Polizza cristalli: come funziona Una garanzia aggiuntiva che anno dopo anno diventa sempre più diffusa: la polizza cristalli. Ecco come funziona

Polizza cristalli: come funziona

Una garanzia aggiuntiva che anno dopo anno diventa sempre più diffusa: la polizza cristalli. Ecco come funziona, cosa copre e cosa non copre

9 Gennaio 2020 - 09:01

La polizza cristalli è una garanzia accessoria e facoltativa della RC auto che copre le spese sostenute per riparare o sostituire i vetri dell’auto, in caso di rotture accidentali o causate da terzi durante la circolazione. Più in particolare, questa polizza protegge in caso di scheggiatura o rottura del parabrezza, del lunotto posteriore e dei finestrini laterali fissi o scendenti della vettura. Normalmente l’assicurazione comprende anche le spese della manodopera per l’installazione dei nuovi cristalli ed è prestata entro i limiti del massimale indicato nella polizza.

COME FUNZIONA LA POLIZZA CRISTALLI

L’assicurazione auto cristalli viene spesso venduta in abbinamento ad altre garanzie, come incendio e furto, kasko e atti vandalici. Nonostante sia facoltativa risulta piuttosto diffusa, vista la frequenza con cui si rompono i cristalli dell’auto e il pericolo di circolare con un vetro (specialmente il parabrezza) scheggiato, che frantumandosi potrebbe causare danni notevolissimi. Per ottenere il risarcimento in caso di incidente, il titolare della polizza cristalli deve subito contattare la propria compagnia assicurativa per denunciare il sinistro e avviare l’iter per l’indennizzo. La richiesta va presentata completa di foto che dimostrano l’entità del danno. Anche se non è raro che alcune compagnie preferiscano inviare un proprio perito per valutare direttamente le rotture. E soprattutto accertare che l’assicurato non sia in qualche modo responsabile del sinistro (eventualità che annullerebbe il rimborso). Se non sorgono intoppi, l’assicurazione procede al risarcimento entro i termini indicati nel contratto.

Polizza cristalli come funziona

CHE COSA COPRE (E COSA NON COPRE) LA POLIZZA CRISTALLI

Come scrivevamo all’inizio, la polizza cristalli consente il rimborso delle spese di sostituzione o di riparazione dei danni che hanno subito i cristalli dell’auto (parabrezza anteriore, lunotto posteriore, vetri di sportelli e fiancate laterali). Sia nei casi di rotture involontarie che per i danni causati da terzi durante la circolazione. Alcune compagnie coprono anche i danni subiti dal materiale trasparente del veicolo, come tetto panoramico e finestrini anche se non sono in vetro. Di solito lunotto e vetri laterali si sostituiscono sempre. Mentre il parabrezza può essere soggetto alla sola riparazione se la dimensione del danno non supera i 2,5 cm di diametro e la lesione non impedisce al conducente una corretta visuale. E i danni causati da atti vandalici o da un tentativo di furto? La polizza cristalli non copre questi eventi, per i quali esistono delle apposite garanzie (appunto ‘atti vandalici’ e ‘furto’). Allo stesso modo l’assicurazione cristalli non risarcisce la rottura di fanali e specchietti retrovisori, i danni dovuti a semplici rigature e screpolature, i danni che i cristalli possono provocare ad altre componenti dell’auto, e i danni dovuti a uscite di strada. Nonché, ed è quasi superfluo sottolinearlo, i danni provocati intenzionalmente dallo stesso assicurato.

ASSICURAZIONE AUTO CRISTALLI: ALTRE COSE DA SAPERE

Come tutte le polizze assicurative, anche la garanzia cristalli prevede massimali, franchigie e scoperti, che determinano in maniera decisiva l’entità dell’indennizzo. Inoltre diverse compagnie sono convenzionate con centri specializzati nella riparazione o sostituzione dei vetri. Rivolgendosi ai quali si può usufruire del servizio senza l’applicazione delle franchigie e/o degli scoperti indicati in polizza. Viceversa chi decide di rivolgersi a un proprio riparatore di fiducia rischia talvolta di vedersi applicare franchigie e scoperti ben più rigidi. Da notare, infine, che questa garanzia prevede quasi sempre dei limiti di attuazione. Limiti solitamente fissati in non più di due volte nel corso dello stesso anno assicurativo.

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