
Accise, tasse e spese, l'Italia è tra i paesi più cari in Europa dove possedere un'auto. Ce lo mostra ACEA, l'associazione dei costruttori di auto UE
Torniamo a parlare di costi legati alle auto, e lo facciamo prendendo gli ultimi dati pubblicati dalla ACEA, la European Automobile Manufactures Association, che ha analizzato quanto costi l'auto nei Paesi Europei. Come sono stati rilevati questi dati? In pratica sono stati raccolte tutte le informazioni più recenti sulle tasse sull'acquisizione di veicoli (IVA, imposta di vendita, imposta di registro), tasse di proprietà del veicolo (bollo, tassa di circolazione) e tasse sui carburanti. Sono stati oltre 28 i Paesi rientrati nelle 350 pagine della guida, tra Europa, Brasile, Russia, Corea del Sud, Turchia, USA, Cina, India, Giappone. Un quadro piuttosto completo, nel quale l'Italia è uno dei Paesi più cari in Europa – qui il documento ufficiale.
ITALIA SUL PODIO I dati si riferiscono al 2016 e ammontano ad un totale di 413 miliardi di euro in tutta Europa, con l'Italia che, con i suoi 73 miliardi, è dietro alle sole Francia (73,5 miliardi) e Germania con 90,5 miliardi. Un podio non certo piacevole, visti i continui rincari e spese legate alle auto, che ultimamente stanno facendo virare le scelte o su altri sistemi di acquisto – a riguardo, ecco il nostro approfondimento – o su altri tipi di mobilità – sapevi che in Italia il car sharing sta facendo rallentare i volumi di vendita delle auto?. Ma quali sono le principali voci che gravano sul bilancio italiano?
DA DOVE ARRIVANO QUESTI COSTI Il peso maggiore lo detengono le tasse sul carburante, dove le accise garantiscono allo Stato un gettito di 35,8 miliardi – sempre in riferimento al 2016. Non solo benzina, ma anche il bollo è tra i più cari d'Europa, con 6,6 miliardi – qui il nostro approfondimento. Giusto sottolineare come, la situazione italiana non sia la peggiore in Europa, soprattutto guardando a realtà come la Francia e la Germania che registrato accise più alte – 36,4 miliardi per la Francia e 42 miliardi per la Germania – ma esistono Paesi decisamente più vantaggiosi, come Portogallo con 3,2 miliardi o Spagna con 18,7. Stesso discorso per il bollo, se pensate che ai 6,6 miliardi italiani “rispondono” gli 860 milioni in Francia.
IN ARRIVO IL WLTP “La tassazione degli autoveicoli vale centinaia di miliardi di euro all'anno per i governi europei, contribuendo in modo significativo a progetti finanziati pubblicamente e alla salute generale dell'economia”, ha comunicato il segretario generale Acea, Erik Jonnaert. Qual è la principale causa di questo innalzamento, calcolato entro il 4% dalle ACEA, della tassazione? Principalmente le nuove politiche contro le emissioni di CO2, che stanno aumentando le tasse sull'acquisto e il possesso di auto non ecologiche, Italia esclusa – mentre Milano si prepara al blocco dei diesel. A riguardo è intervenuto nuovamente Joannert: “I governi devono garantire che la transizione a Wltp non impatti negativamente la tassazione dei veicoli. Un fallimento in tal senso potrebbe aumentare l'onere finanziario per i consumatori e portare a confusione generale”. Il Wltp o meglio Worldwide harmonized Light vehicles test procedure, è il nuovo test di omologazione a livello europeo, più severo e probante rispetto al NEDEC attuale e porterà ad una tassazione più equa in tutta Europa, visto che, in molti Paesi questa viene calcolata in base alle emissioni di CO2.