Alcol test: perché è importante la curva di Widmark

Alcol test: perché è importante la curva di Widmark

Fino a che punto l’automobilista può appellarsi alla curva di Widmark nell’ambito dell’alcol test per il controllo del tasso alcolemico nel sangue?

21 Giugno 2022 - 09:06

Chi ha mai sentito parlare della curva di Widmark? Probabilmente solo una parte degli automobilisti sottoposti all’alcol test con esito positivo ovvero con rilevazione di alcol nel sangue superiore alla norma. Si tratta infatti di una teoria scientifica che viene spesso utilizzata per difendersi dall’accusa di guida in stato di ebbrezza. O almeno quando il guidatore è appena sopra la soglia consentita. L’obiettivo è naturalmente di farsi annullare le sanzioni ricevute, a iniziare da quella pecuniaria. In estrema sintesi, la curva di Widmark si inserisce nell’ambito di una teoria scientifica in base alla quale la corretta misurazione della quantità di alcol nel sangue non dovrebbe essere istantanea. Piuttosto occorrerebbe considerare più momenti: dall’assunzione della bevanda alcolica incriminata – birra, vino o un cocktail, ad esempio – fino al momento della misurazione al conducente. Cerchiamo allora di capire l’importanza o meno della curva di Widmark nell’ambito dell’alcol test e fino a che punto può davvero essere utile per il controllo del tasso alcolemico?

CURVA DI WIDMARK E ALCOL TEST: RAPPORTO DI LUNGA DATA

Basta sfogliare l’elenco dei casi in cui i tribunali di tutta Italia sono stati chiamati a pronunciarsi sulla curva di Widmark nell’ambito dell’alcol test per il controllo del tasso alcolemico nel sangue per capire la sua importanza. Almeno per gli automobilisti e i rispettivi avvocati al momento del ricorso contro i risultati dell’etilometro. Perché poi è sufficiente dare un’occhiata alle decisioni finali, quelle della Corte di Cassazione, per comprendere come la giurisprudenza abbia finora mantenuto un’idea unica. Ecco quindi che il punto di partenza per capire qual è il rapporto tra alcol test e curva di Widmark è la tabella del Ministero della Salute. Si tratta del documento ufficiale che stima le quantità di bevande alcoliche che determinano il superamento del tasso alcolemico legale per la guida in stato di ebbrezza. Più nello specifico, il dicastero individua tre fasce, a cui il Codice della strada affianca le relative sanzioni. Una dopo l’altro sono:

– tra 0,5 e 0,8 grammi di alcol per litro di sangue del guidatore scattano la sanzione amministrativa da 532 a 2.127 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi;

– tra 0,8 e 1,5 grammi di alcol per litro è prevista l’ammenda da 800 a 3.200 euro a cui si aggiungono l’arresto del guidatore fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a 7 anni;

– superiore a 1,5 grammi di alcol per litro sono previsti un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, l’arresto da 6 mesi a 1 anno, la sospensione della patente del guidatore da 1 a 2 anni, il sequestro preventivo del mezzo e la sua confisca.

PERCHÉ LA CURVA DI WIDMARK METTE IN DISCUSSIONE L’ALCOL TEST

La giurisprudenza si è spesso occupata del corretto utilizzo dell’alcol test. Anche in relazione alla possibilità di effettuare la misurazione nel caso in cui il conducente abbia perso i sensi e provocato un incidente. L’importanza da assegnare alla curva di Widmark rientra tra i casi particolari. Come accennato, questa teoria mette in discussione la prova dell’etilometro in quanto misura istantanea dell’alcol del sangue. Al contrario, secondo questo approccio, una corretta misurazione dovrebbe tenere conto di più momenti. In pratica, un conto è la verifica a distanza di poche decine di minuti dalla consumazione della bevanda alcolica. Un altro è a distanza di oltre un’ora. Senza dimenticare la differente incidenza dei parametri fisici sulle effettive condizioni psicofisiche dei guidatori. Nonostante l’assunzione della medesima quantità di alcol.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA: SE LA CURVA DI WIDMARK SMENTISCE L’ALCOL TEST

Insomma, per la curva di Widmark la guida potrebbe non essere in stato di ebbrezza, a differenza di quanto potrebbe essere rilevato dall’alcol test. La materia è così delicata che più volte la Corte di Cassazione è intervenuta per dirimere le controversie. I giudici della Suprema Corte hanno però sempre ridimensionato l’importanza della curva di Widmark, sottolineando piuttosto la validità dell’etilometro o dell’alcol test.Stato di ebbrezza alla guida

ALCOL TEST: LA CORTE DI CASSAZIONE SULL’IMPORTANZA DELLA CURVA DI WIDMARK

Pochi dubbi per i togati sul valore della curva di Widmark nell’ambito dell’alcol test. L’automobilista che risulta positivo all’alcol test deve essere condannato per guida in stato di ebbrezza. Poco importa se la curva di Widmark non lo ritenga ubriaco. Di più: secondo quanto si legge nella sentenza numero 22.492 del 9 giugno 2022, proprio perché il tempo di smaltimento dell’alcol del sangue varia da un automobilista all’altro, la teoria della curva di Widmark non è sufficiente per assolvere un conducente positivo all’etilometro. La misurazione istantanea resta quindi il parametro di riferimento.

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