichiarato di non avere alcuna opinione sull’argomento. “Gli interni del futuro richiederanno tempo per prendere forma. Ma sarà necessario più di un approccio focalizzato solo sui sedili, ad esempio: anche il comfort sarà intelligente, il posto di guida diventerà l’elemento pensante che gestisce e ottimizza l’esperienza dell’utente dell’auto fin nei più piccoli dettagli” chiude Sébastien Brame.