Geely annuncia il sistema IAPS che utilizza un sistema di filtri auto contro il Coronavirus, ecco come funziona e cosa ci convince meno
L’emergenza Coronavirus ha mobilitato aziende e Governi in tutto il mondo, il contenimento del virus SARS-CoV-2 e già denominato 2019-nCoV in Cina ha avuto effetti sulla riduzione dell’inquinamento. E forse è proprio questa la chiave di lettura più adatta all’annuncio di Geely sui filtri auto contro il Coronavirus e il sistema IAPS che purifica l’aria. Ecco cosa potrebbe esserci di vero sul sistema Intelligent Air Purification System di Geely e lo standard N95 contro il Coronavirus.
I RISCHI DA CORONAVIRUS IN AUTO E I RIMEDI NON GARANTITI
La paura è qualcosa che spinge spesso a scappare o a proteggersi con tutti i rimedi possibili, anche senza essere sicuri della loro efficacia. La paura di contagio da Coronavirus non fa eccezione e infatti ha spinto ciarlatani a divulgare ricette fai da te e speculare su disinfettanti improbabili, ma anche aziende ben note a proclamare benefici effetti di prodotti contro il Coronavirus. Il fenomeno è stato così ampio in Italia da richiedere l’intervento dell’Antitrust, che ha annunciato controlli sui claim, del tipo che promuovono, ad esempio, l’efficacia della Sanificazione auto con Ozono contro Coronavirus. Geely, che in Cina è il più grande produttore di auto (ha salvato Volvo e Lotus dal fallimento), ha in questi giorni annunciato un sistema (IAPS) capace di ridurre il rischio di contagio da Coronavirus.
FILTRI AUTO CONTRO IL CORONAVIRUS, DI SERIE SU GEELY
“Il nuovo sistema IAPS (Intelligent Air Purification System) è stato sviluppato in soli 20 giorni in risposta all’insorgenza del Coronavirus 2019 che ha interessato vaste aree della Cina”, spiega Geely in un comunicato ufficiale. Gli ingegneri di Geely hanno lavorato ininterrottamente con i fornitori per passare dal prototipo alla produzione da marzo 2020. Pare infatti che il sistema sarà di serie su tutti i modelli a partire dal SUV Icon. Le auto equipaggiate con il sistema IAPS saranno dotate di un “filtro a carboni attivi in grado di assorbire efficacemente i gas nocivi come la formaldeide quando entrano nel veicolo. Il sistema IAPS è dotato di un generatore di ioni negativi in grado di sterilizzare e rimuovere virus, batteri, funghi e muffe nell’aria, ottenendo lo stesso livello di filtro dell’aria con standard N95.
IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS ANCHE ALL’INTERNO DELL’AUTO
E fin qui nulla di strano se non che “il sistema IAPS è già su 150 MPV Geely Jiaji dati a lavoratori in prima linea che combattono l’epidemia di Coronavirus in tutta la Cina”. Provando a collegare il filtro auto contro il Coronavirus di Geely e lo Standard N95 però ci siamo accorti che qualcosa non torna. In primis perché lo standard N95 delle maschere facciali permette ai dispositivi di protezione individuale di filtrare particelle di grandezza fino a 0,3 micron. Mentre le dimensioni del virus SARS-CoV-2 e già denominato 2019-nCoV o Coronavirus sarebbero stimate entro 0,15 micron. Inoltre, il rischio di contagio da Coronavirus è molto più elevato nel contatto diretto e ravvicinato con persone infette. Quindi è più probabile che, proprio come Il Tesla Bioweapon Defense Mode, il sistema sia stato studiato per ripulire l’aria dal particolato delle strade in Cina.
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