Lo stop patente a chi soffre di apnee notturne è giusto? Il parere degli esperti

Lo stop patente a chi soffre di apnee notturne è giusto? Il parere degli esperti Il neurologo Sergio Garbarino spiega i pericoli delle apnee notturne per chi si mette al volante

Il neurologo Sergio Garbarino spiega i pericoli delle apnee notturne per chi si mette al volante, anche senza sapere di avere questo disturbo

18 Gennaio 2016 - 11:01

È guerra al colpo di sonno (vedi qui). L'Unione europea spinge, e l'Italia si adegua: stop alle patenti di guida per chi soffre di apnee notturne (vedi qui). La licenza non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno, causati da apnee ostruttive notturne, che determinano una grave e incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell'attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte. Questo il cuore del decreto legge numero 9 del 22 dicembre 2015 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 gennaio 2016 (a firma del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio). Il decreto aggiunge le malattie neurologiche alla serie di patologie che possono inibire il rilascio o anche il rinnovo della patente di guida: su questo secondo aspetto, è possibile che arrivino chiarimenti nelle prossime ore.

DALL'EUROPA ALL'ITALIA – La norma, in recepimento della direttiva europea 2014/85/UE, inciderà sul sistema dei trasporti in Italia: chi richiede il rilascio di una patente di guida per la prima volta e chi deve rinnovarla è ora obbligato a sottoporsi a test medici sulla presenza della sindrome delle apnee ostruttive del sonno, il cui acronimo universalmente utilizzato è OSAS. Solo la diagnosi di OSAS di grado moderato o grave associata a sonnolenza diurna condiziona temporaneamente l'idoneità psicofisica. L'adeguato trattamento permette innanzitutto di migliorare sensibilmente la sicurezza stradale per l'autista e per terzi, nonché la guarigione e l'idoneità alla guida.

PRIMA TAPPA – Il decreto è una prima fondamentale risposta al problema della sonnolenza e ai colpi di sonno alla guida. Da una recente ricerca scientifica di un'équipe italiana coordinata dal neurologo Sergio Garbarino (foto), si evince che ogni anno in Italia l'OSAS provoca oltre 17.300 incidenti stradali, con più di 250 morti e 12.200 feriti, senza dimenticare gli enormi costi socio-sanitari calcolati in circa 1.500.000.000 euro l'anno soltanto per il nostro Paese. “L'OSAS – dichiara Garbarino – è una patologia largamente diffusa e sottostimata nella popolazione generale, le cui dimensioni possono essere paragonate al diabete. L'elevato impatto socio-sanitario Ha indotto l'Europa a emanare questa direttiva, prontamente recepita dall'Italia, grazie al lavoro di due commissioni ministeriali (Salute e Trasporti) a cui ho partecipato attivamente in collaborazione con altri colleghi esperti di altre discipline. È un passaggio di alto senso civico per migliorare la sicurezza sulle strade e la salute dei cittadini”.

QUALI NUMERI – L'OSAS di grado moderato e grave ha una diffusione nella popolazione adulta pari a circa il 50% nell'uomo e il 23% nella donna. È anche un fattore di rischio ed è spesso associata alle principali patologie del mondo occidentale, quali obesità, sindrome metabolica e diabete, infarto del miocardio, ictus, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, disturbi cognitivi e insufficienza respiratoria, che sono le principali cause di morte della nostra società. La diagnosi precoce e l'ottimale trattamento dell'OSAS rendono possibile prevenire la comparsa di tali diverse patologie o di migliorarne il controllo. Un'epidemia silente, da combattere per la salute dei cittadini e per la sicurezza stradale. Purché chi soffre di quel problema lo ammetta, dicendolo al proprio medico (vedi qui), per il proprio bene e per quello di chi viaggia sulle strade. In ogni caso, a prescindere dalla causa della sonnolenza, se avvertite un eccesso di stanchezza al volante, c'è una sola soluzione: fermarsi, e magari fare la turbo-siesta (vedi qui).

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1 Commento

Angelino
22:58, 18 Gennaio 2016

Norma demenziale che otterrà solo di allontanare dalle cure chi sospetta di soffrire di apnee notturne che non andrà certo a dirlo al proprio medico per paura di prdere la patente.

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