Parcheggi auto disabili in condominio, quando vanno riservati

Parcheggi auto disabili in condominio, quando vanno riservati

I condomini devono adeguarsi alle normative vigenti e garantire la disponibilità di parcheggi auto disabili, ecco come

2 Ottobre 2023 - 17:00

Le disposizioni in vigore garantiscono protezione e diritti alle persone con handicap, tra cui i parcheggi auto disabili. Devono essere posizionati strategicamente vicino alle residenze dei beneficiari per agevolarne la mobilità. Questa tutela legale si estende anche ai luoghi pubblici, dove è obbligatorio riservare spazi di parcheggio per le persone con disabilità. Ma si pone una questione complessa quando si tratta dei parcheggi condominiali, spesso caratterizzati da spazi limiti che non possono soddisfare le esigenze di tutti i condomini. Qui entra in gioco anche la giurisprudenza. Recenti pronunce hanno chiarito che le persone con disabilità hanno infatti le modalità per assicurare il pieno diritto di accedere a parcheggi riservati anche all’interno di complessi condominiali. Le sentenze hanno stabilito che i condomini devono adeguarsi alle normative vigenti e garantire la disponibilità di parcheggi auto dedicati ai disabili all’interno del loro complesso residenziale.

QUANDO SCATTA IL DIRITTO AI PARCHEGGI AUTO DISABILI

Le persone con handicap possono beneficiare del diritto ai parcheggi auto disabili riservati purché siano in possesso del relativo contrassegno per invalidi. E naturalmente abbiano presentato la richiesta al Comune per l’assegnazione dello spazio dedicato. La complessità sorge nel caso dei parcheggi condominiali. La disponibilità di stalli per le auto non è spesso sufficiente a coprire le esigenze di tutti i condomini. In questi contesti, emerge il problema relativo all’assegnazione di un parcheggio esclusivo per le persone con disabilità. Devono seguire le regole generali o possono far valere un loro diritto? Una sentenza del Tribunale di Verbania ha fornito la risposta. Per i giudici, le persone con disabilità hanno il diritto a un parcheggio auto riservato all’interno del cortile condominiale, al fine di consentire loro di parcheggiare il più vicino possibile all’ingresso dell’edificio. Nel caso specifico, un condomino con disabilità aveva richiesto l’assegnazione di uno dei posti auto all’interno del cortile condominiale, in quanto portatore di handicap. L’assemblea condominiale aveva respinto la sua richiesta con una delibera adottata a maggioranza. L’interessato aveva poi presentato ricorso sostenendo che questa decisione fosse un’esclusione dal godimento di un bene comune.

PARCHEGGI AUTO DISABILI: QUANDO SPETTANO

Nel contesto della gestione dei parcheggi auto disabili nei condomini e del diritto dei portatori di handicap riconosciuto a un posto auto, la decisione del Tribunale di Verbania è centrale. Il giudice aveva inizialmente valutato la delibera di assegnazione dei posti auto a nove condomini, posizionati di fronte ai rispettivi box di proprietà. Aveva concluso che la delibera non contravvenisse alle norme in quanto gli altri condomini non avrebbero potuto comunque parcheggiare nelle zone indicate senza ostacolare l’accesso ai rispettivi garage. La configurazione dello spazio consentiva a tutti i condomini di percorrere con facilità il tratto in questione, anche in presenza di auto parcheggiate. Ma la situazione si era complicata per via della mancata assegnazione di un parcheggio a una persona disabile. Quest’ultimo aveva fornito i documenti della sua condizione medica così come il pass disabili. Il condominio, contrario a questa opzione, aveva sostenuto che parcheggiare a una distanza di 5 metri dall’ingresso anziché 20 poteva essere più comodo ma non essenziale. Ma questa argomentazione era stata rigettata dal Tribunale.

LA NUOVA SENTENZA SUI PARCHEGGI AUTO DISABILI

L’assemblea dei condomini detiene l’autorità e la responsabilità di assegnare spazi di parcheggi auto disabili. Le derivano dal principio di solidarietà sociale nei confronti dei cittadini con disabilità. Questa pratica è stata confermata come legittima ed efficace dal Tribunale di Roma. La tesi dell’attrice, secondo cui questa assegnazione costituiva un’innovazione vietata ai sensi dell’articolo 1120, comma 2, del Codice Civile, è stata respinta. Per i giudici prevale il rispetto per il dovere di solidarietà sociale e il diritto inviolabile a una vita sociale normale, sancito dall’articolo 2 della Costituzione italiana. Hanno anche sottolineato l’importante diritto alla salute e dell’eliminazione di discriminazioni basate su situazioni invalidanti, come protetto dall’articolo 32 della Costituzione. In pratica, la sentenza ha fissato l’obbligo di assegnare parcheggi auto ai cittadini con disabilità, enfatizzando il principio di inclusione e non discriminazione nella società.

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