Il traffico auto divora milioni di euro l'anno. L'indagine in 25 città

Il traffico auto divora milioni di euro l'anno. L'indagine in 25 città Milioni e milioni di euro: è questo il costo del traffico nelle città. A dirlo uno studio di Tom Tom Telematics esteso a 25 centri urbani italiani

Milioni e milioni di euro: è questo il costo del traffico nelle città. A dirlo uno studio di Tom Tom Telematics esteso a 25 centri urbani italiani

15 Dicembre 2017 - 05:12

Il traffico cittadino può essere veramente infernale, disintegrando il tempo libero e il sistema nervoso di chi ci rimane prigioniero. Pensate quanti appuntamenti saltano, quante merci vengono consegnate in ritardo, quanti treni, aerei, spettacoli, cene, meeting di lavoro si perdono perché qualche guidatore è rimasto prigioniero della sua auto (leggi la guida su come non creare traffico e incidenti). Avete fatto mente locale? Bene: queste perdite di tempo, oltre a mettere a dura prova la resistenza degli automobilisti, causano a tutti delle perdite economiche molto ingenti, quantificate da uno studio ti TomTom Telematics in centinaia di milioni di euro solo per l'Italia.

24 MINUTI RUBATI Non è facile stimare il tempo perso negli ingorghi ma TomTom è in buona posizione per farlo, dato che ha milioni di di automobili che usano i suoi servizi Live e ha il servizio TomTom Telematics dedicato alla getione delle flotee (sapevi che TomTom pensa di studiare i runori del traffico per città sostenibili?). Il suo Congestion Index indica il livello di intasamento del traffico, ricavato in base al tempo di viaggio extra sperimentato dai conducenti durante l'intero anno. Il tempo perso per il traffico lo si ricava dal confronto con i tempi di viaggio misurati quando il traffico non è congestionato (leggi la classifica TomTom delle città più caotiche). Per ogni città interessata dallo studio viene inoltre calcolato il livello medio di congestione giornaliero e quelli dei picchi del mattino e della sera. L'infografica che segue li elenca per le città che hanno i picchi peggiori.

Un indice di congestione del 36% significa che un viaggio medio richiede il 36% in più di tempo rispetto a quanto avviene quando il traffico è scorrevole. Nel caso dell'Italia il dato è sconfortante: nel 2016 il tempo medio di viaggio è aumentato del 25% rispetto all'anno prima, cosa che equivale ad un addendum di circa 24 minuti al giorno per veicolo nelle 25 25 città italiane più congestionate.

IL TRAFFICO? IN AUMENTO! Il Sales Director di TomTom Telematics Italia, Marco Federzoni, spiega che “In confronto a 9 anni fa, nei capoluoghi italiani oggetto della ricerca, il livello di traffico mediamente non è diminuito. In città come Palermo, Roma e Messina si registrano anzi dati davvero preoccupanti. L'esigenza primaria è quella di superare la sfida del traffico, per tornare a essere padroni del proprio tempo e sprecare meno ore di lavoro. Restare bloccati nel traffico fa lievitare i costi per ogni singolo driver e incide in maniera evidente sia sulla qualità del servizio fornito ai clienti sia sulla produttività e sullo stress dei lavoratori. Grazie ai nostri driver terminal e al servizio TomTom Traffic i conducenti hanno a disposizione informazioni dettagliate sulle possibili situazioni di traffico congestionato”. Quei 24 minuti, che costano circa 3,75 € al giorno, vanno assegnati ai circa 675 mila veicoli commerciali (leggeri e pesanti) che percorrono le 25 città oggetto dell'indagine.

LE CITTÀ INFERNALI Il costo aggiuntivo del traffico viene calcolato in base alla paga oraria degli autisti e quindi non tiene conto dell'aggravio di costi dovuto al maggior consumo, all'usura ulteriore dei mezzi e alla generale perdita di efficienza. In ogni caso il totale è da capogiro: 585 milioni di euro in un anno solo nelle 25 città monitorate e l'infografica qui sotto mostra quindi quanto costa il traffico per le principali città.

Ai primi posti di questa poco edificante classifica troviamo Palermo (43%), Roma (40%) e Messina (39%), seguite da Napoli, Reggio Calabria e Milano. Sotto il 30% abbiamo Catania, Taranto e Bari mentre le “ultime” sono Ravenna e Padova (17%), Reggio Emilia e Modena (16%) e Brescia e Parma, con un extra di solo il 15%. Questi dati sono visualizzati nell'immagine seguente, che li trasforma in giorni.

Visto il maggior volume di traffico della Capitale, la perdita economica maggiore, per ogni veicolo industriale, spetta a Roma ma Palermo tiene il secondo posto, soffiandolo alla ben più attiva Milano, che si salva perché ha un indice di congestione più basso.

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