Truffa dell’olio nella vendita di un’auto usata: come funziona? Man help woman fix the car problem. He pop up the car hood to repair the damaged part. uds

Truffa dell’olio nella vendita di un’auto usata: come funziona?

In questa guida spieghiamo la truffa dell’olio adottata alla vendita dell’auto usata: ecco come funziona e come difendersi

6 Maggio 2025 - 10:31

Con l’aumento delle vendite auto tra privati nel mercato dell’usato, sta tornando a galla una truffa subdola, tanto ingegnosa quanto dannosa, capace di prendere alla sprovvista anche automobilisti più esperti. Si tratta della cosiddetta “truffa dell’olio nel motore“, una pratica fraudolenta in cui finti acquirenti simulano un guasto meccanico durante una prova su strada, per poi proporre l’acquisto dell’auto, quasi sempre di segmento premium, a un prezzo stracciato. Nei prossimi paragrafi spieghiamo come funziona e quali contromisure adottare per proteggersi.

  1. Truffa dell’olio con l’auto usata
  2. Il trucco che funziona sempre
  3. Come difendersi
  4. Cosa fare con una sospetta truffa

1. COME FUNZIONA LA TRUFFA DELL’OLIO NELLA VENDITA DELL’AUTO USATA

Il copione, pur con qualche variazione, segue una trama ben rodata. Tutto inizia con una telefonata o un messaggio: il presunto acquirente, cordiale e interessato, prende appuntamento per visionare l’auto. Spesso si presenta in coppia, talvolta anche con un terzo complice o addirittura dei bambini, per creare un’aura di normalità e allontanare i sospetti.

Durante l’incontro, uno dei truffatori chiederà di poter fare una prova su strada. È in questa fase che si consuma il raggiro. Mentre il venditore è distratto — ad esempio da domande su documenti, tagliandi o accessoril’altro complice approfitta di un attimo di disattenzione per manomettere il motore con dell’olio, secondo modalità diverse:

  • nel circuito del liquido di raffreddamento, attraverso la vaschetta di espansione del radiatore mentre finge di controllare il livello del refrigerante;
  • direttamente sul motore, la turbina o l’impianto di scarico.

Il risultato? Dopo pochi minuti di marcia, dal cofano inizierà a fuoriuscire fumo, dando l’impressione al venditore di un guasto grave, come:

  • perdita di olio dal blocco motore, dagli o-ring o dal turbocompressore;
  • scambiatore di acqua-olio danneggiato;
  • una guarnizione della testata bruciata o un motore prossimo alla rottura.

A quel punto, i truffatori fingono stupore, suggeriscono che l’auto abbia problemi seri e fanno un’offerta d’acquisto ridicola, spesso pari a un terzo del valore reale. Il venditore, colto alla sprovvista e intimorito dall’idea di un guasto meccanico importante, può cedere all’urgenza del momento e accettare, perdendo migliaia di euro.

2. PERCHÉ FUNZIONANO LE TRUFFE: PSICOLOGIA E PRESSIONE

La forza di questa truffa risiede nella sua capacità di generare confusione e panico nel venditore. Chi vende un’auto da privato spesso non ha le competenze tecniche per distinguere un danno reale da uno simulato. Il fumo, i rumori e la sicurezza con cui i truffatori “diagnosticano” il guasto contribuiscono ad alimentare il senso di urgenza e incertezza.

Inoltre, l’elemento umano — la presenza di famiglie, il tono amichevole — inibisce il venditore, che abbassa la guardia. La proposta di “togliergli il problema” e pagare subito in contanti può sembrare una via d’uscita accettabile, soprattutto se si teme di non riuscire più a vendere l’auto.

3. COME DIFENDERSI: LE CONTROMISURE DA ADOTTARE

  1. Mai lasciare soli i potenziali acquirenti con l’auto. Durante tutto l’incontro, non allontanatevi mai dal veicolo, soprattutto se il cofano è aperto. Se vogliono ispezionare il motore, osservate attentamente ogni loro movimento. Anche pochi secondi possono bastare per provocare finte avarie, anche scollegando connettori facilmente accessibili.
  2. Prove su strada concordate. Concordate in anticipo un percorso breve, preferibilmente con voi a bordo. In alternativa, fatevi accompagnare da un familiare o amico. Mai lasciare che l’acquirente guidi l’auto da solo.
  3. Verificare il vano motore al rientro. Dopo ogni prova su strada, ricontrollate il vano motore prima di accettare qualunque commento o offerta. Un’eventuale contaminazione dell’acqua nel vaso d’espansione è facilmente visibile (presenza di residui oleosi o schiuma marrone). Per essere certi che l’auto non abbia difetti, fatela controllare in officina prima della messa in vendita.
  4. Diffidare dalle offerte immediate e troppo basse. Un acquirente che offre contanti immediati per un’auto che si è appena “guastata” è sospetto. In questi casi, è meglio sospendere la trattativa, far controllare l’auto da un meccanico e segnalare l’episodio.
  5. Diffidate di chi si presenta in gruppo o con troppe persone al seguito. La presenza di bambini o familiari è una tecnica nota per abbassare le difese. Preferite incontri in luoghi pubblici, ben illuminati e possibilmente video sorvegliati, come una stazione di servizio, il parcheggio di un supermercato, e simili.

Compravendita auto

4. COSA FARE SE SOSPETTATE UNA TRUFFA CON LA VENDITA DELL’AUTO

Se sospettate di essere vittima di un tentativo di truffa con la vendita dell’auto, la soluzione è semplice: non vendete l’auto, spiegando che farete riparare l’auto prima di rimetterla in vendita e rinviando l’incontro dei potenziali acquirenti

È fondamentale conservare ogni informazione sull’incontro: numeri di telefono, targhe dei veicoli usati dai truffatori, descrizioni fisiche e possibilmente delle immagini di videosorveglianza del luogo dove è avvenuto l’incontro. Denunciate l’accaduto alle autorità: anche se non siete caduti nella trappola, ogni segnalazione può aiutare a rintracciare i truffatori.

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