Autostrada: le telecamere al casello possono fare multe?

Autostrada: le telecamere al casello possono fare multe?

In autostrada le telecamere al casello possono fare multe, ad esempio in caso di inversione o di retromarcia? Ecco cosa prevede la normativa vigente

26 Marzo 2025 - 15:15

L’uso delle telecamere sulle autostrade è una realtà consolidata, soprattutto ai caselli dove vengono impiegate principalmente per il monitoraggio dei mancati pagamenti. Tuttavia, una domanda che molti automobilisti si pongono è: queste telecamere possono essere utilizzate anche per rilevare infrazioni al Codice della Strada e comminare multe? Proviamo a rispondere considerando la normativa vigente.

AUTOSTRADA: LE TELECAMERE PER IL MANCATO PAGAMENTO DEL PEDAGGIO

Secondo l’articolo 176 del CdS, il mancato pagamento del pedaggio autostradale è considerato un’infrazione amministrativa. Le telecamere ai caselli possono quindi registrare la targa del veicolo che non adempie a tale obbligo, e i gestori autostradali (come Autostrade per l’Italia) possono utilizzare questi dati per inviare una sanzione al proprietario del mezzo. La multa, in questo caso, non deriva da una violazione del Codice della Strada rilevata in movimento (come l’eccesso di velocità), ma dall’evasione del pagamento. L’importo della sanzione parte da un minimo di 87 euro (e 2 punti decurtati sulla patente), a cui si aggiungono le spese di notifica e l’importo del pedaggio non pagato.

MULTE CON TELECAMERA AL CASELLO AUTOSTRADALE

Per quanto riguarda le infrazioni diverse dal mancato pagamento del pedaggio, come eccesso di velocità o guida pericolosa (ad esempio la classica – e pericolosissima – inversione a U), le telecamere poste ai caselli autostradali non sono generalmente abilitate a rilevarle. In Italia, l’uso di dispositivi automatici per il controllo delle violazioni del Codice della Strada è regolato dall’articolo 201 e seguenti del medesimo codice. Questi dispositivi, come gli autovelox o i tutor, devono essere omologati, segnalati agli automobilisti e gestiti dalle forze dell’ordine o da enti autorizzati. Le telecamere dei caselli, invece, non rientrano in questa categoria: il loro scopo è tecnico-amministrativo, non di polizia stradale.

Un’eccezione potrebbe verificarsi se le immagini registrate ai caselli venissero richieste dalle autorità competenti (ad esempio, Polizia o Carabinieri) in seguito a un’indagine specifica, come per identificare un veicolo coinvolto in un reato. Tuttavia, questo utilizzo è successivo e non automatico, e non comporta l’emissione diretta di una multa.

Casello autostrada pedaggio

AUTOSTRADE: I SISTEMI TUTOR PER IL CONTROLLO DELLA VELOCITÀ

È importante non confondere le telecamere dei caselli con i sistemi Tutor, anch’essi presenti sulle autostrade italiane. I Tutor sono dispositivi specifici progettati per misurare la velocità media dei veicoli su un tratto di strada, utilizzando telecamere posizionate in punti diversi (non necessariamente ai caselli). Se la velocità media supera il limite consentito, viene emessa una multa. Questi sistemi, però, operano indipendentemente dalle telecamere dei caselli e sono chiaramente segnalati agli automobilisti.

Un altro aspetto rilevante è la tutela della privacy. Le telecamere ai caselli raccolgono dati personali (come la targa del veicolo, associata al proprietario), e il loro utilizzo è soggetto al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e al Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003). I gestori autostradali possono trattare questi dati solo per le finalità previste (gestione del pedaggio o recupero crediti), e non per altri scopi, come il controllo sistematico delle infrazioni, senza un’autorizzazione specifica.

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