Tesla: dai virus all'inquinamento. I test estremi della Model X

Tesla: dai virus all'inquinamento. I test estremi della Model X Tesla ricrea un ambiente artificiale potenzialmente letale per la salute umana e lo depura con il filtro della Model X a prova di arma chimica

Tesla ricrea un ambiente artificiale potenzialmente letale per la salute umana e lo depura con il filtro della Model X a prova di arma chimica

4 Maggio 2016 - 07:05

Tesla Motors ha pubblicato i risultati dei test sull'impianto di filtraggio dell'aria con il quale è equipaggiata la Model X, secondo la Casa è confermata la validità del sistema di protezione dagli attacchi chimici e non solo.  Secondo Musk il filtro HEPA installato è in grado di bonificare anche l'aria all'esterno della vettura. Trovata del marketing o scoperta geniale?

FILTRO TESLA TRA PROCLAMI E SCETTICISMO Lo scorso ottobre Tesla Motors diffuse la notizia che il sistema di filtraggio HEPA della Model X sarebbe stato in grado di isolare, unitamente alla pressurizzazione dell'abitacolo, gli occupanti della vettura e metterli al riparo da un eventuale attacco terroristico con armi chimiche. Il pulsante Bio-Hazard, posto sulla consolle del crossover attiverebbe quindi la modalità salva vita Bioweapon Defense Mode, evidenziando un valore aggiunto unico della vettura rispetto alla concorrenza. La notizia venne presa fin da subito con scetticismo e l'Esercito americano, interpellato dalla stampa, si mostrò dubbioso sulla reale efficacia del filtro, specie riguardo virus letali come quello del vaiolo. Elon Musk da allora ha messo sotto torchio il suo staff e la Model X è stata sottoposta a test in condizioni davvero limite.

UNA BOLLA D'ARIA LETALE Dopo aver testato con successo la bontà del filtro HEPA in aree urbane congestionate, sulle strade intasate di smog di Pechino, in aree a rischio come discariche e mefitiche paludi, la Model X è stata sottoposta ad un test fantascientifico. I tecnici Tesla hanno ricreato all'interno di una “bolla” un ambiente estremamente ostile e potenzialmente letale per l'organismo umano, classificato 83 volte più inquinato rispetto al livello minimo tollerato dalla Enviromental Protection Agency (EPA). Per meglio comprendere quanto sporca fosse l'aria all'interno della bolla bisogna considerare che l'aria di Pechino contiene 300 µg/m³ di particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm (scopri quanto è inquinata la Capitale cinese), l'ambiente ricreato in laboratorio ne conteneva 1.000 µg/m³.

ARIA PURA IN 2 MINUTI Ovviamente all'interno della bolla in materiale plastico è stata posta la Tesla Model X alla quale da remoto è stata attivata la modalità Bioweapon Defense Mode. I risultati di questo particolare test, secondo la casa, hanno evidenziato come il sistema di filtraggio abbia in meno di due minuti ridotto l'inquinamento nell'abitacolo dal livello “estremamente pericoloso” a “non rilevabile”.  Nel proclamare il successo dei test Musk ha aggiunto che dopo aver bonificato l'abitacolo il filtro HEPA ha iniziato a ripulire l'aria della bolla, riducendo del 40% il livello di inquinamento dell'atmosfera artificiale. Chissà cosa penseranno di questo test le autorità di Singapore, le quali lo scorso marzo hanno imposto al primo cliente Tesla singaporiano una sovrattassa di 10.000 dollari per le emissioni della sua auto elettrica (Leggi la paradossale vicenda del cliente Tesla di Singapore).

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