MISSIONE VALORE: presentazione indagine statistica su 1.500 officine

MISSIONE VALORE: presentazione indagine statistica su 1.500 officine

Scopriamo lo stato di salute delle officine indipendenti italiane con i risultati di una delle indagini più dettagliate mai condotte nel settore IAM

 

Scopriamo lo stato di salute delle officine indipendenti italiane con i risultati di una delle indagini più dettagliate mai condotte nel settore IAM

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4 Luglio 2025 - 13:11

Il terzo e ultimo appuntamento della seconda giornata dell’AFTERMARKET & SERMI FORUM, il ciclo di conferenze organizzato da SICURAUTO.it durante Autopromotec 2025 a Bologna per favorire l’incontro e lo scambio di idee tra gli addetti ai lavori del mondo dell’autoriparazione e dell’Aftermarket, ha esaminato lo stato di salute delle officine indipendenti italiane illustrando, dati alla mano, i risultati di una delle indagini più dettagliate condotte nel settore IAM, che ha coinvolto più di mille autoriparatori italiani. La conferenza, intitolata “MISSIONE VALORE: presentazione indagine statistica su 1.500 officine“, ha permesso – grazie al lavoro del Consorzio Assoricambi – di conoscere le caratteristiche che non devono mai mancare per trasformarsi da autoriparatore a imprenditore.

DOVE SI TROVA IL VERO ‘VALORE’ DELL’AUTORIPARAZIONE?

Prima di introdurre i due relatori Massimiliano Ferlini del Consorzio Asso Ricambi e Vittorio Bacchetti di Mondo Meccatronico, il direttore di SICURAUTO.it e moderatore del forum Claudio Cangialosi ha ricordato il claim scelto per il progetto, “Imprenditore faber fortunae suae“, sulla scia del motto di Autopromotec “Homo faber fortunae suae”, a sottolineare la centralità dell’imprenditore e la sua importante voglia di (in)formarsi per far crescere l’azienda e farla navigare nell’era del cambiamento e dell’innovazione. Passando al tema dell’incontro, Ferlini ha presentato con dovizia di particolari i risultati dell’indagine sul settore IAM in Italia, rivelatasi un’analisi preziosa per capire dove si trova il vero ‘valore’ dell’autoriparazione, mentre Bacchetti ha commentato i risultati dal punto di vista pratico, fornendo consigli operativi su come evolversi da semplici riparatori a veri imprenditori dell’autoriparazione.

Aftermarket & Sermi Forum - 22 Maggio - 16

FERLINI: AIUTIAMO GLI AUTORIPARATORI A DIVENTARE IMPRENDITORI

Il primo relatore Massimiliano Ferlini, responsabile della rete nazionale Asso Service del Consorzio Asso Ricambi, ha presentato i risultati di Missione Valore, un’indagine qualitativa e quantitativa che ha coinvolto più di 1.550 autoriparatori affiliati alla rete Asso Service e che ha rappresentato un vero e proprio ‘viaggio’ attraverso il tessuto delle officine italiane indipendenti.

La ricerca, sviluppata attraverso un questionario di 80 domande, ha richiesto due mesi di lavoro da gennaio a marzo 2025 e ha toccato quattro aree strategiche: personale, struttura dell’officina, attrezzature e servizi al cliente. I risultati hanno offerto una fotografia dettagliata del comparto: scopriamo, infatti, che nelle 1.550 officine analizzate lavorano complessivamente 4.647 addetti, con il 68% delle strutture composto da 1 a 3 persone e il 26% da 4 a 7 persone. Tuttavia il dato che fa più riflettere è quello che il 19% delle officine è formato da un unico operatore.

Anche l’età media della forza lavoro desta attenzione: solo il 32% degli addetti ha meno di 35 anni e il 70% delle officine non ha avviato alcun percorso di passaggio generazionale. Questo aspetto rappresenta una seria minaccia per la continuità aziendale nel medio-lungo termine. Nonostante ciò, l’85% degli intervistati si immagina ancora operativo tra cinque anni, segnale di una certa stabilità del settore.

Missione Valore non si limita alla fotografia del presente, ma ambisce a guidare le officine verso un futuro più strutturato, aiutando gli autoriparatori a dare, appunto, più ‘valore’ alla loro attività. Nella fattispecie, il Consorzio Assoricambi ha avviato percorsi di formazione manageriale per aiutare gli autoriparatori a gestire meglio la propria officina, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche economico e organizzativo. Insomma, per diventare veri e propri imprenditori. Ferlini ha sottolineato infatti come oggi non basti più la sola competenza tecnica: occorre un approccio imprenditoriale, consapevole e orientato a valorizzare il proprio lavoro.

