RC auto: tariffe scese del 20% in cinque anni, l’annuncio dell’IVASS Il sistema della RC auto obbligatoria viene utilizzato quasi dappertutto nel mondo

RC auto: tariffe scese del 20% in cinque anni, l’annuncio dell’IVASS

Relazione del nuovo presidente IVASS sulla RC auto: le tariffe sono scese di quasi il 20% in cinque anni, ma sta emergendo un problema inaspettato con la scatola nera.

25 Giugno 2019 - 10:06

In Italia si paga sempre tanto di RC auto ma le tariffe sono comunque scese di quasi il 20% in cinque anni, anche se non tutti sono d’accordo (ne parleremo alla fine). Trend positivo anche per quanto riguarda le differenze territoriali: dal 2013 al 2018 sembra essersi infatti ridotto il differenziale dei premi sul territorio tra la provincia più cara e quella più economica. Resta però il margine a favore dei maggiori competitor europei, dove l’assicurazione auto continua a costare decisamente meno.

RC AUTO, TARIFFE IN RIBASSO GRAZIE A NUOVE NORME E INNOVAZIONE TECNOLOGICA

I numeri sono stati snocciolati dal nuovo presidente dell’IVASS, Fabio Panetta, nel corso della relazione annuale sull’attività svolta dall’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni. Soffermandosi in particolare sul mercato della RC auto in Italia, Panetta ha ricordato che le coperture della responsabilità civile auto rappresentano, vista la loro obbligatorietà, il settore a più diffuso impatto sui cittadini e un impegno costante per l’IVASS. “Le misure intraprese a livello normativo”, ha spiegato il neo presidente, “unitamente al diffuso utilizzo dell’innovazione tecnologica, hanno reso possibile un progressivo contenimento dei costi del sistema e il rafforzamento dei meccanismi concorrenziali, con effetti positivi sui prezzi per gli assicurati”.

TARIFFE RC AUTO IN ITALIA: DA 515 A 415 EURO IN 5 ANNI

Più dettagliatamente, secondo i dati IVASS il premio medio delle tariffe RC auto è diminuito del 19,5% in cinque anni, passando dai 515 euro di fine 2013 ai 415 euro di dicembre 2018. Come anticipavamo, si è ridotta anche la distanza dei prezzi tra la provincia a più alto costo (Napoli) e quella storicamente a costo più basso (Aosta): la differenza è scesa da 380 a 237 euro, un miglioramento che a nostro parere non è ancora sufficiente. Così come risulta inaccettabile il divario a livello internazionale: nel 2018 il premio medio netto in Italia è risultato di nuovo superiore a quello di Francia, Germania e Spagna, seppur con un‘evidente riduzione del gap, da 202 euro nel 2012 a 97 euro nel 2018.

Rc auto tariffe

RC AUTO: LA SCATOLA NERA FA DIMINUIRE LE TARIFFE MA FRENA LA CONCORRENZA

La scatola nera continua a piacere agli assicurati italiani. A fine 2018 era presente nel 22,2 % dei contratti, con valori significativamente più elevati nelle province più esposte al rischio di frode. Il suo utilizzo ha certamente contribuito alla riduzione dei prezzi delle polizze RC auto, tuttavia sta emergendo che i clienti con scatola nera sono meno propensi a cambiare compagnia. Conseguenza non troppo positiva, come ha ricordato lo stesso presidente Panetta: “È essenziale il completamento della disciplina sulla portabilità delle scatole nere per evitare che la loro diffusione porti con sé effetti indesiderati sul grado di concorrenza del mercato”.

PREZZI RC AUTO SCESI? LA FEDERCONSUMATORI NON È CONVINTA

Ma tutto questo diminuire di tariffe, forbici e differenze è davvero reale? È la domanda che si è posta Federconsumatori, secondo il cui Osservatorio, che da oltre 10 anni rileva annualmente i costi delle polizze RC auto nelle principali città italiane, dal 2013 al 2018 l’importo annuale sarebbe in realtà aumentato di 132,75 euro (+23,3%), con una differenza tra province del nord e province del sud del 53%. Insomma, la solita ‘guerra di cifre’ che vede vincere tutti tranne i cittadini.

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