Come massimizzare l’efficienza di ricarica dell’auto elettrica con l’impianto fotovoltaico: ecco i consigli dell’ADAC sulla scelta della wallbox adeguata
Una parte fondamentale dell’esperienza di possedere un’auto elettrica è indubbiamente la ricarica, e chi ha a disposizione un impianto fotovoltaico a casa, può sfruttare al massimo l’energia solare per caricare a casa l’auto elettrica. Rispetto alle tradizionali wallbox domestiche è necessario utilizzare delle wallbox per ricarica da fotovoltaico. In questo articolo, esamineremo i punti chiave da considerare nella scelta di una wallbox di ricarica per auto elettrica in combinazione con un impianto fotovoltaico, con i consigli degli esperti dell’Automobile Club Tedesco (ADAC).
- Wallbox per ricarica da fotovoltaico: differenze
- Gestione energia ricarica Wallbox fotovoltaico
- Commutazione fasi in ricarica da Wallbox per fotovoltaico
- Consigli Wallbox per ricarica da fotovoltaico
WALLBOX PER RICARICA DA FOTOVOLTAICO: DIFFERENZE CON LA RICARICA DA RETE
Le wallbox per la ricarica collegate a un impianto fotovoltaico sono progettate per un fine preciso: sfruttare l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico che non è utilizzata all’interno dell’abitazione. Gestisce l’eccedenza fotovoltaica, per caricare direttamente l’auto elettrica. Tuttavia, per implementare questa funzionalità, è fondamentale che la wallbox abbia un sistema di gestione dell’energia (noto come EMS – Energy Management System).
L’implementazione dell’EMS può variare a seconda del modello di wallbox, come spiega l’ADAC. Alcune wallbox includono una gestione completamente o parzialmente integrata, mentre altre fanno uso dell’elettronica dell’impianto fotovoltaico che potrebbe essere necessario integrare con altri apparati. E’ importante accertarsi di questo dettaglio, sebbene la scelta della wallbox per impianto fotovoltaico sia consigliata dalla stessa azienda che si occupa della posa dell’impianto fotovoltaico.
SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA NELLE WALLBOX PER RICARICA DA FOTOVOLTAICO
Il sistema di gestione dell’energia ha il compito di monitorare costantemente l’energia in eccesso sull’allacciamento elettrico domestico e di regolare di conseguenza la wallbox. Questa operazione diventa particolarmente critica quando le condizioni climatiche sono variabili o quando il consumo di energia all’interno dell’abitazione fluttua notevolmente.
In tali condizioni operative una frequente attivazione e disattivazione del processo di ricarica può essere interpretata da alcune auto elettriche come un “malfunzionamento”, causando l’interruzione del processo di ricarica. L’ADAC quindi consiglia di accertarsi della perfetta integrazione del sistema EMS nella wall box collegata all’impianto fotovoltaico in aggiunta alle altre caratteristiche che non devono mancare, come la commutazione automatica delle fasi.
COMMUTAZIONE AUTOMATICA FASI RICARICA DA WALLBOX PER FOTOVOLTAICO: A COSA SERVE
Un’altra caratteristica indispensabile delle wallbox “fotovoltaiche” è la commutazione automatica 1 – 3 fasi. La corrente minima richiesta per la ricarica delle auto elettriche è di 6 A, che corrisponde a una potenza di 1,4 kilowatt per fase. Quando si utilizzano tre fasi, la potenza aumenta a 4,2 kW.
Senza la funzione di commutazione di fase, l’auto elettrica potrebbe ricaricarsi solo quando l’energia fotovoltaica in surplus fornisce almeno 4,2 kW, un valore che spesso non è raggiunto durante le giornate nuvolose. D’altra parte, per la ricarica in fase singola, è sufficiente che l’impianto solare eroghi almeno 1,4 kW. L’importanza della commutazione automatica delle fasi cresce in proporzione alle dimensioni dell’impianto fotovoltaico e alla potenza disponibile nelle giornate soleggiate.
CONSIGLI PER RICARICA AUTO ELETTRICA DA FOTOVOLTAICO
Nel test ADAC di 8 wallbox per ricarica da fotovoltaico, il club ha concluso che può essere un sistema poco pratico, se si intende sfruttare al massimo l’energia solare per ricaricare l’auto elettrica. In questo test invece l’ADAC ha messo alla prova le wallbox delle Case auto. Va messa in conto comunque la possibilità di immettere in rete, vendendola al gestore, l’energia prodotta dall’impianto, se non utilizzata dall’abitazione. “Nel momento ideale in cui l’auto dovrebbe essere ricaricata, di solito intorno all’ora di pranzo, quando il rendimento energetico dell’impianto fotovoltaico è massimo, l’auto elettrica non può ovviamente circolare. Ciò diventa difficile con le auto elettriche utilizzate dai pendolari”, conclude l’ADAC, sottolineando che è consigliabile farsi assistere da un esperto in materia. Ecco di seguito i consigli degli esperti:
- In caso di integrazione in un impianto fotovoltaico prestare attenzione alla compatibilità delle interfacce e rivolgersi preferibilmente ad uno specialista.
- Per una carica in eccesso FV efficiente, si consiglia vivamente la commutazione automatica di fase.
- La modalità di ricarica (ad es. FV in eccesso o massima/veloce) dovrebbe, se possibile, essere impostata direttamente sulla wallbox.
- Un display è estremamente utile per una rapida panoramica della situazione attuale di ricarica.
- Una wallbox con presa dovrebbe avere un blocco commutabile per il cavo di ricarica, in modo che il cavo di ricarica possa essere protetto contro i furti anche in un’area liberamente accessibile come un posto auto coperto.
- Prima dell’acquisto, individuare chiaramente i requisiti della Wallbox (ad es. app, contatore elettrico, statistiche, impostazioni di potenza, protezione di accesso).
- L’installazione di una wallbox può essere eseguita solo da un elettricista qualificato.
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