Patente B: chi soffre di malattie psichiche può guidare?

Patente B: chi soffre di malattie psichiche può guidare?

La valutazione psichica per il rinnovo della patente B o per il controllo dell’idoneità alla guida contribuisce alla sicurezza stradale

13 Giugno 2023 - 19:00

Anche una persona disabile che soffre di malattie psichiche può conseguire la patente B, indipendentemente dal grado di invalidità civile o eventuali handicap. In caso di disturbi mentali o utilizzo di psicofarmaci, i soggetti interessati sono sottoposti a valutazione psichica al fine di fornire informazioni utili per il rinnovo della patente o per valutare l’idoneità psicofisica alla guida. Nel caso di individui affetti da disturbi mentali o che assumono psicofarmaci, la valutazione da parte di uno psichiatra è spesso necessaria per determinare l’idoneità alla guida e fornire informazioni utili per il rinnovo della patente. Questi professionisti sono in grado di valutare l’adeguatezza psicofisica di una persona al la guida, tenendo conto dei sintomi del disturbo mentale e degli effetti degli psicofarmaci sulla funzione cognitiva e sulla capacità di reazione. La valutazione psichica per il rinnovo della patente o per il controllo dell’idoneità psicofisica alla guida può contribuire a garantire la sicurezza stradale. Approfondiamo tutto.

PATENTE B: COSA FARE IN CASO DI MALATTIA NERVOSA

L’automobilista in possesso della patente B affetto da una malattia del sistema nervoso deve sottoporsi alla visita da parte della Commissione medica locale competente. Gli viene richiesto di presentare un certificato medico recente, preferibilmente una relazione redatta da un neurologo entro tre mesi dalla presentazione della domanda. Quindi di sottoporsi a una visita medica per valutare le capacità di guida. Una volta avviato il processo di valutazione occorre successivamente procedere con il rinnovo. La mancata comunicazione della malattia psichicha durante il processo di rinnovo o dopo la diagnosi comporta una importante conseguenza. Il rischio che la compagnia assicurativa si rifiuti di adempiere alle proprie obbligazioni in caso di risarcimento danni derivanti dalla guida di una persona affetta da patologie. Potrebbe anche comportare un’azione legale da parte dell’assicuratore contro l’automobilista invalido. In buona sostanza è sempre necessario dichiarare la malattia sul modulo di rinnovo compilato in presenza del medico legale.

QUALI SONO LE PATOLOGIE PERICOLOSE PER LA GUIDA CON LA PATENTE B

L’elenco delle patologie anche psichiche che rappresentano un pericolo per la guida di un veicolo con la patente B è indicato nell’articolo 320 allegato II titolo IV del Regolamento di esecuzione del Codice della strada. Comprende una serie di malattie tra cui:

  • malattie cardiovascolari
  • malattie endocrine
  • diabete
  • malattie del sistema nervoso
  • malattie psichiche
  • uso di sostanze psicoattive
  • malattie del sangue
  • malattie dell’apparato urogenitale

Nel testo di legge si precisa che “la patente di guida non deve essere rilasciata né confermata a candidati o conducenti che siano affetti da turbe psichiche in atto dovute a malattie, traumatismi, postumi di interventi chirurgici sul sistema nervoso centrale o periferico o colpiti da ritardo mentale grave o che soffrono di psicosi o di turbe della personalità, quando tali condizioni non siano compatibili con la sicurezza della guida, salvo i casi che la commissione medica locale potrà valutare in modo diverso avvalendosi, se del caso, della consulenza specialistica presso strutture pubbliche”. La valutazione dei requisiti psichici viene effettuata esclusivamente dalle apposite Commissioni mediche locali. La fanno per persone con situazioni cliniche, anche di tipo psichica, che possono sollevare dubbi sulla capacità e la sicurezza di guidare. In buona sostanza, il via libera è legato alla situazione individuale.

 

LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE SULLA GUIDA CON PATENTE B E CRISI EPILETTICHE

La Corte di Cassazione ha emanato una sentenza di rilievo in merito alla responsabilità di un conducente in possesso della patente B affetto da crisi epilettiche riconducibili all’ambito psichico che hanno portato alla morte di un pedone. Secondo la Suprema Corte, è vietato per gli affetti da patologie in grado di causare improvvisa perdita di coscienza mettersi alla guida di un veicolo, anche se la Commissione medica ha rilasciato la patente. In altre parole, il paziente è tenuto a comprendere che la sua condizione medica, caratterizzata da attacchi epilettici e conseguente perdita di coscienza, lo rende inidoneo alla guida di autoveicoli. Tale comportamento potrebbe comportare una responsabilità penale in caso di incidente stradale. La Cassazione ha chiarito che la diagnosi di epilessia non giustifica né esime il conducente dalle conseguenze di un eventuale incidente.

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