Strisce blu: regolamento, ticket scaduto e multe, cosa c’è da sapere

Affrontiamo alcune controversie che riguardano le strisce blu, soffermandoci su regolamento, ticket scaduto e pagamento multe. Ecco cosa c’è da sapere

10 Settembre 2019 - 04:09

Strisce blu: ecco un’espressione che gli automobilisti proprio non digeriscono. Perché la associano a un continuo esborso di denaro a favore dei Comuni. Che a loro volta, in base al Codice della Strada (articolo 7, comma 8), hanno tutto il diritto di creare zone di parcheggio a pagamento in determinate aree. In particolare, le strisce blu sono ammesse nelle vicinanze o dinanzi a parcheggi non a pagamento. Questo vincolo, però, non contempla le aree pedonali, le zone a traffico limitato (ZTL) e quelle di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dagli stessi Comuni, nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico. Fatta questa premessa, proviamo ad approfondire alcuni aspetti rilevanti delle strisce blu – regolamento, ticket e multe – soffermandoci su alcune questioni controverse.

STRISCE BLU: A COSA SERVONO (ALMENO IN TEORIA)

Sulla carta, le strisce blu aumentano la disponibilità di parcheggi, grazie alla rotazione della sosta che si determina con il pagamento della tariffa. Stimando una rotazione media di 2 ore nell’arco della giornata, 8.000 stalli blu equivalgono a 35.000 posti auto. La rotazione della sosta riduce la sosta passiva: cioè le auto parcheggiate per molto tempo nello stesso posto, facendo inoltre calare di circa il 30% il traffico itinerante alla ricerca dei stalli di sosta. Le strisce blu, dovrebbero anche limitare il fenomeno dei parcheggi in doppia e tripla fila. Così, alla fine, si avrebbe un beneficio sia per la circolazione sia per l’aria che respiriamo in città. Senza contare che le strisce blu dovrebbero erodere spazi al parcheggio abusivo. Ma tra la teoria e la pratica… di solito ci stanno le cattive abitudini degli automobilisti italiani. Con i risultati che sappiamo.

STRISCE BLU, REGOLAMENTO: LE AREE DI PARTICOLARE RILEVANZA URBANISTICA

Prima contraddizione che riguarda gli stalli a pagamento. Perché i Comuni, anno dopo anno, aumentano il numero di strisce blu in periferia, pure in assenza di particolari necessità? Perché individuano ‘aree di particolare rilevanza urbanistica’ anche in zone lontano dal centro. Ma è possibile, si domanderà qualcuno, che nelle periferie delle nostre città esistano così tante aree di particolare rilevanza urbanistica? Il fatto è che spesso sono gli stessi Comuni a individuare quelle aree rilevanti, affidando il compito a una società esterna di consulenza, pagata dall’ente locale stesso, che puntualmente consegna la certificazione chiave al Comune di turno. Quindi sì, l’area in questione è di particolare rilevanza urbanistica e perciò le strisce blu sono legittime. Voi ci credete?

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STRISCE BLU, LE DIRETTIVE DEL MINISTERO SONO VALIDE?

L’articolo 7, comma 1 lettera F, del Codice della Strada, dà ai Comuni il potere di stabilire le tariffe e le condizioni della sosta a pagamento in conformità alle direttive del MIT. Siccome queste direttive non sono mai state emanate, c’è chi ritiene che tutti i provvedimenti comunali siano fuorilegge. In realtà, le direttive non sono più necessarie, anzi il Ministero oggi non può emanarle: il Codice le aveva previste già nel 1992, mentre la riforma costituzionale del 2001 ha dato ai Comuni piena autonomia su come determinare le proprie entrate, incluse quelle della sosta su strisce blu. Inoltre, le direttive, per loro natura, sono atti propulsivi, cioè esortazioni a chi ne è destinatario. Non bloccano quindi l’applicazione di una regola che la legge prevede. Insomma, sono solo dei ‘consigli’.

STRISCE BLU, LA QUESTIONE DELLA CARREGGIATA

Secondo l’articolo 7 comma 6, del Codice della Strada, le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata, e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico. E qui nasce un’altra questione. In base a una prima tesi, l’espressione ‘fuori della carreggiata’, utilizzata nella definizione di parcheggio dal CdS, deve essere intesa così: il parcheggio va collocato fuori del flusso della circolazione, e non necessariamente fuori della sede stradale. Infatti, la carreggiata è prima definita dal Codice la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli, non comprendendo le eventuali aree destinate alla sosta collocate a lato della carreggiata. Poi però lo stesso Codice precisa che le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico.

