La guida autonoma aiuterà anziani e disabili: l’indagine ÖAMTC La guida autonoma

La guida autonoma aiuterà anziani e disabili: l’indagine ÖAMTC

La guida autonoma, da spauracchio a supporto per le persone disabili e aiuto a ridurre gli incidenti: come cambia la percezione degli utenti secondo l’ÖAMTC

3 Giugno 2022 - 01:06

Lo sviluppo della guida autonoma avanza anche a livello normativo: il vero limite che ne ha rallentato la diffusione in Europa e nel mondo. Mercedes, ad esempio, è la prima Casa automobilistica ad aver ottenuto l’omologazione della guida autonoma di livello 3, mentre molti altri costruttori continuano a sperimentare l’applicazione degli ADAS nei livelli di guida autonoma fino a 5. Ecco perché anche la consapevolezza e la percezione degli utenti della strada diventano fondamentali per attuare adeguate campagne informative. Da un sondaggio dell’Automobile Club Austriaco (ÖAMTC), ad esempio, emerge che la guida autonoma potrà dare un enorme aiuto soprattutto agli anziani e alle persone con ridotte capacità o con disabilità alla guida.

CHI POTRA’ BENEFICIARE MAGGIORMENTE DELLA GUIDA AUTONOMA

Tra gli 860 membri che hanno preso parte al sondaggio ÖAMTC sulla guida autonoma, prevale l’opinione che la guida autonoma darà un enorme aiuto alle persone disabili negli spostamenti (oltre 1 su 4 la pensa così):

– aiuterà le persone con disabilità (26%);

– eviterà il traffico pendolare e frequente (21%);

– aiuterà per gli anziani al volante (15%);

– limiterà il rischio e le conseguenze legate alla guida sotto l’effetto dell’alcol (15%).

I VANTAGGI ATTESI DALLA GUIDA AUTONOMA

“Da un lato il traffico è in aumento e con esso la sua complessità, dall’altro la sicurezza non deve risentirne”, ha dichiarato Marion Seidenberger, esperta in psicologia del traffico presso ÖAMTC. “I sistemi di guida automatizzati possono aiutarci”. La prevenzione degli incidenti è il vantaggio maggiormente percepito dagli intervistati:

– 63% degli intervistati confida che la guida autonoma eviterà gli incidenti stradali;

– quasi 1 su 2 (46%), crede che sarà di aiuto nei lunghi viaggi in solitaria;

– 40% pensa che aiuterà le persone non autosufficienti a guidare un’auto o a spostarsi;

– 38% degli intervistati non vede l’ora di non dover più parcheggiare personalmente;

– 37% spera di non dover più fare sempre attenzione ai limiti di velocità;

– 14%, crede che con un’auto a guida autonoma sarà possibile anche dormire in viaggio.

UN’AUTO A GUIDA AUTONOMA PUO’ AVERE IL PIENO CONTROLLO?

“Sappiamo dai test ÖAMTC che un sistema di assistenza alla guida ben funzionante può aiutare a ridurre il numero di incidenti o almeno a mitigare in modo significativo la gravità dell’incidente”, dichiara Seidenberger. “Il nocciolo della questione – oltre alla fattibilità tecnica e alle questioni legali – è soprattutto l’accettazione da parte delle persone”. L’evoluzione tecnologica delle nuove auto in circolazione ha infatti catalizzato un cambio di percezione sulla capacità di controllo che dovrebbe avere un’auto a guida autonoma. Rispetto allo stesso sondaggio del 2016, la quota di intervistati favorevoli al controllo totale del veicolo è passata dal 17% al 28%.

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