Italia: già 16 milioni di auto connesse, native o con scatola nera

Italia: già 16 milioni di auto connesse, native o con scatola nera

Il mercato delle auto connesse in Italia: crescita e sfide da affrontare nel report dell’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano

16 Novembre 2023 - 12:55

Il mercato delle auto connesse e della mobilità intelligente continua a crescere in Italia, nonostante le sfide economiche e politiche e l’attesa di una norma più specifica del Data Act, che regolamenti gli In-Vehicle Data. Nel 2022 in Italia il solo mercato delle auto connesse ha raggiunto un valore di 1,4 miliardi di euro, con una crescita del +10% rispetto all’anno precedente. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano, a fine 2022 in Italia si contano già quasi 16 milioni di auto connesse (con un potenziale di 20 milioni), in pratica 1 auto su 2 del parco circolante. Ma cosa ne pensano gli italiani e quante sono le strade intelligenti che permettono alle auto connesse di comunicare? Ecco tutti i dati in dettaglio del report “Connected Car & Mobility: mercato, dati e nuovi paradigmi all’orizzonte”.

QUANTO VALE IL MERCATO DELLA MOBILITA’ CONNESSA IN ITALIA?

La ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano stima che complessivamente la Connected Mobility ha raggiunto un valore complessivo di 2,5 miliardi di euro nel 2022 così caratterizzato:

  • soluzioni Connected Car, 1,4 miliardi di euro;
  • sistemi di assistenza alla guida (ADAS), 740 milioni di euro;
  • soluzioni di Smart Mobility 340 milioni di euro.

Spinti dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede 14 miliardi di euro per la mobilità smart e sostenibile, circa 1 Comune italiano su 2 ha attivato o aderito a progetti di Smart Mobility e 15 progetti di Smart Road sono stati avviati negli ultimi 2 anni. “In un contesto caratterizzato da fattori critici come la crisi dei chip, le difficoltà di approvvigionamento di componenti e il rincaro delle materie prime e dell’energia, l’evoluzione tecnologica ha un ruolo chiave per consentire alle aziende di continuare ad essere competitive e abilitare nuove opportunità di crescita in futuro. Tra le tecnologie disponibili, la connettività è certamente una delle più promettenti, spiega Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Connected Car & Mobility.

AUTO CONNESSE IN ITALIA: 10 MILIONI CON SCATOLE NERE NEL 2022

Tra le principali soluzioni di connettività, l’Osservatorio ha stimato che in Italia circa la metà delle auto circolanti è in qualche modo connessa. Si tratta di 19,7 milioni di auto in grado di trasmettere dati generati dal veicolo in molteplici modi e per finalità che variano in base alla tecnologia installata e dei contratti sottoscritti dal proprietario del veicolo:

  • auto connesse nativamente tramite SIM, 4,3 milioni (+20% rispetto al 2021),
  • auto aziendali connesse tramite fleet management, 1,2 milioni (+16%);
  • scatole nere GPS/GPRS ai fini assicurativi per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida, 10 milioni (+4%);
  • I restanti 4,2 milioni di veicoli sono connettibili tramite Bluetooth e/o Wifi.

L’enorme mole di dati generati dai veicoli circolanti è raccolta dalle Case auto e, in alcuni casi, condivisa con terze parti (Assicurazioni, Club di mobilità, network di officine di riparazione, provider di servizi di ricarica, mobilità condivisa, etc.) per integrare l’offerta di servizi. A fine 2022 il fatturato derivante dalla vendita di servizi connessi – secondo il report – ha raggiunto il valore di 480 milioni di euro. Mentre la crescita del mercato del software per le auto connesse è prevista tra il +14% e il +18% su base annua tra il 2023 e il 2030 (fonte Regional Research Reports).

Tuttavia, a fronte delle potenzialità di riduzione della congestione urbana e del miglioramento dei servizi all’utente, la mobilità connessa rappresenta ancora una sfida su più fronti:

AUTO CONNESSE: COSA PENSANO GLI ITALIANI DEI DATI GENERATI DAI VEICOLI?

L’Osservatorio riporta i risultati di un sondaggio CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) realizzato in collaborazione con Doxa condotto su 1000 italiani intervistati. Il resoconto è che gli italiani sono mediamente favorevoli a condividere i dati generati dall’auto:

  • SI (54%)
  • NO (28%)
  • NON LO SO (18%)

Ecco con chi preferirebbero condividerli:

  • Assicurazioni (48%)
  • Enti pubblici (31%)
  • Case automobilistiche (24%)
  • Operatori stradali (22%)

AUTO CONNESSE E SMART MOBILITY: OLTRE 1 PROGETTO SU 2 NON DIVENTA OPERATIVO

L’utilità dei dati generati dalle auto connesse potrà trovare un più ampio impiego attraverso la tecnologia V2X, ossia la capacità di comunicare anche alle infrastrutture connesse. In questo panorama in continuo fermento Smart Road e Smart Mobility si intrecciano a doppio nodo. Peccato però che dei progetti avviati in Italia, solo pochi Comuni passano dalla fase sperimentale a quella operativa. I dati sono migliori – secondo il report dell’Osservatorio del PoliMI – se si parla invece di grandi infrastrutture. Rispetto ai 190 progetti avviati a partire dal 2015 a livello internazionale, 63 sono stati lanciati solo nel 2022 (+43% rispetto al 2021).

In Italia ci sono 15 progetti avviati tra il 2021 e il 2022, come ad esempio:

  • A35 BreBeMi;
  • A4 Torino-Milano fino alla A1 Firenze-Bologna;
  • A2 Salerno-Reggio Calabria.

Secondo i dati dell’Osservatorio raccolti a luglio 2022, il 47% dei Comuni italiani ha avviato progetti di Smart Mobility (erano il 27% nel 2020). Il trend di crescita dei progetti di Smart Mobility finanziati dal PNNR però non è accompagnato da un incremento di iniziative che superano la sperimentazione. Oltre 1 progetto su 2 – spiega il report dell’Osservatorio – resta nella fase embrionale.

Lo studio conclude dicendo che “per portare realmente valore ai singoli cittadini e alla comunità nel suo complesso, diventa necessario estendere le progettualità a tutto il perimetro cittadino e mantenerle attive nel tempo, non solo per un periodo di prova”.

Questo articolo fa parte del terzo aftermarket report di SicurAUTO.it

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