
Legge Sicurezza 2025: le novità sul blocco stradale
La Legge Sicurezza 2025 introduce nuovi reati e aggravanti, incluso il reato di blocco stradale o ferroviario effettuato col proprio corpo
La Legge Sicurezza 2025 introduce nuovi reati e aggravanti, incluso il reato di blocco stradale o ferroviario effettuato col proprio corpo
Il Parlamento ha definitivamente approvato la legge di conversione del decreto-legge Sicurezza 2025 che contiene diverse misure riguardanti le forze di polizia, l’ordinamento delle carceri e, in generale, la pubblica sicurezza. Curiosamente il provvedimento era già stato approvato nel novembre del 2023 sotto forma di disegno di legge e come tale trasmesso al Parlamento affinché lo discutesse, ma per vari motivi è rimasto fermo per un anno e mezzo. Il governo ha deciso così di ‘riprenderselo’ per trasformarlo in un decreto-legge, che prevede un iter di approvazione molto più celere, diventato poi legge dello Stato dopo l’ok delle Camere. Il contenuto della Legge Sicurezza introduce 14 nuovi reati e 9 aggravanti, incluso il nuovo e contestatissimo reato di blocco stradale o ferroviario effettuato col proprio corpo.
LA NOVITÀ DEL REATO DI BLOCCO STRADALE COL PROPRIO CORPO
In particolare l’articolo 14 della Legge Sicurezza va a modificare l’articolo 1-bis del vetusto D.Lgs. n. 66 del 22 gennaio 1948 riguardante le ‘Norme per assicurare la libera circolazione sulle strade ferrate e ordinarie e la libera navigazione”.
Se prima, infatti, chi fermava la circolazione su strada ordinaria sedendosi o sdraiandosi per terra per impedire ai veicoli di proseguire la marcia, commetteva un semplice illecito amministrativo con multe da 1.000 a 4.000 euro e niente arresto, adesso la musica cambia completamente perché con la nuova formulazione della norma si passa nel penale.
L’articolo 1-bis del D.Lgs n. 66/1948 aggiornato dalla Legge Sicurezza 2025, dispone infatti che “chiunque impedisce la libera circolazione su strada ordinaria o ferrata, ostruendo la stessa con il proprio corpo, è punito con la reclusione fino a un mese o la multa fino a 300 euro. La pena è della reclusione da sei mesi a due anni se il fatto è commesso da più persone riunite“.
Si tratta senza ombra di dubbio di un reato pensato appositamente per scoraggiare le proteste degli ambientalisti, come quelli di Ultima Generazione, che spesso e volentieri hanno usato l’espediente del blocco stradale o ferroviario per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati all’ecologia. Non a caso la norma fa specifico riferimento al ‘fatto commesso da più persone riunite‘ (infatti le proteste sono fatte quasi sempre in gruppo), circostanza che comporta un’aggravante della pena. Va comunque ricordato che le misure cautelari scattano solo per pene sopra i tre o cinque anni (a seconda dei casi), quindi superiori a quelle previste per il blocco stradale. Tradotto: non si va in carcere.
LEGGE SICUREZZA: COME CAMBIANO LE SANZIONI PER CHI NON RISPETTA L’ALT DELLA POLIZIA
Tra i vari provvedimenti, la Legge Sicurezza 2025 prevede anche sanzioni più severe per chi non si ferma all’alt della polizia stradale. Per introdurre queste nuove norme, la legge è intervenuta, modificandoli, su alcuni articoli del Codice della Strada. In particolare:
- prima l’articolo 192 CdS comma 1 prevedeva una multa da 87 a 344 euro nei confronti di coloro che ignorano l’invito a fermarsi da parte degli agenti della Polstrada. Ebbene, con le nuove disposizioni tale sanzione passa da un minimo di 200 a un massimo di 600 euro e viene aggiunta pure la perdita di 5 punti patente. Ma non solo: in caso di recidiva nel biennio successivo alla prima infrazione, si applica la sanzione accessoria della sospensione della patente fino a 1 mese e i punti persi sulla patente diventano 10;
- invece la multa per chi si rifiuta di esibire, a richiesta degli agenti, il libretto di circolazione e la patente di guida (art. 192 comma 2 CdS), per chi ostacola l’ispezione del veicolo o prosegue la marcia nonostante l’ordine di non proseguire, ad esempio perché privo delle catene su strada innevata (art. 192 comma 3 CdS), e per chi non osserva le segnalazioni su strada impartite per permettere il passaggio di un convoglio militare (art. 192 comma 5 CdS), prima compresa sempre tra 87 e 344 euro + perdita di 3 punti patente, passa da 100 a 400 euro;
- aumentate pure le sanzioni per chi non rispetta un posto di blocco delle forze dell’ordine (art. 192 comma 4 CdS), che è cosa assai più grave che ignorare un semplice alt. Prima per una violazione del genere, ove il fatto non costituisse reato (ad esempio se per forzare il blocco si colpiscono intenzionalmente uno o più agenti), scattava la sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 1.362 a 5.456 euro. Ma con le nuove disposizioni, sempre che il fatto non costituisca reato, la multa minima diventa di 1.500 euro e quella massima di 6.000 euro. All’accertamento della violazione consegue la sanzione accessoria della sospensione della patente da tre mesi a un anno.
LEGGE SICUREZZA 2025: NOVITÀ ANCHE PER IL NOLEGGIO AUTO
Sempre in materia di circolazione e trasporti, l’articolo 2 della Legge Sicurezza introduce nuove regole per ridurre i margini di anonimato nell’uso di veicoli a noleggio, potenzialmente impiegati per attività illecite. Nello specifico, si estende l’obbligo, previsto a carico dei soggetti che stipulano contratti di autonoleggio, di comunicare con tempestività al Centro elaborazione dati del Ministero dell’Interno informazioni ulteriori rispetto all’identità del soggetto locatario, inserendo anche i dati identificativi del veicolo con particolare riferimento al numero di targa, al numero di telaio e ai cambi di proprietà. Questi obblighi sono estesi anche ai contratti di subnoleggio e le sanzioni previste sono l’ammenda fino a 206 euro o l’arresto fino a tre mesi.