PARCHEGGIO E FASCIA DI SOSTA LATERALE

Di conseguenza alcune false credenze costruite attorno a questa definizione sono destituite di ogni fondamento (come già scrivevamo in un articolo di qualche anno fa circa il presunto scoop delle Iene sull’illegittimità delle strisce blu). Non è vero, infatti, che la norma riguardi solo i parcheggi a pagamento, perché il comma 6 dell’articolo 7 del CdS non fa distinzione con quelli gratuiti. La fascia di sosta laterale è la parte della strada adiacente alla carreggiata, separata da questa mediante striscia di margine discontinua e comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra. E il parcheggio è l’area o infrastruttura posta fuori dalla carreggiata, destinata alla sosta regolamentata o non dei veicoli. Dunque, non è vero che a bordo strada non si possa parcheggiare o mettere le zone blu. Semplicemente, quello spazio non si chiama ‘parcheggio’ bensì ‘fascia di sosta laterale’.

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STRISCE BLU: TICKET E MULTA

Chiudiamo questa disamina sul regolamento delle strisce blu parlando brevemente di ticket e multe. Una nota del 2015 del Ministero dei Trasporti aveva ribadito quanto già stabilito in precedenza. E cioè che chi lasciava scadere il ticket del parcheggio sulle strisce blu non poteva essere punito con una multa, ma doveva soltanto integrare il pagamento in proporzione alla durata effettiva della sosta. Orientamento seguito a lungo ma che è stato superato dalle più recenti sentenze della Corte di Cassazione. La Suprema Corte, ponendosi in contrasto con la stessa nota del Ministero, ha stabilito infatti che qualora si accerti che la sosta si è prolungata oltre il tempo consentito, cioè oltre l’orario indicato nel ticket per il quale è stata pagata la tariffa, è legittima l’applicazione di una sanzione. ‘Linea dure’ confermata anche dalla Corte dei Conti, secondo cui la mancata contestazione della sanzione pecuniaria da parte dell’ausiliario del traffico, nel momento in cui è accertata la sosta del veicolo senza ticket o con tagliando esposto scaduto, configura un’ipotesi di danno erariale per il Comune, rappresentato dal mancato incasso dei proventi della sanzione. La multa prevista per chi viola la normativa è di 41 euro.

N.B. Articolo originale pubblicato il 26 marzo 2014, aggiornato il 10 settembre 2019.

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4 Commenti

roberto
08:29, 10 Settembre 2014

Ma se in vicinanza il primo negizio non dispone dei tiket in assennza delle colonnine come deve fare ? Andare a girare un intero paese ?chi mi puoi aiutare su questa cosa .

Sergio
13:38, 1 Febbraio 2016

Salve, ieri mattina (domenica) ho parcheggiato in zona con parcometro e per mio errore di interpretazione del cartello che indicava la sosta a pagamento ma anche con i martelletti e la croce ho inteso che la domenica fosse sosta libera, quindi la sanzione ci stava nonostante la mia buona fede. Quello che mi dà fastidio però è che il comune mi mette la sanzione per sosta senza titolo (15.00 ?) e poi dopo mezz'ora passa e mi mette anche multa per sosta vietata ( 41,00 ? ) ora dico….ma se pago la penale di 15 ? non sono a posto ? Perché devo pagare anche il divieto di sosta che non é nemmeno indicato essendo zona a parcometro ? Mi sapete dire se è legale questa cosa ? Grazie mille, Sergio

Claudio
13:00, 9 Aprile 2016

E' normale che un Comune in una certa area di interesse turistico adotti per il parcheggio solo “strisce blu” a pagamento e con un parcometro che richiede anche la targa dell'auto che si parcheggia? La legge non prevede che a tanta area a pagamento corrisponda altrettanta libera? Gradirei conoscere la normativa ed il pensiero dell'esperto. Grazie Claudio

Redazione
07:47, 27 Maggio 2016

Sig. Francesco,
la invitiamo a formulare la sua richiesta sul nostro forum, nella sezione Codice della Strada e Ricorsi multe, affinchè possa essere visionata dai nostri esperti consulenti.

Cordiali saluti,
Redazione SicurAUTO.it

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