Come si costruisce un’auto per il soccorso stradale Le auto per il soccorso stradale sono autentiche officine mobili

Come si costruisce un’auto per il soccorso stradale

Le auto per il soccorso stradale sono autentiche officine mobili, ma non sono veicoli standard: ecco come avviene la trasformazione

28 Gennaio 2021 - 11:01

Vi sarà capitato spesso di vedere in strada un’officina mobile in azione mentre soccorre un’auto in panne. Ma come si costruisce un’auto per il soccorso stradale? Con l’aiuto dell’Automobile Club Tedesco vi spieghiamo tutti i passaggi per trasformare un’auto normale in officina mobile o un veicolo inarrestabile e superaccessoriato per il soccorso stradale. Ma prima della trasformazione i modelli candidati devono superare una rigida selezione e poi un duro collaudo di prova.

COME SI COSTRUISCE UN’AUTO PER IL SOCCORSO STRADALE: LA SCELTA DEL MODELLO

Trasformare un’auto normale in un veicolo da soccorso stradale non consiste affatto nel mettere un lampeggiante sul tetto e riempire il bagagliaio di attrezzature. In caso d’incidente, il peso ulteriore (che arriva fino a 500 kg) può far collassare il telaio e ferire gravemente il conducente. Ecco perché solo un ristretto numero di modelli di auto trasformate in officine mobili, escono dal centro tecnologico ADAC a Landsberg (circa 200 trasformazioni l’anno). Il primo passaggio è individuare solo le auto con le caratteristiche tecniche di partenza giuste secondo un rigido protocollo. Tra le principali:

– Telaio rinforzato, adatto a sopportare 500 kg per almeno 500 mila km in 7 anni e inoltre adatte al traino;

– Sedile del conducente confortevole, per permettere ai soccorritori di non affaticarsi durante i turni di pattugliamento;

– Dimensioni e soglie di carico per accedere alle attrezzature in sicurezza sempre dalla zona posteriore dell’auto;

– Impianto elettrico potenziato;

– Visibilità del guidatore a 360°.

COME TRASFORMARE UN’AUTO NORMALE IN OFFICINA MOBILE

Dopo la selezione dei modelli che rispettano le caratteristiche tecniche sulla carta, si passa alla trasformazione di un solo prototipo in officina su ruote. La trasformazione in officina mobile dovrà poi superare un vero crash test, l’approvazione del TUV e il collaudo su strada in condizioni di reale utilizzo. Ma andiamo per gradi e vediamo i passaggi principali della trasformazione da auto ad officina mobile:

– Rimozione del divano posteriore;

– L’impianto elettrico viene modificato dagli specialisti ADAC per aggiungere un sistema di gestione dell’alimentazione e un controller di carica per le batterie ausiliari e i booster;

– Si installano i supporti per l’attrezzatura e i divisori per impedire che gli oggetti invadano l’aerea di guida;

– Ogni auto per il soccorso stradale è equipaggiata con un sistema radio e GPS per indirizzate la pattuglia più vicina alla zona di richiesta di soccorso.

LA DOTAZIONE DELL’OFFICINA MOBILE PER IL SOCCORSO STRADALE

Per fare tutto questo il team di 8 meccanici, elettricisti e falegnami del centro tecnologico ADAC impiega in totale circa 50 ore. All’interno di un’officina mobile ADAC ci sono tutti gli attrezzi che un appassionato di motori e fai da te possa desiderare e anche di più:

Batterie auto di ricambio di diverse capacità;

– 5 coni per mettere in sicurezza il luogo di soccorso o incidente;

– Sollevatore idraulico da 1800 kg di portata;

– Due booster per l’avviamento di emergenza;

– Tablet per la diagnosi auto;

– Morsa estensibile per le riparazioni sul posto;

– Cavi per il traino di veicoli, con carico massimo di 5 tonnellate e 2,5 tonnellate;

– Taniche di carburante in appositi scomparti ventilati;

– Qualsiasi tipo di chiave nelle più svariate misure;

– I ricambi eventualmente necessari per un guasto auto specifico.

I COLLAUDI INFINITI, PRIMA DELLA PRODUZIONE DELLE AUTO DA SOCCORSO

Dopo la trasformazione, sembra strano a dirlo, l’auto viene distrutta in un crash test per verificare se le strutture aggiuntive sono installate in modo sicuro. Si verifica se la griglia divisoria impedisce alle attrezzature di ferire il conducente, ma soprattutto se il veicolo può sopportare il carico aggiuntivo. Dopo il crash test si passa all’approvazione definitiva dell’auto per il soccorso stradale da parte del TUV che ispeziona ogni dettaglio della trasformazione. Quando c’è l’ok del TUV, solo una piccola serie di veicoli è inizialmente trasformata in officina mobile ADAC. Dovrà superare il collaudo su strada con soccorritori selezionati che daranno i feedback eventuali per la successiva trasformazione di una flotta più grande.

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