UE e Cina vicine a un accordo per annullare i dazi sulle BEV

UE e Cina vicine a un accordo per annullare i dazi sulle BEV

Scopri le ultime novità sulle trattative tra UE e Cina per annullare dazi sull'import di auto elettriche. Le parti avrebbero trovato una soluzione alternativa

8 Novembre 2024 - 18:55

I dazi sull’import nell’Unione Europea di auto elettriche prodotte in Cina sono in vigore dallo scorso 31 ottobre, tuttavia UE e Governo cinese continuano a parlarsi per trovare una soluzione ‘pacifica’ e scongiurare una pericolosa guerra commerciale. Secondo gli ultimi rumors le trattative per annullare i dazi sarebbero a buon punto: le parti in causa avrebbero infatti trovato un accordo basato su un’alternativa legata ai prezzi.

DAZI UE SU AUTO ELETTRICHE CINESI: LE NUOVE ALIQUOTE DAL 31 OTTOBRE 2024

Ricordiamo che la Commissione UE ha deciso per la maggiorazione dei dazi a seguito dell’indagine anti-dumping sulle case automobilistiche cinesi (o, più generalmente, che producono in Cina), che avrebbe dimostrato come quest’ultime usufruiscano di massicci sussidi statali per mezzo dei quali riescono a tenere bassi i prezzi delle auto elettriche, in spregio alle regole del WTO, beneficiando quindi di un improprio vantaggio nei confronti dei produttori europei.

I dazi aggiuntivi rispetto alla vecchia aliquota del 10%, di durata quinquennale e non retroattivi, sono stati determinati in base al grado di collaborazione durante le indagini:

  • SAIC: 35,3%
  • Geely: 18,8%
  • BYD: 17%
  • Tesla: 7,8%.

Gli altri produttori cinesi di auto elettriche che hanno collaborato all’inchiesta dell’UE, ma non sono stati inclusi nelle ispezioni e nelle richieste di informazioni da parte dei funzionari europei, sono stati invece sanzionati un dazio medio supplementare del 20,7%. Tra questi ci sono Xpeng, Nio, Leapmotors, Great Wall, Chery, Aiways, Voyah e Seres, oltre a diverse joint-venture tra case cinesi ed europee. Invece i produttori che non hanno collaborato all’inchiesta hanno subito un dazio aggiuntivo del 35,3%.

Ribadiamo che a queste percentuali deve sempre aggiungersi un ulteriore 10% che rappresenta la vecchia tariffa doganale. Quindi, ad esempio, per le auto prodotte da SAIC la nuova tariffa è diventata del 45,3%.

UE E CINA PROSEGUONO LE TRATTATIVE: I DAZI SARANNO ANNULLATI?

Questi nuovi dazi potrebbero però avere vita breve perché Unione Europea e Cina vorrebbero trovare una soluzione amichevole, evitando pericolose rappresaglie in termini commerciali. A maggior ragione dopo l’elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump, di cui sono ben note le politiche protezionistiche. E a quanto pare Bruxelles e Pechino sarebbero vicine a un accordo. Dopo una settimana di proficue discussioni, infatti, si sarebbero registrati ‘progressi tecnici’ per annullare i dazi imposti dall’UE. Lo ha fatto sapere la stessa Commissione europea, secondo cui, seguendo le regole del WTO, le parti “hanno discusso in modo costruttivo e approfondito su come stabilire un prezzo minimo di importazione” su cui la Cina dovrebbe impegnarsi e “strumenti per monitorare e far rispettare l’impegno“. Le discussioni tecniche, ha fatto sapere ancora Bruxelles, proseguiranno la prossima settimana.

Scontro Cina Europa

LA SOLUZIONE TROVATA PER TOGLIERE I DAZI

Come ha scritto Il Sole 24 Ore, un accordo tra UE e Cina sulla cosiddetta clausola di impegno sul prezzo delle importazioni costituirebbe di fatto un’alternativa ai dazi aggiuntivi. Nello specifico, l’intesa si declinerebbe attraverso l’impegno di chi esporta (la Cina) ad aumentare il prezzo all’esportazione del prodotto per evitare il dumping, garantendo maggiore parità di condizioni sul mercato europeo. Le trattative si concentreranno adesso sulla garanzia che l’impegno sui prezzi sia ‘efficace e applicabile‘ per offrire un risultato simile a quello coercitivo dei dazi, scongiurando però la guerra commerciale.

Commenta con la tua opinione

X