
Dazi auto USA – UE, appello di Mercedes: “Abbassiamoli a zero”
Ola Källenius di Mercedes-Benz vuole l'azzeramento dei dazi auto per favorire una competizione più equa tra Unione Europea e Stati Uniti
Ola Källenius di Mercedes-Benz vuole l'azzeramento dei dazi auto per favorire una competizione più equa tra Unione Europea e Stati Uniti
Ola Källenius, in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, ha affrontato il tema dei dazi reciproci sull’importazione di automobili tra Unione Europea e Stati Uniti, chiedendone l’azzeramento. Parlando sia in veste di presidente di ACEA, l’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili, che come CEO di Mercedes-Benz, il manager svedese ha sottolineato come questi dazi rischino di soffocare il mercato automobilistico, peraltro già in difficoltà. “Se entrambe la parti eliminassero completamente le tariffe doganali“, ha detto, “favorirebbero una competizione più equa e stimolerebbero gli investimenti“.
MERCEDES CONTRO I DAZI UE – USA: “AZZERIAMOLI PER UN MERCATO PIÙ EQUO”
L’amministratore delegato di Mercedes-Benz si riferisce alla tariffa doganale del 10% sulle autovetture importate nell’UE dagli Stati Uniti, vigente da anni, e alla risposta di Donald Trump che dal prossimo 2 aprile applicherà alle importazioni di auto straniere negli USA un micidiale dazio del 25%, dieci volte superiore all’aliquota attuale del 2,5% (25% per i veicoli commerciali e i pick-up). Una ‘guerra’, secondo Källenius, che non solo distorce la concorrenza, ma rappresenta un ostacolo alla crescita economica e agli investimenti su entrambe le sponde dell’Atlantico. “Non ha senso mantenere queste barriere artificiali”, ha dichiarato, sottolineando come i dazi siano un retaggio di politiche protezionistiche che mal si adattano al contesto odierno.
GERMANIA GRANDE ESPORTATRICE DI AUTO NEGLI USA
Si tratta del resto di una visione condivisa da molti del settore: l’azzeramento dei dazi potrebbe non solo livellare il campo di gioco, ma anche incentivare una collaborazione più stretta tra i due mercati, favorendo innovazione e competitività. Sono gli stessi numeri a dire quanto importante sia l’interscambio automobilistico, soprattutto tra la Germania, patria della Mercedes, e gli Stati Uniti, e quali conseguenze porterebbe una guerra commerciale tra i due Paesi. Nel 2024, infatti, la Germania ha esportato all’estero 3,4 milioni di vetture, in aumento del +2,5% sull’anno prima, e il primo Paese di sbocco sono stati proprio gli USA con un peso del 13,1%, per una valore complessivo di 135 miliardi.
GLI OBIETTIVI DI MERCEDES-BENZ
Källenius comunque non teme che l’eventuale conferma dei dazi del 25% di Trump possa compromettere il futuro dell’azienda, anche se sarebbe meglio che non ci fossero. Mercedes produce infatti su larga scala negli Stati Uniti nei suoi stabilimenti d’oltreoceano, non solo vetture ma anche batterie e altri componenti. Circostanza che dovrebbe limitare gli effetti dei dazi sulla competitività del gruppo tedesco. Mentre nel prossimo futuro l’obiettivo sarà quello di tagliare i costi, dove necessario, per crescere ulteriormente. Magari proprio negli Stati Uniti.