Auto plug-in hybrid: le emissioni reali sono ancora elevate

Auto plug-in hybrid: le emissioni reali sono ancora elevate

Le auto ibirde plug-in registrano emissioni superiori ai dati di omologazione con un impatto ambientale elevato secondo un'indagine di T&E

10 Febbraio 2023 - 19:00

Le auto plug-in hybrid, dette anche PHEV, rappresentano uno degli “strumenti” per ridurre le emissioni in atmosfera legate al settore delle quattro ruote, almeno in teoria.  La possibilità di funzionare anche in modalità a zero emissioni rappresenta, infatti, una risorsa importante per questo tipo di veicoli che può presentare un funzionamento analogo a quello delle auto elettriche e, in caso di necessità, passare ad una mobilità “tradizionale” con un motore benzina o diesel. Determinare le emissioni delle auto plug-in hybrid è, quindi, un problema. Questo dato, infatti, è strettamente collegato al modo in cui si utilizza il veicolo. Una nuova indagine di Transport & Environment (T&E) conferma che le auto PHEV presentano emissioni reali ancora molto elevate e spesso superiori ai valori di omologazione. Di conseguenza, l’impatto ambientale di queste vetture è nettamente superiore a quello stimato dai test. Ecco i dati emersi dallo studio.

LE EMISSIONI DELLE AUTO PLUG-IN HYBRID SONO PIU’ ALTE DEI DATI DI OMOLOGAZIONE

Il problema delle emissioni delle auto plug-in hybrid non è una novità. Già da tempo, infatti, test indipendenti hanno analizzato il reale comportamento di questi veicoli, mettendo in evidenza alcune criticità ben precise. In particolare, c’è un serio problema con le emissioni reali delle auto PHEV. Le ibride plug-in registrano emissioni superiori ai dati di omologazioni (basati su cicli di test standard e non su di un utilizzo reale). Un’indagine commissionata da T&E nel 2020 già evidenziava il problema. Dopo circa due anni e mezzo, dati alla mano, appare evidente che i problemi non sono ancora stati risolti. Le emissioni arrivano a toccare punte del 70% in più rispetto ai dati dichiarati.

IL TEST SULLE EMISSIONI DELLE AUTO PLUG-IN HYBRID

Il test di T&E, eseguito dall’Università di Graz, ha messo alla prova tre modelli PHEV:

– BMW Serie 3

– Peugeot 308

– Renault Megane

Secondo i dati raccolti, nella guida in città, in condizioni d’uso reale, solo la Renault Megane ha registrato un’autonomia in modalità a zero emissioni in linea con i dati dichiarati. La Peugeot 308 si è fermata al 53% mentre la BMW Serie 3 al 74%. In due casi su tre, quindi, l’autonomia in modalità elettrica è nettamente inferiore rispetto al dato dichiarato dal produttore e certificato dai test di omologazione. Da notare che l‘utilizzo in modalità ibrida (un funzionamento che alterna motore termico e motore elettrico in base alle esigenze e allo stato della batteria), le emissioni reali sono nettamente superiori rispetto ai dati dichiarati, anche partendo con una batteria carica al 100%. Ad evidenziare questo dato è il grafico allegato di seguito. Anna Krajinska, responsabile delle emissioni dei veicoli presso T&E, ha commentato: “Gli ibridi plug-in sono venduti come la combinazione perfetta di una batteria per tutte le esigenze locali e un motore per le lunghe distanze. Ma i test nel mondo reale mostrano che questo è un mito. Nei test in città, solo uno dei PHEV ha pubblicizzato l’autonomia elettrica, mentre tutti e tre emettono più di quanto dichiarato nella guida da pendolare. I legislatori dovrebbero trattare i PHEV in base alle loro effettive emissioni”.

LE EMISSIONI REALI SONO FINO A 7 VOLTE MAGGIORI PER LE AUTO IBRIDE PLUG-IN

C’è poi un altro “problema” che emerge dai testi. Quando utilizzate a batteria scarica, infatti, le auto ibride plug-in presentano emissioni di CO2 tra le 5 e le 7 volte superiori ai dati dichiarati. Si tratta di una discrepanza enorme. Le condizioni d’uso reali, almeno per i modelli ibridi, fortemente condizionati dal tempo di utilizzo del motore elettrico rispetto a quello benzina, risultando essere molto diverse da quelle fissate dai test di omologazione WLTP. Secondo T&E, questi dati dovrebbero spingere i Governi ad interrompere i sussidi alle auto PHEV, ancora disponibili in Italia con gli incentivi auto 2023. Solo lo scorso anno, in Europa sono stati spesi circa 350 milioni di euro per supportare la diffusione di modelli PHEV.

CON LE AUTO ELETTRICHE È POSSIBILE RISPARMIARE RISPETOT ALLE IBRIDE PLUG-IN

Secondo gli autori dello studio, il passaggio da un’auto ibrida plug-in ad un’auto elettrica (confrontando due modelli con caratteristiche simili) garantirebbe un risparmio netto agli automobilisti. Tale risparmio è legato ai minori costi di utilizzo garantiti dalle auto elettriche. L’autonomia ridotta in modalità elettrica delle ibride comporta, infatti, costi maggiori.  Nei tre casi considerati, viene evidenziato come:

– passando da una Peugeot 308 PHEV ad una Citroen eC4 elettrica si risparmierebbe 4.800 euro all’anno

– passando da una Renault Megane PHEV ad una Renault Megane elettrica si risparmierebbero 1.300 euro all’anno

– passando da una BMW Serie 3 PHEV ad una Tesla Model 3 si risparmierebbero 2.600 euro all’anno

I dati di risparmio si riferiscono ad un “automobilista medio dell’UE”.

Sicurauto Whatsapp Channel
Resta sempre aggiornato su tutte le novità automotive e aftermarket

Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code

Commenta con la tua opinione

X