Parcheggio auto riservato: chi ha diritto ad averlo davanti casa?

Parcheggio auto riservato: chi ha diritto ad averlo davanti casa?

La possibilità di disporre di un parcheggio auto riservato è un tema di grande attualità, soprattutto nelle zone densamente popolate

6 Aprile 2023 - 17:00

La disponibilità di un parcheggio auto riservato si rivela spesso un’ancora di salvezza in contesti urbani congestionati. Se i parcheggi disponibili sono a pagamento e quelli gratuiti sono quasi sempre occupati, uno spazio proprio dove posteggiare l’auto consente di risparmiare tempo ed energia. Il punto è allora molto semplice: come fare ad avere un parcheggio auto riservato? Chi ne ha diritto?

QUANDO È POSSIBILE AVERE UN PARCHEGGIO AUTO RISERVATO ALL’INTERNO DI UN CONDOMINIO

La questione del parcheggio auto riservato è piuttosto articolata e presenta numerose sfaccettature da considerare. Norme alla mano, l’area destinata al parcheggio è considerata di proprietà comune e quindi deve essere utilizzata da tutti i condomini. Non significa che ogni proprietario ha il diritto di utilizzare in contemporanea lo stesso posto auto. In caso di spazi limitati, l’assemblea condominiale può deliberare l’uso a turno del parcheggio e stabilire che il posto assegnato a uno dei proprietari non possa essere occupato da altri. Neanche se lasciato libero per mancanza di auto. Non è ammessa l’assegnazione della proprietà esclusiva del parcheggio a uno o più condomini, a discapito degli altri. Un parcheggio privato in condominio può essere concesso solo se il regolamento contrattuale conferisce all’intestatario della casa anche la proprietà o l’uso esclusivo della zona antistante. Oppure se l’assemblea del condominio delibera all’unanimità l’attribuzione del posto auto al condomino. Con quest’ultimo che diventa di sua proprietà. Per avere un parcheggio auto riservato in condominio serve quindi l’approvazione dell’assemblea condominiale.

PARCHEGGIO AUTO RISERVATO SULLA STRADA PUBBLICA: QUANDO È AMMESSO

La disponibilità di un parcheggio auto riservato di fronte alla propria abitazione può risultare complicata se l’area individuata è una strada pubblica. Rispetto alla situazione precedente, l’assemblea condominiale non ha alcun potere. Il suolo è di proprietà pubblica e non può essere trasformato in area privata. Per avere un parcheggio auto riservato su una pubblica via, la sola soluzione è richiedere il permesso al Comune. Ma solo nel caso in cui si è portatori di handicap con una grave difficoltà o impossibilitati a deambulare, anche in via temporanea. Il cosiddetto parcheggio ad personam consente al portatore di handicap di disporre di uno spazio riservato e parcheggiare il proprio veicolo in modo facile e comodo.

COME RICHIEDERE IL PARCHEGGIO AUTO RISERVATO

Per richiedere il parcheggio auto riservato bisogna innanzitutto essere in possesso del contrassegno per disabili rilasciato dal Comune di residenza. La domanda deve essere presentata alla polizia municipale, chiamata a valutare la richiesta. In caso di approvazione, il sindaco assegna gratuitamente uno spazio di sosta idoneo. L’area per la sosta viene individuata tramite una segnaletica specifica che riporta i dati del contrassegno invalidi rilasciato al soggetto autorizzato a usufruirne. Il parcheggio riservato non va considerato un’appropriazione privata del suolo pubblico, ma un’area di sosta dedicata ai portatori di handicap. La concessione del parcheggio riservato non è ammessa se esistono già altri spazi di sosta nelle vicinanze dell’abitazione o del luogo di lavoro del richiedente. Di conseguenza, la richiesta del parcheggio auto riservato deve essere accompagnata dalla documentazione necessaria a dimostrare l’assenza di altre opzioni di parcheggio disponibili.

PARCHEGGIO AUTO RISERVATO: L’OPZIONE DEL PASSO CARRABILE DAVANTI A CASA

Il passo carrabile davanti al cancello o al garage non garantisce il diritto di occupare lo spazio come una sorta di parcheggio auto riservato. Neanche al proprietario. L’area resta di proprietà pubblica e di conseguenza la sosta sulla via non può essere riservata in modo esclusivo a veicoli specifici, anche se appartenenti al proprietario dell’area adiacente. La regola vale anche per i terreni privati che, per ragioni pubbliche, sono soggetti alle normative del Codice della strada. In questi casi, secondo la Corte di Cassazione, il proprietario deve adeguarsi alle regole dell’uso pubblico, senza usufruire di un trattamento preferenziale in base alla sua posizione di proprietario. Per garantirsi un parcheggio riservato, l’unica opzione disponibile è quella di richiedere al Comune il permesso di utilizzo dell’area antistante. Questo via libera è concesso solo ai portatori di handicap con difficoltà o impossibilità di deambulazione. L’area di sosta viene poi mostrata con l’apposita segnaletica riportante i dati del contrassegno per disabili rilasciato al soggetto autorizzato. Anche in questo caso, il parcheggio assegnato non conferisce il diritto di proprietà sul suolo pubblico e non può essere richiesto se nella zona esistono già altri spazi di sosta disponibili.

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