
Con l’evento “I AM WOMAN – in the Aftermarket”, tenutosi presso l’Auditorium della sede LKQ RHIAG di Pero (MI), il gruppo LKQ ha segnato una tappa significativa nel proprio impegno per la parità di genere e l’inclusione, ponendosi come punto di riferimento nel settore IAM (Independent Aftermarket) per cultura aziendale, visione strategica e responsabilità sociale. […]
Con l’evento “I AM WOMAN – in the Aftermarket”, tenutosi presso l’Auditorium della sede LKQ RHIAG di Pero (MI), il gruppo LKQ ha segnato una tappa significativa nel proprio impegno per la parità di genere e l’inclusione, ponendosi come punto di riferimento nel settore IAM (Independent Aftermarket) per cultura aziendale, visione strategica e responsabilità sociale. Un’occasione per rimarcare la Certificazione per la Parità di Genere, scandita da autorevoli interventi e la presentazione di un inedito progetto “Osservatorio verticale IAM Parità di Genere e Inclusione”.
LKQ OTTIENE LA CERTIFICAZIONE PER LA PARITA’ DI GENERE
In occasione del conseguimento della Certificazione per la Parità di Genere UNI/Pdr 125:2022, l’evento LKQ RHIAG non si è limitato a celebrare un traguardo formale, ma ha dato vita a un articolato confronto sulle sfide e le opportunità legate all’equità di genere nel mondo dell’automotive, un comparto ancora troppo spesso percepito come esclusivamente maschile.
Dopo i saluti iniziali di Federica Bertoldi, Communications Director LKQ RHIAG, a dare il benvenuto è stato il CEO di LKQ Italia, Antoine Maccioni, il quale – seppur virtualmente – ha ribadito l’importanza strategica dell’inclusione e della valorizzazione delle differenze, dichiarando: “Abbracciare la diversità non è solo la cosa giusta da fare, è un vantaggio competitivo“. È un’affermazione che assume particolare rilievo in un contesto industriale in cui il rinnovamento passa sempre più dalla capacità di innovare anche attraverso la pluralità di prospettive e competenze.
UN SETTORE DA REINVENTARE PER ABBATTERE LE BARRIERE
Nel corso della mattinata, numerosi interventi hanno offerto una visione trasversale dello stato dell’arte dell’equità nel settore. Il Managing Director di Sumo Publishing, Luca Zucconi, in qualità di delegato del Pink Motor Day, l’evento dedicato alle donne nell’automotive, ha presentato un’analisi delle barriere percepite dalle donne che si avvicinano al mondo dell’automotive, sottolineando la necessità di ripensare profondamente l’attrattività e la narrazione di questo ambito.
Il CFO di LKQ, Massimiliano Laudi, ha ribadito che la certificazione ha rappresentato non un punto di arrivo, ma un’accelerazione di politiche già radicate nella cultura aziendale, dove merito e competenza costituiscono i soli veri criteri di avanzamento. In linea con questa visione, la HR Director Monica Forni ha illustrato con rigore metodologico il percorso di audit e miglioramento continuo che ha portato LKQ all’ottenimento della certificazione.
COSTRUIRE RETI PER CAMBIARE CULTURA DELL’EQUITA’
Di particolare rilievo è stato l’intervento di Marzia Castellani, Commercial Director e Presidente LKQ Women’s Network, esempio virtuoso di empowerment femminile su scala europea. Il network nasce per sostenere concretamente la crescita delle donne in ogni funzione aziendale, ma anche per trasformare la cultura organizzativa, rendendola più equa e ricettiva verso la diversità.
La successiva tavola rotonda ha dato voce a protagoniste del settore, tra cui imprenditrici, manager e una pilota di rally, a testimonianza del fatto che, con passione e competenza, è possibile abbattere i muri degli stereotipi e ridefinire i confini di un’intera industry con Sabrina Vianini, Co-titolare dell’officina e carrozzeria MPV, Roberta Caselli, imprenditrice nel mondo dei ricambi e titolare ICMA Group, Elizabeth Garcia Lopez, Head of FP&A Commercial Finance and Business Integration di LKQ RHIAG e, in collegamento, la pilota di rally e navigatrice Chiara Lombardi.
UNO SGUARDO ANALITICO PER GUIDARE IL FUTURO
A chiudere il quadro, l’intervento di Ulrike Sauerwald del Centro Studi Valore D ha offerto una fotografia puntuale della condizione lavorativa femminile in Italia, tra gender gap retributivo, scarsità di donne in posizioni dirigenziali e bassa rappresentanza nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering & Math). Un contesto che necessita di interventi sistemici e strumenti concreti di monitoraggio. Secondo i dati riportati:
- in Italia solo una donna su due in età lavorativa è occupata, anche se si laurea prima e meglio;
- il 16% delle donne che lavoravano, dopo la nascita di un figlio, esce dal mondo del lavoro;
- solo due donne su dieci occupano posizioni dirigenziali in azienda;
- solo il 19,2% si laurea in una disciplina STEM (mentre per gli uomini il numero sale al 40,7%).
È in quest’ottica che si inserisce la nascita dell’Osservatorio IAM Parità di Genere e Inclusione, progetto congiunto tra LKQ RHIAG e Valore D, che attraverso l’Inclusion Impact Index intende offrire una misurazione verticale del livello di diversità e inclusività all’interno del settore aftermarket. Un’iniziativa che si pone come catalizzatore per un cambiamento collettivo, coinvolgendo le imprese nella creazione di un ecosistema più aperto e sostenibile.
“Come azienda, abbiamo l’ambizione di portare una cultura della parità e dell’inclusività nell’aftermarket italiano per rendere più attrattivo il settore” ha commentato Federica Bertoldi. “Abbiamo parlato di sfida, ma si tratta in realtà di una proposta di networking perché sui temi fondamentali per la ‘salute’ del nostro settore bisogna fare squadra”.
DONNE E MOTORI, GIOIE E BASTA
In chiusura, la testimonianza di Elisabetta Cozzi ha emozionato e ispirato il pubblico, grazie al racconto del progetto fotografico “Donne e Motori, gioie e basta”. Un’esposizione che, con delicatezza e potenza simbolica, mira a infrangere lo stereotipo del binomio “donne e motori” come dominio maschile, promuovendo un linguaggio visivo nuovo, etico, rispettoso. A tal proposito, un’indagine condotta in Austria dall’ÖAMTC, ha dimostrato che le donne sono più prudenti degli uomini in auto.