Limiti usura pneumatici nuovi: l’UNECE concorda il metodo di prova

Limiti usura pneumatici nuovi: l’UNECE concorda il metodo di prova

L’UNECE concorda il metodo di prova su strade pubbliche per definire i limiti di usura pneumatici in vigore dal 2025

12 Febbraio 2024 - 11:59

I produttori di pneumatici dovranno presto dimostrare che le gomme immesse sul mercato conservano le loro caratteristiche anche da usurati e rispettano criteri e limiti specifici di usura verificati nei test. Lo avevamo spiegato anticipando la norma sui test pneumatici usurati sul bagnato in arrivo dal 2024 in questo approfondimento. Adesso possiamo raccontarvi anche i primi dettagli ufficiali sul metodo di prova concordato dall’UNECE, che avrà un importante impatto anche nell’ambito della futura norma Euro 7.

APPROVATO IL METODO DI TEST DI USURA PNEUMATICI SU STRADA

Il gruppo di lavoro Working Party on Noise and Tyres presso la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ha posto un nuovo tassello per l’armonizzazione delle normative riguardanti i veicoli stradali, con particolare riguardo ai test di usura degli pneumatici. Durante l’ultima riunione del Gruppo di lavoro sul rumore e sugli pneumatici del World Forum for Harmonization of Vehicle Regulations (WP.29) dell’UNECE, è stata adottata una proposta che introduce i metodi per misurare l’usura degli pneumatici in conformità al Regolamento n. 117 sull’omologazione degli pneumatici.

Il metodo di valutazione preliminare per la determinazione dell’usura delle gomme prevede un test all’aperto con le seguenti caratteristiche:

  • Prova su strade pubbliche aperte al traffico definendo le condizioni di contorno per garantire che le prove siano riproducibili.
  • Convoglio di 4 veicoli, di cui uno con pneumatici di riferimento e tre con pneumatici candidati.
  • 8.000 km di prova con una permutazione di veicoli e conducenti nel convoglio ogni 500 km.
  • Circa 200 pneumatici saranno sottoposti a test.

TEST “PILOTA” PER DEFINIRE I LIMITI DI USURA PNEUMATICI DAL 2025

I primi test verranno effettuati con l’obiettivo di raccogliere dati sull’usura da pneumatici di diverse dimensioni, disegni e marche. Questi dati verranno poi utilizzati per determinare i limiti di usura degli pneumatici da incorporare nel regolamento n. 117 entro settembre 2025 per gli pneumatici montati su autovetture (pneumatici di classe C1).

La proposta diventerà il metodo di riferimento per la regolamentazione Euro 7 dell’Unione Europea, che tra le novità proporrà proprio dei limiti di emissioni di polveri da freni e pneumatici. Queste modifiche si tradurranno in una valutazione più ampia delle reali emissioni delle auto elettriche. Si prevede che il metodo di misurazione sarà esteso ai veicoli più pesanti con pneumatici di classe C2 e C3 durante il 2026 e il 2027, al fine di coprire la maggior parte delle categorie di veicoli stradali.

DA LUGLIO 2024 ANCHE TEST DI ADERENZA SU BAGNATO DA USURATI

Oltre al limite di usura, il regolamento 117 integrerà anche disposizioni della prova per l’aderenza sul bagnato degli pneumatici usurati. Tutti gli pneumatici di nuova omologazione dovranno quindi superare il test di aderenza sul bagnato con battistrada usurato a partire da luglio 2024. In questo modo, i consumatori potranno essere più consapevoli di acquistare pneumatici più sicuri anche da usurati e che non devono essere sostituiti troppo presto, creando così PFU che finiscono in discarica.

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