Uber: dopo gli incidenti, Pittsburgh ferma i test di guida autonoma
Con la promessa di posti di lavoro Uber ha condotto test di guida autonoma a Pittsburgh, ma la cittadina pare sconcertata dagli ultimi avvenimenti

Con la promessa di posti di lavoro Uber ha condotto test di guida autonoma a Pittsburgh, ma la cittadina pare sconcertata dagli ultimi avvenimenti
In un settore che sta percorrendo i primi passi verso lo sviluppo e l'adozione di sistemi non ancora del tutto perfezionati, come la guida autonoma, è ovvio che si verifichino degli incidenti. L'iniziativa di Uber di utilizzare auto a guida autonoma per i propri servizi ha solleticato molte realtà e molte persone, ma ormai ha iniziato a far registrare un buon numero di incidenti. La città di Pittsburgh, che da mesi ormai aveva accordato un programma di test, comincia a tirarsi indietro.
GUIDA AUTONOMA FALLACE Ad oggi uno dei grossi problemi di condurre test su strade aperte al pubblico con un'auto a guida autonoma è il forte rischio di incidenti. I software sviluppati non hanno ancora una buona mole di dati per poter funzionare bene in autonomia, così come la connessione con altre auto ed infrastrutture non è definitivamente una delle migliori (leggi cosa sono il V2V e V2I). Risulta ovvio che, quindi, alcuni incidenti bisogna metterli in preventivo, anche perché gli errori fanno parte del “gioco” pur considerando eventuali driver umani pronti a prendere il controllo del mezzo in caso di malfunzionamento. Intanto la città americana di Pittsburgh comincia a criticare l'accordo preso con Uber per testare le auto a guida autonoma lungo le vie aperte al normale transito (leggi anche degli USA che vogliono auto connesse di serie a partire dal 2020).
ACCORDI NON RISPETTATI La guida autonoma ad oggi non è ancora efficace ed efficiente al 100%, ma necessita di terreni ideali per condurre dei test, altrimenti resta ad un punto morto dello sviluppo. Per cercare di “convincere” la città di Pittsburgh ad accogliere auto senza conducente lungo le proprie strade, Uber ha messo sul piano della bilancia una serie di benefit. Si tratta di un incentivo con posti di lavoro, poiché c'è tutto un ecosistema da creare in loco per permettere il normale svolgimento dei test su strada, oltre che una serie di iniziative che portano i cittadini di Pittsburgh a girare in modo gratuito sulle auto driverless.
NULLA DI SCRITTO Gli accordi stretti tra Uber e la città di Pittsburgh non sono però stati messi a verbale in modo definitivo e su carta, ed in effetti questa è una delle maggiori critiche che vengono mosse a Bill Peduto, il sindaco. Per giunta, secondo una fonte, sarebbero stati consegnati una serie di nomi di potenziali interessanti lavoratori direttamente ad Uber, che però avrebbe risposto di far percorrere a questi candidati il normale corso della selezione personale. L'azienda ha risposto alle critiche dicendo che ha creato 675 posti di lavoro ed ha contribuito allo sviluppo locale delle organizzazioni. Intanto continuano a verificarsi incidenti e la città di Pittsburgh pare stia tirando i remi in barca in merito agli accordi per i test (leggi della Volvo a guida autonoma di Uber coinvolta in un incidente).