Svezia, il Paese con meno vittime ha investito su strade e informazione

Nel 2017 la Svezia ha registrato la metà delle vittime rispetto all'Italia. Come? Infrastrutture migliori ma anche guidatori più attenti

 
Svezia, il Paese con meno vittime ha investito su strade e informazione Nel 2017 la Svezia ha registrato la metà delle vittime rispetto all'Italia. Come? Infrastrutture migliori ma anche guidatori più attenti

Nel 2017 la Svezia ha registrato la metà delle vittime rispetto all'Italia. Come? Infrastrutture migliori ma anche guidatori più attenti

27 Giugno 2018 - 10:06

Il bilancio europeo delle vittime stradali non è dei migliori, ne abbiamo parlato di recente proprio qui e quindi i Paesi più virtuosi diventano punti di riferimento da poter emulare nelle strategie e nei piani per il miglioramento della sicurezza stradale. Tra questi sicuramente c'è la Svezia, che nel 2017 ha fatto un bilancio di vittime dimezzate rispetto a quello italiano. Sicuramente anche un solo morto sulla strada o in un incidente in auto sono sempre troppi ecco perché la strategia svedese di agire sulle strade ma soprattutto sulla consapevolezza dei guidatori e sull'informazione ha attirato anche i media USA, dove la sicurezza stradale non è il miglior vanto di cui poter parlare: nel 2017 hanno perso la vita il quadruplo delle persone rispetto al bilancio svedese e il doppio rispetto a quello italiano.

PER OGNI VITTIMA IN SVEZIA, L'ITALIA NE CONTA 2 Come riporta il Wall Street Journal, nelle due più grandi città del paese, Stoccolma e Göteborg, i decessi sono rimasti sostanzialmente stabili negli ultimi cinque anni, nonostante il costante aumento del traffico stradale. Le persone gravemente ferite o uccise in incidenti stradali è crollato di circa due terzi ma con un piano avviato circa venti anni fa, concentrandosi meno sulla riduzione degli incidenti e più sulla riduzione degli incidenti mortali. Secondo Anders Lie, esperto del traffico per l'amministrazione svedese dei trasporti infatti :  “Ad esempio, negli Stati Uniti, la gente spesso cammina o va in bicicletta accanto alle auto che viaggiano legalmente a 70 km/h, mentre sarebbe più sicuro un limite di 40 km/h”. Ma la Svezia che punta a lungo termine ad azzerare le vittime della strada, ha dato manforte al miglioramento della sicurezza stradale con un'educazione più rigorosa degli utenti della strada, leggi più severe sull'alcol e infrastrutture.

STRADE A SENSO UNICO Secondo il dipartimento dei trasporti svedese ridisegnare le strade (vedi una migliore segnaletica, guardrail e rotatori, semafori intelligenti, ecc) può avere effetti molto rilevanti sul comportamento dei vari utenti della strada. Uno di questi interventi diretti sulla mortalità è l'installazione di nuovi guardrail e rotatorie, che ridurrebbero il rischio di scontri frontali, eliminando gli incidenti tipici delle intersezioni più articolate. Lo stesso sulle strade più ampie dove sono stati aggiunti guardrail centrali  a dividere le corsie opposte e gli incidenti mortali sono crollati dell'80%.

LA TECNOLOGIA AIUTA MA NON RISOLVE LE DISTRAZIONI L'industria automobilistica svedese è capofila da tempo delle più grandi innovazioni per la sicurezza attiva e passiva, ma nonostante gli interventi governativi per la riduzione degli incidenti, alla fine è il comportamento del guidatore ad influenzare notevolmente le statistiche e la Svezia non esula da questo principio. Benché ormai nella patria delle Volvo ci sia un maggior numero di auto dotate di sistemi ADAS tra cui la frenata automatica, e l'assistente di mantenimento della corsia, guarda qui come funzionano nel nostro test, non sempre queste tecnologie prevengono gli  errori, – secondo l'esperto interpellato dal WSJ – ma possono sicuramente ridurre le conseguenze di un incidente. Contro la principale causa di errori, anche in Svezia l'unica soluzione alle distrazioni al volante è guidare e basta poiché siamo bombardati da stimoli e la scusa per distogliere gli occhi dalla strada, anche inconsapevolmente, la si trova sempre.

1 Commento

Paoblog
14:41, 27 Giugno 2018

Considerando però che in Svezia ci sono 10 milioni di abitanti, rispetto ai nostri 60 milioni abbondanti, va da sè che anche il numero delle auto in circolazione è molto più basso ed allora avere “solo” il 50% di morti in meno non mi sembra chissà che risultato.

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