Auto cinesi: UE avvia registrazione doganale dell’import, cosa cambia

Auto cinesi: UE avvia registrazione doganale dell’import, cosa cambia

Continua lo scontro sulle auto cinesi: UE avvia la registrazione doganale dell'import che potrebbe portare all'applicazione retroattiva degli eventuali dazi

6 Marzo 2024 - 17:15

Lo scontro tra Commissione UE e Cina in campo automobilistico si arricchisce di un ulteriore capitolo dopo che Bruxelles ha deciso di mettere in atto un sistema di ‘registrazione doganale‘ delle importazioni di auto cinesi in Europa. Il provvedimento, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea, non è un semplice atto formale: è infatti strettamente connesso all’ormai nota indagine anti-dumping sulle auto prodotte in Cina e, qualora si accertassero le illecite sovvenzioni statali ai produttori asiatici, porterebbe all’introduzione di dazi doganali in modalità retroattiva dalla data di pubblicazione del dispositivo. Ovvero da subito.

L’INDAGINE ANTI-DUMPING UE SULLE AUTO CINESI

L’accusa di ‘concorrenza sleale‘ nei confronti della Cina è stata lanciata lo scorso settembre, dopo i rumors dei mesi precedenti, quando la presidente della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, durante l’annuale discorso sullo stato dell’Unione Europea ha annunciato l’avvio di un’indagine anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici provenienti dal Pese asiatico. al fine di verificare la concessione di sussidi ai produttori locali di elettriche in spregio delle regole sulla concorrenza. “I mercati globali sono invasi da auto elettriche cinesi particolarmente economiche perché il loro prezzo è tenuto artificialmente basso da enormi sussidi statali, provocando forti distorsioni al mercato“, aveva tuonato Von der Leyden, spiegando che l’Europa è aperta alla concorrenza ma non a una corsa al ribasso.

INDAGINE UE SU IMPORT AUTO ELETTRICHE CINESI: CI SAREBBERO PROVE DI CONCORRENZA SLEALE

L’indagine, partita ufficialmente il mese successivo, sembra che abbia dato i suoi frutti. Sarebbero infatti stati raccolti sufficienti elementi di prova per dimostrare che i produttori di auto cinesi possono contare su importanti sussidi sotto forma di fondi diretti, esenzioni fiscali o forniture di beni e servizi sotto costo da parte dello Stato. Tutti elementi in gradi di distorcere la libera concorrenza e quindi il mercato. È stato inoltre rilevato un aumento sostanziale delle importazioni tra ottobre 2023, quando è stata avviata l’indagine anti-dumping, e gennaio 2024. quasi come se i produttori cinesi abbiano voluto accelerare l’import in Europa prima dell’eventuale applicazione dei nuovi dazi. Nel periodo in esame sono state importate nell’Unione Europea 177.839 auto elettriche cinesi, +11% in più rispetto alla media mensile tra ottobre 2022 e settembre 2023 e +14% rispetto ai quattro mesi tra ottobre 2022 e gennaio 2023.

Auto cinesi

CON LA REGISTRAZIONE DOGANALE DAZI FIN DA SUBITO?

Le conclusioni dell’indagine arriveranno probabilmente a novembre 2024, tuttavia la Commissione europea potrebbe decidere di imporre dei dazi provvisori all’import di auto cinesi già da luglio (la normativa lascia infatti la possibilità di imporre sanzioni provvisorie già dopo 9 mesi di indagine, in attesa che diventino effettive al termine dell’istruttoria). Ed è proprio in quest’ultimo caso che scatterebbe l’applicazione retroattiva dall’avvio delle registrazioni doganali, il cui sistema è già stato approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE ed è pertanto già attivo. Per quanto riguarda l’ammontare degli eventuali dazi, le prime indiscrezioni parlano di innalzarlo dall’attuale 10% al 27,5%, portando così l’Europa sulle stesse posizioni degli USA.

Da Pechino, e in particolare dai vertici della Camera di Commercio cinese, hanno già commentato negativamente le probabili mosse della Commissione europea, sottolineando in una nota che l’aumento delle importazioni in Europa di auto prodotte in Cina è solo una diretta conseguenza della crescente domanda.

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