Esami di guida da remoto? Il Ministero valuta la possibilità

Esami di guida da remoto? Il Ministero valuta la possibilità Svolgere gli esami di guida da remoto? Il Ministero valuta la possibilità per rimediare alla carenza di esaminatori della Motorizzazione Civile

Esami di guida da remoto? Il Ministero valuta la possibilità

Svolgere gli esami di guida da remoto? Il Ministero valuta la possibilità per rimediare alla carenza di esaminatori della Motorizzazione Civile

30 Maggio 2022 - 06:05

Organizzare gli esami di guida da remoto? A prima vista potrebbe sembrare una boutade ma è una delle soluzioni che ha prospettato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, per risolvere l’annosa questione della carenza di esaminatori che limita lo svolgimento delle prove d’esame, già in ritardo a causa dell’emergenza Covid.

ESAMI DI GUIDA IN RITARDO: LE SOLUZIONI DEL MIMS

Giovannini ne ha parlato lo scorso 26 maggio 2022 nel corso di un’audizione in commissione Trasporti alla Camera per rispondere sulle problematiche della Motorizzazione Civile e sui dati contenuti nelle relazioni annuali degli enti locali sull’utilizzo dei proventi delle multe stradali.

Per quanto riguarda gli esami di teoria”, ha spiegato il ministro, “siamo già intervenuti diminuendo il numero dei quiz da 40 a 30 e la durata della prova da 30 a 20 minuti, due provvedimenti che ci hanno permesso di incrementare del 20% le sedute giornaliere senza peggiorare la qualità dell’esame. Ed entro luglio guadagneremo un altro 20% introducendo il riconoscimento facciale dei candidati attraverso parametri biometrici, così da ridurre drasticamente il tempo necessario per le verifiche amministrative. Tenendo conto che le aule sono di nuovo disponibili al 100% della capienza contiamo di tornare a pieno regime entro l’autunno e di smaltire tutto l’arretrato entro fine anno”.

Più complessa la questione degli esami di guida che richiedono la partecipazione di un numero di esaminatori attualmente non raggiungibile per mancanza di personale, e che neppure la scelta di richiamare in servizio gli operatori andati in pensione è riuscita a risolvere. “Qui la situazione è un po’ complicata”, ha ammesso Giovannini, “e recuperare le prove pratiche accumulatesi nell’ultimo biennio richiederà più tempo”. Da qui l’idea degli esami di guida da remoto.

L’IPOTESI ESAMI DI GUIDA DA REMOTO

Ecco la proposta avanzata da ministro Giovannini: “Stiamo valutando la possibilità, anche prendendo spunto da ciò che fanno gli altri Paesi, di abbattere le tempistiche introducendo gli esami di guida da remoto, consentendo agli esaminatori di collegarsi a distanza durante la prova. Infatti con l’attuale procedura gli esaminatori (quei pochi che ci sono, ndr) devono coprire tutta la provincia muovendosi fisicamente dal capoluogo, dove ha sede l’ufficio della Motorizzazione, con un raggio d’azione chiaramente limitato. Lavorando invece a distanza, senza spostamenti, potrebbero presenziare a molti più esami aumentando la produttività di circa il 30%. Sono in atto delle sperimentazioni a livello europeo per capire se sarà possibile procedere così”.

Esami di guida da remoto

ESAMI DI GUIDA DA REMOTO: PROPOSTA SUGGESTIVA MA (AL MOMENTO) POCO CONCRETA

L’ipotesi è suggestiva ma, ci chiediamo, come funzionerebbero nello specifico gli esami di guida in remoto? Occorrerebbe innanzitutto un’auto dotata di telecamere, microfoni, sensori e quant’altro di tecnologico. All’interno della vettura prenderebbero posto il candidato (ovviamente) e l’istruttore dell’autoscuola per gestire i doppi comandi, mentre l’esaminatore si collegherebbe in modalità audio-video con la possibilità di valutare in tempo reale la preparazione del candidato e la correttezza della prova. Si tratterrebbe di un sistema molto avanzato in grado, per esempio, di capire se il candidato non ha rispettato uno o più segnali stradali ed eventuali altre imperfezioni. La prova verrebbe registrata con la possibilità, per l’esaminatore, di riguardarla qualora avesse dubbi sull’abilità del guidatore.

Insomma, tutto molto interessante ma ci sembra una soluzione più avveniristica che concreta, attuabile soltanto dopo adeguate modifiche legislative. Mentre il problema della carenza degli esaminatori richiederebbe un intervento molto più urgente.

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