Multa per guida in stato di ebbrezza: si può fare ricorso?

La guida in stato di ebbrezza comporta una multa e una serie di sanzioni accessorie. La Cassazione spiega perché si può fare ricorso

24 Settembre 2020 - 03:09

Quando parliamo di multa per guida in stato di ebbrezza una precisazione è d’obbligo. Mettersi al volante sotto l’effetto dell’alcol è sempre sbagliato. Non ci sono ragioni che giustificano un comportamento che mette in pericolo la sicurezza stradale. Di conseguenza è giusto punire chi trasgredisce una norma così semplice da comprendere nella sua importanza. Ecco quindi che se adesso spieghiamo se si può fare ricorso lo facciamo in riferimento alle disposizioni legislative e alle sentenze dei giudici. La Corte di Cassazione, in particolare, si è espressa più volte sul tema dello stato di ubriachezza. Gli Ermellini hanno fatto chiarezza sulle sanzioni per guida in condizione alterata e quali prove documentali servono per rendere applicabile la multa.

QUANDO SCATTA MULTA PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

Il punto di partenza per sapere quando scatta la multa per guida in stato di ebbrezza sono le tre fasce di tasso alcolemico introdotte dalle norme in vigore.

– La prima è tra 0,5 e 0,8 grammi per litro di sangue per cui sono previste la sanzione amministrativa da 532 a 2.127 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi;

– La seconda è tra 0,8 e 1,5 grammi per litro per cui la sanzione è sia penale e sia amministrativa. Più esattamente l’ammenda è da 800 a 3.200 euro, a cui si aggiunge l’arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a 7 anni;

– Infine, nel caso di guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, l’automobilista va incontro a un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro. Oltre all’arresto da 6 mesi a 1 anno, alla sospensione della patente da 1 a 2 anni, al sequestro preventivo del mezzo e alla sua confisca.

Non ci sono invece soglie minime per i neopatentati. Per coloro che hanno conseguito la patente da meno di tre anni, la tolleranza è zero. Significa che anche sotto quota 0,5 grammi per litro sono soggetti a sanzioni se sorpresi a guidare. Più precisamente, la sanzione amministrativa varia da 155 a 524 euro, ma raddoppia se il conducente ha provocato un incidente stradale.

QUALI PROVE PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

Se quella che abbiamo illustrato è la normativa di base sulla guida in stato di ebbrezza, la Cassazione ha fatto chiarezza sugli aspetti procedurali. Affinché la sanzione sia valida non sono sufficienti le semplici impressioni delle forze dell’ordine sulle condizioni del guidatore controllato. Senza i dati dell’etilometro e i risultati delle analisi delle strutture sanitarie, la multa non è valida. Prima della prova con l’alcol test per verificare lo stato di ebbrezza, al guidatore può essere chiesto di soffiare nel precursore elettronico. La misurazione è però solo indicativa e senza valore legale. Di conseguenza non può essere utilizzata come prova per sanzionare il guidatore. Nel caso di ricorso, la sua utilità è solo indicativa per raccontare i fatti.

RICORSO CONTRO MULTA PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

L’automobilista sanzionato può proporre ricorso contro la multa per guida in stato di ebbrezza dal momento in cui ha in mano i risultati del test dell’etilometro. Per farlo deve rivolgersi entro 30 giorni al giudice di pace. Competente del caso è il togato responsabile territorialmente ovvero quello del luogo in cui è avvenuto il fatto (dove il conducente è stato fermato). Sulla base della sentenza della Cassazione può fare presente che la valutazione sullo stato di ubriachezza di una persona spetta al personale sanitario. In pratica che il semplice rilevamento dei sintomi da parte delle forze dell’ordine può valere solo per stabilire lo stato d’ebbrezza. La differenza può apparire sottile ma nella pratica ha la sua importanza perché l’infrazione non ha risvolti penali e prevede sanzioni meno pesanti rispetto alla vera ubriachezza. Affiancato da un avvocato, il guidatore può quindi chiedere l’annullamento della eventuale sospensione della patente, decisa dal prefetto, fino alla sentenza definitiva del giudice penale. Certo, diventa difficile difendersi e mostrarsi credibili nel caso di pronuncia di frasi sconnesse al momento del controllo delle forze dell’ordine. A meno che la mancanza di lucidità non sia stata dettata da una patologia momentanea, naturalmente da documentare.

MULTA PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, RICORSO PER DIFETTO DELL’ETILOMETRO

Un caso a parte è il ricorso per guida in stato di ebbrezza basato sull’esistenza di un difetto dell’etilometro. Come tutti gli apparecchi elettronici, necessita di manutenzione e taratura periodiche. Altrimenti può essere soggetto a quegli errori a cui fanno riferimento gli avvocati per invalidare l’alcol test.

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