Euro 7 Benzina e Diesel: 89% di italiani favorevole ai limiti

Euro 7 Benzina e Diesel: 89% di italiani favorevole ai limiti

Gli automobilisti europei confidano nei limiti anti-emissioni: con lo standard Euro 7 Benzina e Diesel, il 65% pagherebbe fino a 500 euro in più

18 Gennaio 2022 - 10:01

Entro il 2022 saranno annunciati i nuovi standard Euro 7. Mentre i Costruttori sono impegnati a trattare i dettagli di una fase che traghetterà i motori a combustione al pensionamento, un interessante sondaggio ha chiesto agli automobilisti cosa pensano dei limiti emissioni auto sempre più severi. I cittadini italiani si sono dichiarati più esigenti, anche a costo di pagare di più per guidare auto più pulite.

EURO 7 BENZINA E DIESEL DAL 2025: CHI E’ FAVOREVOLE?

Il sondaggio commissionato da Transport & Environment ha chiesto a oltre 8.200 cittadini in 7 Paesi europei (Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia, Romania e Repubblica Ceca), cosa pensano dei limiti di emissioni auto in arrivo. La domanda è legata a doppio nodo con l’orientamento normativo della Commissione europea sugli standard di emissioni auto Euro 7. Da un lato potrebbe essere l’ultima revisione delle norme di omologazione auto con motori a combustione interna. Dall’altro i Costruttori hanno già alzato l’allerta sui costi che si rifletteranno sull’acquisto delle auto nuove. E’ un rischio che – secondo le riposte del sondaggio – non preoccupa oltre la metà degli intervistati, a patto che sia fatto fino ai limiti tecnicamente raggiungibili. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.

IL 65% IN EUROPA SPENDEREBBE 500 EURO IN PIU’ PER LE AUTO EURO 7

Tra i cittadini che si sono proclamati più esigenti sui limiti di emissioni auto che i Costruttori di veicoli dovrebbero rispettare, ci sono gli italiani, con il 89% dei pareri favorevoli. All’estremo opposto invece c’è la Repubblica Ceca. Se è comprensibile la richiesta di norme più severe, non bisogna però dimenticare che, oltre all’aumento dei prezzi auto nuove, l’evoluzione delle norme anti-emissioni, ha comportato diversi altri svantaggi, vedi ad esempio il filtro antiparticolato e i problemi che si è portato dietro per anni. Gli automobilisti intervistati però hanno le idee chiare: se i Costruttori riuscissero a sviluppare soluzioni tecnicamente valide (per salvare i motori benzina e diesel), il 76% in media sarebbe disposto a pagare anche 500 euro in più. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.

 

LE AUTO PIU’ PULITE COSTANO ANCORA DI PIU’ SENZA INCENTIVI

Non un costo a caso, ma una stima che la Commissione europea avrebbe valutato (tra 100 e 500 euro) di costi maggiorati per i Costruttori. A questi costi, si aggiungeranno sicuramente i costi per la dotazione obbligatoria dei sistemi di sicurezza dal 2022. Si tratta di costi spalmabili su grandi volumi, ma che hanno un impatto diverso sul prezzo finale di acquisto tra una citycar e un SUV. E poi c’è l’orizzonte esclusivamente elettrico, già annunciato dai principali gruppi automobilistici che sta perdendo già importanti sostegni governativi nel mondo. In assenza di incentivi, chi dovrà cambiare auto potrebbe essere costretto ad accontentarsi dell’usato, i cui prezzi cresceranno di pari passo a quelli del mercato del nuovo. E’ stato proprio Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ad annunciare i compromessi a cui dovranno far fronte i Costruttori con le auto elettriche.

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