
Auto usate: gli italiani preferiscono ancora le diesel
Le auto diesel continuano a rappresentare un riferimento assoluto del mercato dell'usato in Italia nonostante un leggero calo del market share
Le auto diesel continuano a rappresentare un riferimento assoluto del mercato dell'usato in Italia nonostante un leggero calo del market share
Il mercato delle auto usate continua a viaggiare su ritmi lenti, con una flessione netta al termine dei primi 7 mesi del 2022. Il dato emerge chiaramente dall’analisi pubblicata oggi da UNRAE (Unione Nazionale Rappresentati Autoveicoli Esteri). Lo studio, inoltre, conferma come a guidare i trasferimenti nel settore dell’usato in Italia siano le auto diesel. A dispetto di un leggero calo rispetto allo scorso anno, infatti, le auto diesel continuano ad avere la quota di mercato più alta del settore delle auto usate in Italia. Nonostante l’aumento del costo dei carburanti, compensato in parte dal taglio delle accise, le auto con alimentazione a gasolio continuano a rappresentare la scelta preferita dagli automobilisti italiani che si affidano al mercato dell’usato.
RALLENTANO LE VENDITE DI AUTO USATE IN ITALIA
I dati diffusi da UNRAE chiariscono l’evoluzione del mercato delle auto usate in Italia. Nel corso dei primi sette mesi del 2022 (gennaio – luglio), il settore registra un totale 1,51 milioni di trasferimenti netti e 1,11 milioni di minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita dell’usato). Complessivamente, i trasferimenti di proprietà di autovetture sono 2,63 milioni con un calo del -12,6% rispetto ai dati del 2021 (UNRAE chiarisce che si tratta di un dato in attesa di consolidamento). Nel confronto con lo scorso anno, trasferimenti netti e minivolture registrano risultati simili:
– Trasferimenti netti in calo del -13,6%
– Minivolture in calo del -11,3%
Da notare che il mese di luglio è stato particolarmente negativo con un calo dei trasferimenti totali del -19,3% nel confronto con il mese di luglio dello scorso anno.
IL DIESEL È IL RIFERIMENTO DEL MERCATO DELLE AUTO USATE IN ITALA
Restringendo l’analisi ai trasferimenti netti, come confermano i dati UNRAE, il diesel continua a rappresentare un riferimento per il mercato delle auto usate in Italia. Le autovetture alimentate a gasolio, infatti, raggiungono una quota di mercato molto elevata, anche se in leggera crescita rispetto ai dati dello scorso anno. Nel periodo tra gennaio e luglio, infatti, le auto diesel rappresentano il 49,2% del mercato delle auto usate in Italia (per quanto riguarda i trasferimenti netti). Il confronto con lo scorso anno certifica solo un leggero calo per il gasolio. La quota di mercato delle auto diesel usate è in calo di 1,8 punti percentuale. Lo scorso anno, infatti, il 51% dei trasferimenti era rappresentato da auto a gasolio. C’è una sostanziale differenza tra questi dati e i dati di vendita di auto nuove in Italia. Limitando l’analisi ai nuovi acquisti, come confermano i dati UNRAE aggiornati allo scorso agosto, le auto diesel sono in calo del -29,9% con una quota di mercato che si ferma al 27,8% nel parziale annuo (gennaio – agosto). Il calo, in questo caso, è di 3,3 punti percentuale.
DIESEL E BENZINA COPRONO L’89% DEL MERCATO DELLE AUTO USATE IN ITALIA
Lo stop alla vendita di auto benzina e diesel, che l’UE punta a raggiungere nel 2035, non rallenta i trasferimenti di proprietà per le vetture con alimentazioni “tradizionali”. I dati dei primi sette mesi dell’anno, infatti, confermano che benzina e diesel sono ancora il riferimento del mercato delle auto usate. Complessivamente, queste auto rappresentano l’89% del mercato con un calo di 2,1 punti rispetto al 2021. Le auto benzina, infatti, coprono il 39,8% del mercato con un calo di appena 0,3 punti rispetto allo scorso anno.
LE ALTRE ALIMENTAZIONI RAPPRESENTANO UNA NICCHIA DEL MERCATO DELLE AUTO USATE IN ITALIA
I dati forniti da UNRAE certificano come le auto diesel e, in secondo luogo, le auto benzina siano il vero riferimento del settore delle auto usate in Italia. Gli automobilisti che si affidano all’usato, infatti, preferiscono una soluzione tradizionale per quanto riguarda le motorizzazioni con al massimo il passaggio ad un sistema mild hybrid. Le altre tipologie di motorizzazione sono ancora molto indietro. Dopo i primi 7 mesi dell’anno, infatti, troviamo:
– le auto GPL rappresentano il 4,4% dei trasferimenti complessivi (+0,3 punti rispetto allo scorso anno)
– le ibride HEV rappresentano il 3,4% dei trasferimenti complessivi (+1,4 punti rispetto allo scorso anno)
– le auto metano rappresentano il 2,2% dei trasferimenti complessivi (-0,1 punti rispetto allo scorso anno)
– le ibride PHEV rappresentano lo 0,4% dei trasferimenti complessivi (+0,2 punti rispetto allo scorso anno)
– le auto elettriche BEV rappresentano lo 0,6% dei trasferimenti complessivi (+0,4 punti rispetto allo scorso anno)
Da quest’elenco, bisogna evidenziare la crescita dei trasferimenti di proprietà per auto ibride PHEV e BEV che iniziano a registrare una quota di mercato più rilevante. Cresce anche il GPL ma soprattutto si registra un sostanziale aumento dei trasferimenti di ibride HEV.
PIU’ DELLA META’ DEI TRASFERIMENTI NETTI RIGUARDA AUTO CON OLTRE 10 ANNI
Dall’analisi di UNRAE emerge un altro dato interessante. I trasferimenti netti di proprietà per auto usate riguardano, nella maggior parte dei casi, auto con oltre 10 anni di anzianità. La quota di mercato di questo segmento è del 51,1%, in crescita di quasi 4 punti rispetto ai dati registrati dallo scorso anno. Il 15% dei trasferimenti, invece, riguarda auto tra i 6,1 e i 10 anni di anzianità.