
Scopri il caso sollevato da Striscia la Notizia delle minicar truccate che superano lo stesso la revisione. Sicurezza stradale a rischio
Un servizio di Luca Abete a Striscia la Notizia ha scoperchiato il caso delle minicar ‘truccate’ che passano lo stesso la revisione ministeriale. L’indagine è stata condotta in alcuni centri autorizzati in provincia di Napoli, tuttavia il fenomeno non riguarda esclusivamente la Campania ma è presente in molte zone d’Italia, da nord a sud. Quadricicli leggeri della categoria L6e che per legge devono avere una velocità massima di costruzione pari a 45 km/h ma che grazie alle ‘modifiche’ riescono a raggiungere perfino i 90 km/h, superano comunque la revisione grazie a operatori compiacenti mettendo a rischio la sicurezza stradale. In primis quella dei conducenti di queste vetture, che spesso sono giovani o giovanissimi (la normativa consente di guidare i quadricicli leggeri già a partire dai 14 anni con la patente AM).
COME FUNZIONA LA REVISIONE DELLE MINICAR NEI CENTRI AUTORIZZATI
La piaga dei motorini o delle microcar truccate esiste da sempre, questo è innegabile e forse irrisolvibile, ma se viene sostenuta anche da chi dovrebbe effettuare i (rigorosi, sulla carta) controlli, diventa incontrollabile e pericolosa. Ricordiamo infatti che in fase di revisione obbligatoria di un ciclomotore o di una microcar 50 cc (o massimo 6 kW se elettrica), dev’essere effettuata una prova specifica proprio per verificare che il mezzo non superi la velocità massima per costruzione inferiore o uguale a 45 km/h. La velocità è rilevata mediante un banco a rulli non frenato sul quale viene posta la ruota o l’asse di trazione del veicolo mentre l’operatore dell’officina autorizzata accelera il motore al massimo numero di giri al minuto, nel rapporto più alto. Qualora la velocità rilevata dovesse superare i 45 km/h, l’esito della revisione dovrebbe dare come responso ‘Sospeso dalla circolazione‘, proprio perché considerato irregolare.
IL PERICOLOSO FENOMENO DEI VEICOLI TRUCCATI
Come è noto, però, soprattutto in Italia (ma non solo) vale il principio secondo cui “fatta la legge, trovato l’inganno” e il servizio di Striscia la Notizia mostra infatti come sia abbastanza facile, per i centri di revisione disonesti, aggirare i controlli e far passare la revisione a un quadriciclo leggero truccato. Fregandosene di affidare piccoli ‘bolidi’ che sfrecciano a 80-90 km/h in mano a ragazzini e adolescenti, con tutte le conseguenze che possono capitare. Ovviamente la colpa di questo fenomeno va estesa anche ai meccanici che ‘truccano’ il veicolo, aumentando la potenza del motore e di conseguenza la velocità massima, e ai genitori che avallano questa pratica (anzi spesso sono loro stessi che si occupano della modifica recandosi personalmente in officina o richiedendola già al momento dell’acquisto).
MULTE E SANZIONI
Superfluo specificare che viaggiare su un mezzo irregolare come una minicar truccata non comporta solamente problemi di sicurezza stradale ma configura gravi mancanze di natura amministrativa: l’atto stesso di superare i 45 km/h implica automaticamente il passaggio alla categoria di veicoli superiore, quella dei quadricicli pesanti, che richiede età e titoli abilitativi diversi. Chi viene quindi beccato a guidare una microcar modificata rischia di essere sanzionato per guida senza patente idonea, la cui multa ammonta a migliaia di euro. Inoltre il centro di revisioni che opera in difformità dalla normativa, dando l’ok a un veicolo palesemente irregolare, rischia guai seri che possono sfociare pure nel penale.