Parcheggio selvaggio: quando è tollerato Sono previste severe sanzioni per il parcheggio selvaggio

Parcheggio selvaggio: quando è tollerato

Sono previste severe sanzioni per il parcheggio selvaggio, ma a volte è tollerato. Accade quando subentra il cosiddetto 'stato di necessità', vediamo qualche esempio.

 

Sono previste severe sanzioni per il parcheggio selvaggio, ma a volte è tollerato. Accade quando subentra il cosiddetto 'stato di necessità', vediamo qualche esempio.

23 Luglio 2019 - 04:07

Quasi tutte le città italiane, soprattutto quelle medio-grandi, fanno i conti con il fenomeno del ‘parcheggio selvaggio’. Ovvero la (pessima) abitudine di lasciare in sosta una vettura dove non è consentito, arrecando un danno alla circolazione dei pedoni e degli altri veicoli. Eppure ci sono casi in cui la sosta selvaggia è tollerata se non addirittura permessa. Ovviamente si tratta di situazioni molto particolari che verificheremo a breve.

LA SOSTA DELLE VETTURE NEL CODICE DELLA STRADA

La sosta delle vetture è regolamentata dagli articoli 157 (Arresto, fermata e sosta dei veicoli) e 158 (Divieto di fermata e di sosta dei veicoli) del Codice della Strada. In particolare il primo, dopo aver precisato la differenza tra arresto, fermata e sosta, spiega quali sono le corrette modalità di posteggio dentro e fuori i centri abitati; mentre il secondo elenca tutte le situazioni in cui la fermata e la sosta non sono permesse e le relative sanzioni per i trasgressori. Che, a seconda della violazione, variano da 24 a 335 euro con possibilità di rimozione forzata. Tra le altre cose è vietato sostare sui marciapiedi (salvo diversa segnalazione), allo sbocco dei passi carrabili, in seconda fila (salvo che si tratti di due veicoli a due ruote), negli spazi riservati alla fermata di autobus e tram, negli spazi riservati ai veicoli per persone invalide, davanti ai cassonetti dei rifiuti o contenitori analoghi e così via.

EFFETTI DEL PARCHEGGIO SELVAGGIO

Il ‘parcheggio selvaggio’ costituisce quindi un illecito: non rispettare le norme sulla sosta dei veicoli previste dal Codice della Strada significa commettere un’infrazione sanzionabile con pene pecuniarie e accessorie. Ma non solo: ci sono situazioni, con tanto di sentenze della Cassazione, in cui la sosta vietata può sfociare addirittura nel penale, prefigurando il reato di violenza privata (quando un automobilista, parcheggiando in doppia fila o in altra posizione non ortodossa, blocca la manovra alle altre vetture regolarmente parcheggiate o impedisce l’accesso o l’uscita ad altri autoveicoli) o di interruzione di pubblico servizio o di pubblica necessità (quando un’auto parcheggiata in modo irregolare ostacola o blocca il passaggio di un bus di linea o, peggio ancora, di un’ambulanza).

PARCHEGGIO SELVAGGIO: QUANDO È LECITO

Insomma, roba non da poco: chi parcheggia in un posto non consentito o in maniera poco ortodossa rischia perfino il carcere. Eppure, come spiegavamo all’inizio, in alcune circostanze il ‘parcheggio selvaggio’ è consentito. Anche in questa occasione, come in altre, entra infatti in ballo la giustificazione dello ‘stato di necessità’. L’art. 54 del Codice Penale dispone infatti che “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”. Ciò significa che di fronte a determinate situazioni di emergenza si può posteggiare la macchina dove non si potrebbe senza incorrere in sanzioni.

ESEMPI DI PARCHEGGIO SELVAGGIO TOLLERATO

Per esempio la sosta selvaggia è tollerata se un conducente che ha a bordo una persona con urgente bisogno di cure, si ferma in doppia fila per recarsi presso la guardia medica per chiamare un dottore. Un altro esempio è quello di chi abbandona la propria auto in un posto non adibito al parcheggio per soccorrere una persona che ha avuto un malore o che è stata aggredita; stessa cosa per chi lascia la vettura nel bel mezzo del traffico perché in quel momento si è verificato un terremoto o un altro evento naturale di particolare gravità. O perché in macchina è entrato un malintenzionato che vorrebbe rapinarlo. Gli esempi possono essere tanti, l’importante è che sussistano soprattutto due elementi. Il ‘pericolo attuale di un danno grave alla persona’ e l’inevitabilità, nel senso che il conducente non deve avere alternative lecite alla sua condotta. Se ci sono entrambi la sosta selvaggia non è sanzionabile (bisogna però dimostrarlo).

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