
Volkswagen e Renault: fallisce il progetto di una piattaforma comune per realizzare un'auto elettrica low cost, con prezzo sotto i 20 mila euro
Mesi fa era uscita la notizia bomba di una partnership tra Volkswagen e Renault per produrre un’auto elettrica low cost da vendere a un prezzo sotto i 20 mila euro, così da rivaleggiare ad armi pari con le case cinesi. Non una novità in senso assoluto perché in passato ci sono già state delle joint venture tra grandi marchi europei, ma comunque importante. Tuttavia lo scorso week-end è giunta la doccia gelata: il matrimonio, se così possiamo chiamarlo, tra VW e Renault per lo sviluppo congiunto di un’auto elettrica economica non ci sarà e ognuno proseguirà per la sua strada. Da questo punto di vista è più avanti la Régie, che pare pronta a lanciare sul mercato la nuova Twingo elettrica già nel 2026 a un prezzo inferiore a 20 mila euro.
VOLKSWAGEN E RENAULT: NIENTE ACCORDO PER UN’AUTO ELETTRICA LOW COST
La notizia del fallimento della trattativa tra Volkswagen e Renault è stata anticipata da Reuters, citando ben quattro fonti anonime ma evidentemente ben introdotte negli ambienti che contano del comparto automotive. Secondo gli informatori la realizzazione di una piattaforma comune per un’auto elettrica accessibile, di fatto una citycar, avrebbe portato molti vantaggi a entrambi i marchi, ma nonostante gli auspici del CEO di Renault (e presidente ACEA) Luca De Meo di una maggiore cooperazione tra le case automobilistiche europee contro i loro concorrenti cinesi, non si sono verificati gli incastri giusti.
VW E RENAULT PROSEGUIRANNO IN AUTONOMIA PER SVILUPPARE UNA BEV ECONOMICA
Tra i motivi del naufragio della partnership si citano il mancato accordo sul luogo di produzione della nuova BEV a basso costo (pare che entrambe volessero usare i propri stabilimenti) e il parere negativo del comitato aziendale di Volkswagen. La realizzazione di una citycar elettrica che possa costare meno di 20 mila euro, quindi perfino più economica della futura ID.2, resta comunque un obiettivo primario della casa tedesca, con orizzonte 2027. Anche Renault continuerà a sviluppare in autonomia la nuova versione della Twingo elettrica, il cui design (ancora provvisorio) si è già visto l’autunno scorso al Capital Markets Day di Ampere, la nuova divisione del gruppo francese dedicata alle auto elettriche. Come detto, questo piccolo vantaggio potrebbe permettergli di uscire con un’elettrica low cost fin dal 2026, quindi prima del rivale tedesco.
CASE EUROPEE: FRONTE COMUNE CONTRO IL PERICOLO CINESE?
Resta il fatto che con la joint-venture per la progettazione di una piattaforma unica, VW e Renault avrebbero potuto accelerare il processo di sviluppo di una city car elettrica a basso costo, così da poter reggere la concorrenza dei cinesi nella fascia d’ingresso dell’offerta a emissioni zero. Ma tra colossi di questa portata non è semplice trovare un punto d’intesa. Comunque le medesime fonti dicono che Renault non avrebbe abbandonato del tutto l’idea di trovare un partner con cui condividere gli oneri di una piattaforma per BEV low cost, indirizzando lo sguardo verso Nissan e Mitsubishi. Il tema resta caldo perché le case automobilistiche europee hanno l’assoluta necessità di abbassare i prezzi di listino delle auto elettriche (abbattendo i costi di produzione) per competere con i marchi cinesi che si stanno facendo rapidamente strada nel mercato del vecchio continente. E per fermarli non è detto che basteranno i nuovi dazi doganali.