Ghosn si dimette anche da Renault: la carriera del “cost killer”

Ghosn si dimette anche da Renault: la carriera del “cost killer” Il manager di talento arrestato in Giappone sarà sostituito dall'AD Michelin. La scalata di Ghosn all'impero Renault-Nissan-Mitsubishi

Il manager di talento arrestato in Giappone sarà sostituito dall'AD Michelin. La scalata di Ghosn all'impero Renault-Nissan-Mitsubishi

25 Gennaio 2019 - 04:01

Il Ceo dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi lascia l’incarico. Il potente Carlos Ghosn fautore del successo globale dell’alleanza alla fine è stato costretto alle dimissioni. Alla base della decisione le pesanti accuse rivoltegli dalle autorità giapponesi che avrebbero fatto luce su di una presunta appropriazione indebita di somme sottratte ai bilanci aziendali. In realtà a determinare la scelta sarebbero state le pressioni, oltre che degli azionisti e del managment, anche del Governo francesce che detiene la maggioranza delle azioni di Renault. Insomma dopo 14 anni si chiude la sua leadership con l’accusa, assai scomoda, di aver intascato oltre 80 milioni di dollari. Vediamo come è evoluta la situazione che vede il dirigente agli arresti in Giappone.

LASCIA IL CEO Carlos Ghosn, per anni al vertice dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di Presidente e CEO in Renault. Soprannominato “Le Cost Killer” in Francia, Ghosn ha iniziato la sua carriera presso il produttore di pneumatici Michelin e, dopo un breve periodo in Brasile, è stato rapidamente promosso e spostandosi in Nord America. La notizia, attesa da investitori e dal managment dell’azienda, è stata annunciata in anteprima dal Ministro delle finanze francese Bruno Le Maire nel corso del Formu economico di Davos in Svizzera. Dal canto suo Renault ha confermato la notizia, dicendo che ha messo agli atti le dimissioni di Ghosn. Nel frattempo il consiglio di amministrazione della multinazionale francese ha reso nota ufficialmente la nomina di Jean-Dominique Senard come nuovo presidente e quella di Thierry Bollore come amministratore delegato del brand. Senard avrà ora il compito di distendere i rapporti tra Renault e Nissan, inaspritisi proprio all’indomani del nascere dello scandalo. Insomma in ballo ci sono proprio i contatti tra la casa automobilistica francese e gli altri membri dell’alleanza ovvero le giapponesi Nissan e Mitsubishi (Leggi Renault Arkana arriva il SUV coupé).

NECESSARIO VOLTARE PAGINA Come ha tenuto a precisare alla stampa lo stesso Ministro francese Senard: “È importante che questa alleanza rimanga estremamente forte” aggiungendo che “è nostro dovere andare avanti insieme.” Appare evidente che la strategia politica sia volta ad evitare che la condotta di Ghosn possa mandare all’aria le cooperazioni strategiche strette negli anni tra il gruppo ed altri partner internazionali. Le dimissioni di Ghosn, infatti, arrivano dopo che il governo francese, che è il maggiore azionista della Renault, ha iniziato a cercare un nuovo nome per ricoprire l’incarico. Carlos Ghosn è stato CEO di Renault per ben 14 anni e presidente per 10 anni. Attualmete è accusato di non aver sottratto oltre 80 milioni di dollari dalle casse aziendali di Nissan nel periodo compreso tra il 2010 e il 2018. Va detto che non è stata ancora intentato alcun processo nei confronti del manager dalle autorità giapponesi.

SVOLTA GIAPPONESE Il CEO di Nissan Hiroto Saikawa ha accolto favorevolmente i cambiamenti al vertice di Renault. Si tratta di una notizia attesa in Giappone in vista dei preparativi per l’assemblea generale degli azionisti in programma ad aprile. “Negli ultimi 20 anni, ogni azienda ha rispettato l’identità e l’autonomia dell’altro e, combinando i nostri punti di forza, abbiamo creato sinergie e raggiunto una crescita redditizia”, ha dichiarato con un certo orgoglio Saikawa alla stampa, “Queste attività reciprocamente vantaggiose non cambieranno in alcun modo; in effetti, crediamo che debbano accelerare. Siamo molto lieti di poter aprire un nuovo capitolo nella nostra storica partnership “. Insomma dopo i toni accesi ecco parole concilianti volte a tendere la mano per ricucire lo strappo consumatosi negli ultimi mesi (Leggi Mercedes-Benz e BMW si alleano all’insegna del carsharing).

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