Volkswagen ha barato sui SUV: 85 mila auto con il 3.0 TDI truccato

Volkswagen ha barato sui SUV: 85 mila auto con il 3.0 TDI truccato Come SicurAUTO.it aveva previsto

Come SicurAUTO.it aveva previsto, Volkswagen ha ammesso di aver utilizzato il software truccato anche sui modelli Porsche e Audi

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23 Novembre 2015 - 09:11

Lo scandalo dei motori diesel truccati non sembra spegnersi in Casa Volkswagen, anzi. Dopo essere stato sotto la luce dei riflettori per via dei quattro cilindri 2.0 TDI truccati, la divisione americana del gruppo di Wolfsburg ha ammesso di aver utilizzato lo stesso sistema per controllare le emissioni dei suoi modelli con propulsore V6 3.0 TDI. Ecco i modelli coinvolti.

DICHIARAZIONE UFFICIALE – Lo scandalo del Dieselgate prende una dimensione sempre più imponente. L'EPA (l'Agenzia di Protezione Ambientale statunitense) ha avuto la conferma da parte di responsabili Volkswagen e Audi che il loro motore V6 3.0 TDI contiene il famoso software, il quale altera le emissioni di CO2 durante i test sull'inquinamento. Inizialmente, il gruppo tedesco aveva smentito queste voci di corridoio, ma come avevamo anticipato, il dispositivo non era montato solamente sui modelli con motore quattro cilindri 2.0 TDI. Secondo il capo della comunicazione di Audi America, Jeri Ward, il sistema anti inquinamento illegale sui V6 è diverso da quello utilizzato sulle automobili equipaggiate con il 2.0 diesel.

LE AUTO COINVOLTE – Questa notizia ha portato l'EPA ad espandere le sue indagini sui modelli Volkswagen, Porsche e Audi venduti negli Stati Uniti e alimentati con il propulsore V6 3.0 TDI prodotti dal 2009 al 2016. In poche parole, si tratta di oltre 85.000 veicoli. Per quanto riguarda Audi, l'indagine riguarderà il SUV Q7 prodotto dal 2009 al 2012, ma l'agenzia di protezione ambientale americana ha fatto riferimento anche ad altri modelli del gruppo teutonico, come le Volkswagen Touareg 2014, Porsche Cayenne 2015, Audi A6 Quattro, A7 Quattro, A8, A8L e Q5 2016.

STOP ALLE VENDITE – Audi, Porsche e Volkswagen hanno dovuto far fronte ad un arresto delle vendite di tutti i modelli coinvolti in questo scandalo mondiale in seguito all'espansione delle indagini condotte dalle autorità americane. Secondo quanto dichiarato dall'EPA e dal CARB (California Air Resources Board), si continuerà ad investigare e azioni adatte verranno prese non appena verranno fuori novità sul Dieselgate.

NON SOLO I “BIG” – Oltre agli imponenti propulsori diesel a sei cilindri coinvolti e alle 800 mila auto a benzina truccate in Europa, Volkswagen ha ammesso di aver venduto all'incirca 11 milioni di auto in tutto il mondo con il software truccato, dispositivo installato su motori 1.2 TDI, 1.6 TDI e 2.0 TDI EA189 che consente di attivare il sistema di controllo dell'inquinamento, limitando le emissioni di ossido di azoto a livelli consentiti. Tuttavia, nella guida quotidiana, questi “controlli” sono inattivi, il che vuol dire che i veicoli dotati del dispositivo inquinano più di quanto dovrebbero in realtà.

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