Incendio Felicity Ace: Armatore e Assicurazione incolpano la Tycan L’incendio della nave Felicity Ace con 4 mila auto

Incendio Felicity Ace: Armatore e Assicurazione incolpano la Tycan

Incendio sulla Felicity Ace: in tribunale il caso da milioni di $ punta dritto sull’origine dell’incendio, originato secondo l’accusa da una batteria della Tycan

 

Incendio sulla Felicity Ace: in tribunale il caso da milioni di $ punta dritto sull’origine dell’incendio, originato secondo l’accusa da una batteria della Tycan

3 Luglio 2025 - 11:25

È iniziato nel tribunale regionale di Braunschweig uno dei casi legali più delicati e costosi degli ultimi anni per il settore del trasporto marittimo e l’industria automobilistica. Al centro della contesa: l’incendio che nel febbraio 2022 distrusse la nave mercantile Felicity Ace mentre trasportava circa 4.000 auto del gruppo Volkswagen, tra cui modelli di lusso come Audi, Lamborghini e oltre 100 Porsche Taycan elettriche. L’affondamento della nave, avvenuto due settimane dopo l’incendio al largo delle Azzorre, ha causato danni per centinaia di milioni di euro, e ora si cerca un responsabile.

E’ COLPA DELLA BATTERIA DELLA TAYCAN?

L’armatore della Felicity Ace, la giapponese Mitsui OSK Lines, e le compagnie assicurative coinvolte puntano il dito contro una Porsche Taycan. Secondo gli atti depositati, una batteria al litio di una Taycan sarebbe andata in autocombustione a bordo della nave, a causa di un presunto difetto tecnico. Il cosiddetto thermal runaway – un effetto a catena tipico delle batterie agli ioni di litio – avrebbe scatenato l’inferno, come riporta Handelsblatt.

Porsche e il gruppo Volkswagen respingono con decisione ogni accusa. Un portavoce di VW avrebbe dichiarato che le accuse sono “infondate” e che l’azienda “si difenderà con vigore”. La linea difensiva ruota attorno a due punti chiave: la compagnia di navigazione sarebbe stata perfettamente informata sui rischi del carico e, in ogni caso, l’origine del rogo non sarebbe stata accertata con assoluta certezza.

UN PROBLEMA SISTEMICO: ALTRI INCENDI SU NAVI CON AUTO ELETTRICHE

Il caso della Felicity Ace è solo uno dei segnali d’allarme per il settore marittimo, poiché come abbiamo riportato nelle varie indagini di SICURAUTO.it sui rischi derivanti dalle batterie agli ioni di litio, anche su altre navi cargo si sono verificati incendi durante il trasporto di veicoli con batterie ad alta tensione; ad esempio, la Fremantle Highway, da cui sono state estratte auto elettriche ancora “attive” dal punto di vista termico.

Il caso più recente – lo scorso 6 giugno – riguarda invece la Morning Midas, una nave cargo battente bandiera liberiana con a bordo circa 3.000 veicoli, tra cui 800 auto elettriche, ha preso fuoco al largo dell’Alaska. Il fumo si sarebbe propagato da un ponte carico di veicoli elettrici. Secondo quanto riporta il New York Times, i 22 membri dell’equipaggio sono stati evacuati tramite le scialuppe dopo che i tentativi di spegnere l’incendio sono falliti. L’operatore della nave, Zodiac Maritime, ha dichiarato che le squadre di salvataggio, inclusa la Guardia Costiera statunitense, stanno lavorando al recupero dell’imbarcazione. Anche in questo caso, il rischio elevato di riaccensione e la difficoltà nello spegnere un incendio legato a batterie EV hanno complicato le operazioni, come mostra il video qui sotto.

IL GIUDICE: “DA DOVE E’ PARTITO L’INCENDIO?”

Il giudice Ingo Michael Groß, che presiede il procedimento sulla Felicity Ace, ha già messo in chiaro la complessità del caso. “Cosa ha preso fuoco per primo?” . Al momento, secondo il magazine tedesco, nessuno può affermare con certezza da quale veicolo sia partito l’incendio, né se sia stato causato da un guasto tecnico dell’auto o dalla batteria agli ioni di litio.

Le indagini si complicano ulteriormente per via dell’impossibilità di esaminare i resti della Felicity Ace che è adagiata a oltre 3.000 metri di profondità nell’Atlantico. Saranno quindi decisivi i rapporti degli esperti tecnici, che verranno ascoltati prima dei testimoni. Le parti hanno tempo fino all’8 ottobre per presentare i documenti iniziali, poi seguiranno le controdeduzioni.

VERSO NUOVE NORME PER LE NAVI RO-RO

Alla luce di questi eventi, l’industria assicurativa e il settore marittimo stanno spingendo per un cambiamento normativo: rendere obbligatoria la progettazione di navi ro-ro (roll-on/roll-off) e PCTC (Pure Car and Truck Carrier) dotate disistemi specifici per il contenimento degli incendi provocati da batterie ad alta tensione. Tra le proposte in discussione figurano compartimentazioni ignifughe, sensori termici avanzati, estintori automatici a gas inerti e piani di evacuazione aggiornati.

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