Euro 7, CLEPA: “un errore indebolire i limiti” La Commissione europea lavora già alle norme Euro 7 di omologazione autoveicoli: ecco un’anticipazione dei nuovi standard sulle emissioni autoveicoli

Euro 7, CLEPA: “un errore indebolire i limiti”

CLEPA - l’associazione dei fornitori OE - sollecita uno standard Euro 7 più ambizioso e respinge un ritorno all’Euro 6

22 Settembre 2023 - 13:00

Lo standard Euro 7 è al centro di trattative che puntano a un ammorbidimento dei limiti, uno slittamento della partenza o uno status quo. Limiti uguali per tutte le tipologie di veicoli, nuovi limiti di emissioni anche da freni e pneumatici e test di funzionamento a lungo termine, rischiano di mettere in crisi l’industria. Secondo i Costruttori (ACEA), il nuovo standard avrà effetti marginali sulla riduzione di NOx e farà aumentare il prezzo delle auto nuove. CLEPA, l’associazione europea dei fornitori automotive, sostiene che il ritorno standard Euro 6 sarebbe un errore, ma esprime anche la necessità di rivedere i termini della direttiva in discussione.

CLEPA: ERRORE TORNARE ALL’EURO 6

Per dare un contributo concreto alla mobilità sostenibile, CLEPA auspica l’adozione di uno standard Euro 7 più concreto (in questo approfondimento parliamo dei limiti Euro 7 in discussione). Il testo di compromesso attualmente al vaglio in Consiglio europeo, secondo quanto osservato da CLEPA, suggerisce un ritorno allo standard Euro 6. “Ciò sarebbe controproducente per raggiungere gli obiettivi di qualità dell’aria nell’UE”, afferma CLEPA. Alla luce delle recenti discussioni, l’associazione ha esposto alcune preoccupazioni e valutazioni sullo standard Euro 7.

LIMITI EURO 7 E CONDIZIONI DI PROVA

CLEPA afferma che: “I valori limite e le condizioni di prova proposti dalla Commissione ridurrebbero significativamente le emissioni di inquinanti sia per LDV (Light Duty Vehicle, cioè i veicoli leggeri) che per HDV (Heavy Duty Vehicle, i veicoli pesanti)”. Miglioramenti tecnici – afferma CLEPA – garantirebbero la fattibilità per l’industria automobilistica. “Un ritorno ai valori limite Euro 6, protocolli di prova e condizioni di guida, come attualmente discusso nel Consiglio dell’UE, non consentirebbe di raggiungere gli attuali standard di qualità dell’aria poiché più veicoli continuerebbero ad essere omologati e venduti nei prossimi anni secondo standard simili a quelli dell’Euro 6”.

TEMPISTICHE DI IMPLEMENTAZIONE

Le date proposte dal Consiglio non considerano adeguatamente i tempi necessari per l’adozione della legislazione attuativa, momento cruciale in cui vengono definite le norme regolamentari. CLEPA suggerisce che gli standard Euro 7 diventino obbligatori in questo modo:

  • per tutte le nuove auto e veicoli commerciali leggeri 24 mesi dopo l’adozione della legislazione attuativa, o dal 1° luglio 2026, a seconda di quale data arrivi dopo;
  • per i veicoli pesanti, il periodo dovrebbe essere esteso a 30 mesi o al 1° luglio 2027, contrariamente ai 60 mesi proposti dal Consiglio.

REQUISITI PER IL MONITORAGGIO A BORDO (OBM)

“Vediamo con favore l’introduzione del monitoraggio a bordo (OBM) e apprezziamo alcune delle chiarificazioni apportate dal recente compromesso del Consiglio. Tuttavia, l’associazione ritiene prematuro richiedere la registrazione delle emissioni di particolato (PM). Inoltre, c’è bisogno di tempo per stabilire le specifiche tecniche degli OBM”. CLEPA propone quindi di modificare l’Articolo 6 (6) (a) come segue:

(a) Monitoraggio e registrazione delle emissioni di scarico di NOx e NH3, rilevando superamenti significativi di NOx, NH3 e PM.

REQUISITI SULLE EMISSIONI EVAPORATIVE (EVAP)

L’associazione ritiene fondamentale monitorare e valutare adeguatamente le emissioni evaporative del carburante (EVAP), dato che i veicoli conformi all’Euro 7 circoleranno sulle strade europee per molti anni. In Italia ad esempio, l’età media del parco circolante ha superato i 12 anni, con punte di anzianità più alte. “Limitare le emissioni evaporative incide direttamente sulla formazione dell’ozono e rappresenta un intervento di costo contenuto. Armonizzando l’EVAP con gli standard USA, garantiamo protezione ambientale, economie di scala e una maggiore domanda per i prodotti europei. Pertanto, CLEPA raccomanda di mantenere i requisiti proposti dalla Commissione riguardo le emissioni durante il rifornimento, ma con limiti più stringenti: 0,3 g (per M1 & N1<2650 kg) e 0,5 g (per N1 ≥ 2650 kg)”.

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