La metafora della bussola, usata spesso da Ferlini durante il suo intervento, sintetizza lo spirito del progetto: correggere la rotta per evitare di perdere direzione e valore. I dati completi dell’indagine saranno pubblicati in esclusiva nel nuovo report annuale di SICURAUTO.it che sarà presentato al pubblico il 9 ottobre 2025 a Milano in un evento dedicato, offrendo ulteriori spunti di riflessione sull’argomento.

Massimiliano Ferlini

BACCHETTI: DA AUTORIPARATORE A IMPRENDITORE? È UNA SFIDA CULTURALE

Nel secondo intervento della conferenza dedicata allo stato di salute delle officine indipendenti italiane, Vittorio Bacchetti, fondatore di Mondo Meccatronico, ha affrontato il tema cruciale della trasformazione del titolare d’officina da autoriparatore a imprenditore. Secondo Bacchetti, la sfida principale non è solo tecnica o gestionale, ma culturale e psicologica: molti titolari operano senza una vera consapevolezza del proprio ruolo imprenditoriale.

Bacchetti ha individuato quattro livelli di consapevolezza che caratterizzano chi guida un’officina. Il primo è l’inconsapevolezza totale, che si verifica quando l’imprenditore non si rende conto di non sapere e si limita a gestire l’officina in modo routinario, agendo sempre in emergenza, stressato e senza tempo per pianificare. Il secondo livello è la consapevolezza parziale, in cui si avverte che qualcosa non funziona (comunicazione interna, organizzazione, risultati), ma manca la chiarezza su come intervenire. Il terzo livello è la consapevolezza attiva: il titolare comprende i problemi, li individua e comincia a cercare soluzioni concrete, spesso con l’aiuto di consulenti esterni. Infine, si raggiunge la maestria imprenditoriale, dove il titolare smette di lavorare ‘nel’ lavoro per iniziare a lavorare ‘sul’ lavoro, guidando strategicamente l’impresa e rendendosi non più indispensabile nell’operatività quotidiana.

Sicurauto 22 maggio 16

Il passaggio a questa mentalità più evoluta, tuttavia, è ostacolato da una forte resistenza psicologica. Bacchetti lo ha definito un ‘muro’ creato dalla paura del cambiamento e dall’inerzia mentale di chi ha sempre fatto le cose allo stesso modo. Anche quando si rinnovano logo, immagine e strumenti, se non cambia il modo di pensare, tutto resta come prima. Secondo Bacchetti, il vero salto avviene solo quando il titolare capisce che cambiare è necessario non solo per migliorare la propria impresa, ma anche per ritrovare equilibrio personale e benessere familiare, concludendo provocatoriamente che spesso il problema principale di un’officina è proprio il titolare stesso.

AUTORIPARATORI DEL FUTURO: SUPERARE LE VECCHIE MENTALITÀ

L’incontro si è concluso con un’ultima riflessione di Massimiliano Ferlini sul già citato blocco psicologico che ostacola molti autoriparatori nella transizione da semplici tecnici a veri e propri imprenditori. Rispondendo a una domanda del moderatore, Ferlini ha chiarito che non si tratta semplicemente di mandare le persone da uno psicologo, ma di lavorare su un cambio di mentalità profondo, quasi ‘antropologico’.

Diventare imprenditori, secondo Ferlini, implica un cambiamento radicale nella percezione del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. Non è solo una questione di formazione tecnica o gestionale, ma di consapevolezza e visione. Occorre convincersi che continuare a fare ‘le solite cose’, come si è sempre fatto, può rappresentare un freno alla crescita e all’evoluzione dell’attività. Allo stesso tempo il passaggio a un livello imprenditoriale richiede apertura al cambiamento, capacità di delega, visione strategica e, soprattutto, volontà di costruire un futuro sostenibile.

Ferlini ha raccontato un esempio significativo: un carrozziere che ha chiuso l’officina per un giorno così da poter partecipare ad Autopromotec 2025 insieme a due giovani stagisti, per fargli conoscere altri aspetti del loro lavoro. Questo gesto rappresenta un bel segnale di cambiamento culturale e generazionale. Anche mostrare che quello dell’autoriparatore è un mestiere dignitoso e redditizio, con ottime prospettive a lungo termine, è parte della trasformazione necessaria.

All’interno di Asso Ricambi, ha sottolineato Ferlini, esiste una visione chiara e una rotta ben definita. Il network è pronto ad accompagnare gli autoriparatori che vogliono affrontare questa evoluzione, ma con un messaggio preciso: “la barca va avanti se tutti remano”. L’invito, quindi, è a salire a bordo, ma solo con un impegno attivo.

Se vuoi approfondire, guarda l’intera conferenza “MISSIONE VALORE: presentazione indagine statistica su 1.500 officine“, andata in scena il 22 maggio 2025 durante la seconda giornata dell’evento AFTERMARKET & SERMI FORUM.

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