Accesso a dati di bordo e OBD: l’IAM scrive alla von der Leyen

Accesso a dati di bordo e OBD: l’IAM scrive alla von der Leyen

Appello urgente dell'Independent Aftermarket europeo alla Commissione UE: garantire l'accesso equo ai dati veicolo per un mercato competitivo e innovativo

22 Gennaio 2024 - 13:00

La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ricevuto una lettera da parte di un gruppo di 10 rappresentanti dei fornitori di servizi automobilistici indipendenti IAM (Independent Aftermarket), chiedendo con urgenza una legislazione settoriale sull’accesso ai dati dei veicoli. Il gruppo rappresenta l’80% dell’economia automobilistica europea, inclusi fornitori e distributori di parti automobilistiche, officine e i loro fornitori di tecnologia, aziende di servizi di mobilità, l’industria assicurativa e i consumatori, che chiedono una regolamentazione chiara prima delle elezioni europee del 2024 e del temuto blocco alla porta OBD.

VEICOLI CONNESSI: POTENZIALE E IMPEDIMENTI

La maggior parte dei veicoli moderni è connessa e offre un enorme potenziale per una mobilità più sicura, intelligente e conveniente per i consumatori a fronte di abbonamenti dal costo variabile nel report della nostra inchiesta. Tuttavia, secondo le principali associazioni IAM, il controllo quasi monopolistico dei dati dei veicoli da parte dei produttori sta ostacolando lo sviluppo di servizi che i fornitori di servizi indipendenti potrebbero offrire, limitando l’innovazione e la concorrenza nei servizi, con impatti negativi sulla scelta dei consumatori e delle imprese. Lo stesso parere l’ha espresso il Direttore Generale della FIA Region I in una recente intervista di SicurAUTO.it.

NECESSITÀ DI LEGGI SETTORIALI SPECIFICHE SULL’ACCESSO AI DATI DEI VEICOLI

Il gruppo sottolinea che il piano a lungo atteso della Commissione europea per una legislazione settoriale sull’accesso ai dati, alle funzioni e alle risorse dei veicoli è più necessario che mai. La proposta di Data-Act invece è troppo trasversale poiché regolamenta l’accesso ai dati generati di qualsiasi prodotto connesso, dal cellulare al frigorifero domestico e non affronta né la struttura di mercato quasi monopolistica né i requisiti tecnici nell’industria automobilistica per rendere effettivo un accesso equo ai dati.

LE PRIORITA’ SECONDO I RAPPRESENTANTI DELL’IAM SUI DATI IN VEHICLE

L’azione è urgente a causa della scadenza regolamentare imminente a luglio, quando entreranno in vigore nuove leggi sulla sicurezza informatica. Secondo i rappresentanti dell’IAM ciò potrebbe portare alla chiusura progressiva dell’unico mezzo indipendente di accesso remoto ai dati del veicolo (tramite la porta diagnostica a bordo OBD). Ecco gli interventi principali nelle dichiarazioni dei CEO e rappresentanti:

Karsten Schulze, Presidente Tecnico dell’ADAC, ha dichiarato: “I membri della FIA cercano continuamente di sviluppare servizi per i consumatori nella mobilità e oltre. I nostri sforzi sono ostacolati dai dati di bassa qualità, scarsi e costosi forniti dai produttori di veicoli. L’accesso equo ai dati del veicolo è essenziale per sbloccare il pieno potenziale di servizi innovativi, vantaggiosi per i consumatori e tutti gli attori del settore. Un campo di gioco equo è necessario per favorire l’innovazione per tutti, non solo per pochi”.

Tim Albertsen, CEO di Ayvens Mobility Solutions, ha affermato che: “Garantire l’accesso completo e in tempo reale ai dati è essenziale per le aziende di flotte per offrire mobilità intelligente, sostenibile e conveniente ai loro clienti. Non c’è più tempo da perdere, poiché l’industria automobilistica sta procedendo a un ritmo molto elevato e i fornitori di servizi indipendenti rischiano di perdere la loro posizione competitiva. Pertanto, chiediamo alla Presidente von der Leyen di consegnare urgentemente la proposta legislativa sull’accesso ai dati del veicolo”.

Yann Arnaud, Direttore delle Risposte alle Esigenze dei Clienti e Innovazione presso la MACIF, ha parlato dell’impatto sulle Assicurazioni: “Attualmente non c’è un campo di gioco equo nell’accesso ai dati del veicolo, il che soffoca la concorrenza e l’innovazione. La Commissione europea deve smetterla di tergiversare e presentare urgentemente una regolamentazione dell’UE. Questo consentirà alle compagnie di assicurazioni di offrire prodotti e servizi migliori per sostenere la transizione climatica e migliorare la sicurezza stradale. Aiuterà anche a capire e gestire i rischi legati alle nuove forme di mobilità, come la guida autonoma. L’apertura dell’accesso ai dati impedirà a poche grandi aziende di controllare i dati e creerà invece un mercato competitivo che beneficia gli europei”.

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