Tesla accusata in Germania di pubblicità ingannevole e violazione privacy Tesla deve fare i conti con una doppia accusa in arrivo dalla Germania legata alla modalità Sentinella e ad una presunta pubblicità ingannevole

Tesla accusata in Germania di pubblicità ingannevole e violazione privacy

Tesla deve fare i conti con una doppia accusa in arrivo dalla Germania legata alla modalità Sentinella e ad una presunta pubblicità ingannevole

 

Tesla deve fare i conti con una doppia accusa in arrivo dalla Germania legata alla modalità Sentinella e ad una presunta pubblicità ingannevole

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19 Luglio 2022 - 03:07

Anche problemi per Tesla, chiamata in causa in Germania dall’associazione di consumatori locale Vzbv. Dopo i problemi con la guida autonoma e le difficoltà per i clienti di recuperare pezzi di ricambio, si registra una nuova grana per l’azienda di Elon Musk. Tesla, infatti, è stata accusata di pubblicità ingannevole e violazione della privacy in Germania da Vzbv (Verbraucherzentrale Bundesverband). L’associazione dei consumatori ha avviato una causa legale contro l’azienda presentando un esposto al tribunale di Berlino. Le accuse sono legate, in particolare, alle strategie di marketing portate avanti da Tesla e alla ben nota modalità Sentinella (in inglese nota come Sentry Mode) che caratterizza i veicoli del costruttore. Vzbv già in passato aveva “segnalato” queste mancanze a Tesla. Ora, invece, l’associazione dei consumatori ha deciso di passare alle vie legali.

TESLA DOVRA’ AFFRONTARE UNA CAUSA IN GERMANIA: DUE LE ACCUSE PRESENTATE DA VZBV

Si tratta, quindi, di una doppia accusa mossa da Vzbv a Tesla in Germania. La casa americana è stata citata, infatti, per due presunte violazioni delle normative vigenti, completamente slegate tra loro. Secondo il punto di vista dell’associazione dei consumatori tedesca:

la modalità Sentinella violerebbe le normative sulla privacy per via della possibilità delle telecamere del veicolo di registrare costantemente l’ambiente circostante arrivando anche a memorizzare le registrazioni nel veicolo

– Tesla avrebbe presentato dichiarazioni fuorvianti in merito al risparmio sulle emissioni di CO2 garantito a chi acquista un modello dell’azienda. In questo caso viene chiamato in causa il sistema di crediti ambientali che Tesla può vendere ad altri costruttori per consentire a questi ultimi di superare i limiti sulle emissioni. In questo caso, quindi, l’accusa è di presunta pubblicità ingannevole

Le due accuse si legano a due delle principali caratteristiche dei modelli Tesla come la totale assenza di emissioni allo scarico (essendo la gamma di Tesla composta esclusivamente da auto elettriche) e la possibilità, per i clienti, di poter contare su auto connesse e in grado di accedere a funzionalità esclusive (come la modalità Sentinella oggetto dell’accusa).

I DETTAGLI DELL’ACCUSA DI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE A TESLA IN GERMANIA

Partiamo dalla questione della pubblicità ingannevole. Secondo Vzbv, infatti, Tesla avrebbe reso “dichiarazioni fuorvianti” in fase di promozione dei suoi veicoli. L’accusa dell’associazione riguarda, in particolare, la Tesla Model 3 che viene pubblicità come un’auto a emissioni di CO2 pari a 0 g/km. Nella pubblicità analizzata da Vzvb, però, l’azienda dichiara: “Tesla rappresenta una missione: accelerare la transizione verso l’energia sostenibile. Il credo di Tesla: più velocemente supereremo la nostra dipendenza dai combustibili fossili e raggiungeremo un futuro a emissioni zero, meglio è“. Secondo il punto di vista dell’associazione che vuole portare Tesla di fronte ad un tribunale in Germania, questa pubblicità trarrebbe in inganno gli utenti. Gli acquirenti tedeschi, infatti, presumono, sulla base di quanto dichiarato da Tesla, che acquistando un veicolo come la Model 3 ridurranno le emissioni complessive delle automobili. Quest’aspetto può, secondo l’associazione, spingere un consumatore a preferire un’auto elettrica.

SCARSA TRASPARENZA ALLA BASE DELL’ACCUSA DI PUBBLICITA’ INGANNEVOLE IN GERMANIA A TESLA

Secondo quanto riferito da Vzbv, Tesla avrebbe omesso di descrivere ai consumatori in Germania il sistema dei crediti ambientali con cui, nel solo 2020, l’azienda ha ricavato 1,6 miliardi di dollari. Questo sistema consente a Tesla di ottenere un compenso da parte dei costruttori di auto benzina e diesel che possono conteggiare i veicoli di Tesla all’interno della propria gamma ai fini di ridurre le emissioni medie in atmosfera della propria flotta. Come scrive Vzbv nel comunicato con cui ha presentato l’accusa a Tesla “l’azienda ha fornito informazioni sulla vendita dei diritti di emissione solo a pagina 30 del rapporto di compatibilità ambientale in lingua inglese, scaricabile dal sito web”. L’esistenza del sistema dei crediti ambientali dovrebbe, secondo l’associazione, essere esposto chiaramente ai consumatori. In questo modo si potrebbe dare la possibilità all’acquirente di ottenere un’informazione più completa sul meccanismo.

LA MODALITÀ SENTINELLA DI TESLA VIOLA LA PRIVACY: I DETTAGLI DELL’ACCUSA IN GERMANIA

C’è poi la seconda questione avanzata da Vzbv. L’accusa di violazione della privacy è legata al particolare funzionamento della modalità Sentinella. Tale modalità consente al veicolo di monitorare i dintorni sfruttano le telecamere di bordo. Stando a quanto dichiara Heiko Dünkel, capo del Legal Enforcement Team di vzbv, per rendere legittima la modalità Sentinella “Gli utenti dovrebbero ottenere il consenso per il trattamento dei dati personali dai passanti che sono capitati davanti all’auto. Chiunque utilizzi la funzione viola quindi la legge sulla protezione dei dati e rischia una multa”. Questa particolare modalità di funzionamento può comportare, sottolinea Vzbv, anche la memorizzazione sul veicolo delle registrazioni, eludendo le norme sul trattamento dei dati personali. Per Marion Jungbluth, capo del team Mobility and Travel di vzbv, il fatto che la modalità Sentinella “sia stata approvata nonostante le enormi carenze nella protezione dei dati indica lacune nelle procedure di approvazione delle funzioni di guida automatizzata“.

TESLA NON RISPONDE ALLA DOPPIA ACCUSA IN ARRIVO DALLA GERMANIA: LA PALLA PASSA AL TRIBUNALE

Per il momento, Tesla non ha risposto alle accuse mosse in Germania da Vzbv. Si tratta di tematiche con cui Tesla ed il suo team legale devono fare i conti già da tempo. La causa presentata da Vzbv sarà ora giudicata dal tribunale regionale di Berlino, città in cui Tesla ha anche il suo (per ora) unico stabilimento di produzione in Europa. Sarà necessario attendere i prossimi mesi per ottenere una prima risposta da parte dei giudici sulle accuse mosse a Tesla in Germania. In futuro, tale causa potrebbe comportare una modifica delle normative, sia per quanto riguarda la pubblicità delle auto elettriche che per quanto riguarda il funzionamento di tecnologie come la modalità Sentinella.

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