
Arrivano i primi risultati della nuova normativa sulla destinazione dei proventi delle multe: Torino investe ben 25 milioni di incassi provenienti da sanzioni in sicurezza stradale
Nel 2019 il Comune di Torino ha incassato oltre 50 milioni di euro dalle multe per violazioni del Codice della Strada. E di questi circa la metà, ossia 25 milioni, li ha investiti in sicurezza stradale, attraverso la realizzazione e la manutenzione di infrastrutture a salvaguardia della circolazione. L’amministrazione guidata dalla sindaca Chiara Appendino è dunque una delle prime a rispettare la nuova normativa sui proventi delle multe, diventata finalmente operativa lo scorso febbraio, a ‘soli’ 10 anni dall’emanazione della legge, dopo l’approvazione degli appositi decreti attuativi.
LA NORMATIVA SULLA DESTINAZIONE DEI PROVENTI DELLE MULTE
La legge in questione, n. 120/2010, obbliga gli enti locali a rendicontare in modo puntuale l’impiego delle risorse derivanti dalle sanzioni inflitte a chi viola le norme del Codice della Strada, imponendo di destinare parte dei proventi alla realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali. Più in particolare, la normativa prevede che i Comuni riservino alla viabilità del territorio una quota pari al 50% di tutte le sanzioni amministrative, e del 100% se la violazione è accertata con sistemi elettronici e a distanza (autovelox, tutor, ecc.). La relazione completa sull’uso delle risorse dev’essere trasmessa al MIT entro il 31 maggio di ogni anno (quest’anno, causa Covid-19, c’è stata un po’ di elasticità sui termini).
PROVENTI MULTE: COME TORINO HA INVESTITO SULLA SICUREZZA
Ebbene Torino ha seguito alla lettere queste disposizioni, inviando al ministero delle Infrastrutture e del Trasporti una rendicontazione completa sull’utilizzo degli incassi delle multe (tramite un modulo il cui fac simile è scaricabile qui), in cui si legge che 22.119.000 euro ricavati dalle sanzioni amministrative sono stati utilizzati per la manutenzione e la gestione di impianti semaforici, per interventi a tutela degli utenti deboli (ciclisti, pedoni, motociclisti e diversamente abili) e per la manutenzione del suolo pubblico. Mentre con i 3.921.000 euro delle sanzioni accertate con i sistemi elettronici a distanza, il Comune ha finanziato importanti interventi di manutenzione delle infrastrutture.
INCASSI MULTE: DAL 2020 SARANNO CONTEGGIATE ANCHE LE VIOLAZIONI DI BICI E MONOPATTINI
Nell’annunciare alla stampa l’ottimo risultato raggiunto, la sindaca del capoluogo piemontese, che possiede anche le deleghe alla Polizia Municipale e alle politiche per la Sicurezza, ha dichiarato inoltre che da quest’anno nel rendiconto da presentare poi nel 2021 saranno conteggiate anche le multe inferte ai ciclisti e ai conducenti dei monopattini elettrici che non rispettano le regole della strada. Buona idea visto che nei primi 8 mesi del 2020 la Polizia Locale torinese ne ha già elevate più di 500, 304 alle bici e 210 ai monopattini. Vedremo quanti e quali altri Comuni seguiranno il buon esempio.