Dati tecnici: obbligo retroattivo, ora ADPA e GVA si battono per costi equi I Costruttori di veicoli aumentano i costi delle informazioni tecniche: L’ADPA ricorre in Tribunale e il caso arriva alla Corte di giustizia UE

Dati tecnici: obbligo retroattivo, ora ADPA e GVA si battono per costi equi

I Costruttori di veicoli aumentano i costi delle informazioni tecniche: l'ADPA decisa a fare chiarezza su quanto "ragionevoli" siano le tariffe imposte all'IAM

9 Marzo 2023 - 10:00

L’accesso alle Informazioni tecniche di riparazione è uno degli argomenti più caldi che le associazioni di rappresentanza dell’Independent Aftermarket proteggono ai tavoli tecnici della Commissione europea. Senza RMI non c’è concorrenza tra reti di officine autorizzate e indipendenti, ma anche quando l’accesso avviene come previsto per legge, il costo delle informazioni tecniche applicato dai Costruttori OE rischia di diventare una nuova barriera. L’ADPA ha portato il caso Peugeot-Citroen fino alla Corte di giustizia europea e ha trovato parere favorevole.

Aggiornamento del 9 marzo 2023: sulla mozione ADPA e GVA al Tribunale di Colonia per i costi di accesso alle info tecniche

La Corte di Giustizia europea a cui si sono appellate le associazioni ADPA e GVA, ha confermato la validità degli obblighi per i Costruttori. L’accesso alle informazioni tecniche deve essere garantito e vale anche per i veicoli omologati prima dell’entrata in vigore dei regolamenti. Resta tuttavia un vuoto che le due associazioni di categoria stanno cercando di colmare con una mozione al Tribunale di Colonia, riguardo alla definizione dei costi ragionevoli e proporzionati che gli operatori dell’IAM dovrebbero sostenere per l’accesso alle info tecniche. Come spiega l’ADPA, negli ultimi anni i produttori di veicoli hanno imposto aumenti fino a più del 1.000% sulle tariffe per accedere alle informazioni di riparazione e manutenzione. I dettagli dell’aggiornamento sono al paragrafo in fondo.

ADPA: TARIFFE IN AUMENTO OSTACOLANO L’ACCESSO  ALLE RMI  PER L’IAM

L’Associazione europea degli editori di dati automobilistici indipendenti (ADPA) ha portato l’attenzione dei legislatori sul potenziale rischio legato all’aumento dei costi delle Informazioni tecniche di riparazione. I membri ADPA reperiscono le RMI principalmente dai produttori di veicoli per creare i database per le proprie reti in franchising. “Negli ultimi anni, alcuni produttori di veicoli hanno aumentato drasticamente le tariffe che addebitano agli editori di dati indipendenti per l’accesso a questi portali. Ben al di sopra dell’inflazione, questi aumenti stanno mettendo a rischio, a breve termine, la capacità degli editori di dati indipendenti di continuare a fornire i propri servizi a un costo accessibile”, spiega l’ADPA.

ADPA PORTA IL CASO PSA IN TRIBUNALE

L’ADPA sottolinea che questo comportamento sarebbe in violazione degli articoli 61 e 63 del regolamento (UE) 2018/858 sull’omologazione dei veicoli. L’associazione fa riferimento in particolare al caso PSA: “l’ADPA ha allertato più volte i costruttori di veicoli nel 2018 e nel 2019. Tuttavia, tali pratiche sono continuate e diffuse, in particolare per conto di PSA, a tal punto che la situazione non ci ha lasciato altra scelta che avviare un contenzioso contro PSA davanti al Tribunale regionale di Colonia in Germania”. Nel 2019 l’ADPA riceve il supporto dell’associazione di categoria tedesca GVA e la Corte di Colonia si rivolge alla Corte di giustizia europea.

PIERRE THIBAUDAT (ADPA): “UN PASSO IMPORTANTE”

La Corte di giustizia europea ha riconosciuto il ruolo degli editori di dati indipendenti nella supply chain dell’aftermarket e ha appoggiato l’ADPA su vari punti interpretativi del regolamento di omologazione. “È un ottimo esempio di come l’Unione europea protegga con successo sia i consumatori che la concorrenza”, ha dichiarato Pierre Thibaudat, Direttore Generale dell’ADPA. “Si tratta di un passo importante contro le attuali tendenze alla monopolizzazione da parte dei produttori di veicoli e contro i tentativi di tenere prigionieri i consumatori una volta acquistato un veicolo”.

ADPA: PRIORITARIO FARE CHIAREZZA SUI COSTI DELLE INFO TECNICHE

L’ADPA riporta lo stato aggiornato dei fatti, dopo il ricorso al Tribunale di Colonia, che ha sollevato vizi di natura procedurale. Nel parere favorevole della Corte di giustizia europea del 27 ottobre 2022, non si fornivano ulteriori indicazioni su quantoragionevole e proporzionatadovrebbe essere una remunerazione per l’accesso alle informazioni sulla riparazione e la manutenzione. Di conseguenza, ADPA e GVA hanno presentato domanda al Tribunale di Colonia per modificare la loro iniziale istanza. Il tribunale regionale di Colonia ha respinto l’istanza il 23 febbraio 2023, per motivi di procedura, ma – spiega ADPA – ha riconosciuto che, se l’istanza fosse stata ammissibile avrebbe contribuito a risolvere la controversia. “I membri ADPA stanno ora valutando quale sia il modo migliore per ottenere finalmente una chiara risposta su ciò che costituisce ‘onorari ragionevoli e proporzionati’ – ha dichiarato Ralf Pelkmann, Presidente ADPA. Nessun tribunale ha ancora emesso un giudizio sull’aspetto materiale di questa controversia, che non abbiamo motivo di credere si risolverà da sola”.

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