Cercare un parcheggio costa in media 1250 euro l’anno Un’indagine europea Ford rivela quanto tempo si perde nella ricerca del parcheggio: a Londra e Francoforte il picco di 67 ore l’anno

Cercare un parcheggio costa in media 1250 euro l’anno

Un’indagine europea Ford rivela quanto tempo si perde nella ricerca del parcheggio: a Londra e Francoforte il picco di 67 ore l’anno

 

Un’indagine europea Ford rivela quanto tempo si perde nella ricerca del parcheggio: a Londra e Francoforte il picco di 67 ore l’anno

2 Luglio 2019 - 06:07

La strada che ci separa dall’auto connessa non è molto lunga. In questo senso Ford e Vodafone presentano il Parking Space Guidance, una nuova tecnologia che consiglia agli automobilisti dove parcheggiare. Il sistema conta quanti posti auto sono disponibili nei parcheggi vicini e come arrivarci velocemente. A oggi i conducenti trascorrono decine di ore l’anno a caccia di un posto libero. La situazione nelle grandi città è drammatica e si incorrere in costi economici significativi oltre ai lunghi tempi di percorrenza con conseguenti emissioni inquinanti. La tecnologia di Ford e Vodafone per l’auto connessa promette di risolvere questi e altri problemi. In futuro la tecnologia dei veicoli connessi permetterà ai conducenti di sapere quando scatterà il semaforo verde, ottenere indicazioni stradali e informazioni meteorologiche.

TECNOLOGIA SMART

In grandi città come Londra e Francoforte si stima che il conducente medio trascorra ben 67 ore all’anno alla ricerca di un parcheggio. Il costo annuale sarebbe di oltre 1.250 euro. La necessità di posteggiare l’auto sarebbe responsabile di circa il 30% del traffico urbano. Il problema potrebbe non essere la mancanza di posti liberi. Secondo Ford i dati mostrano che nel Regno Unito la percentuale di parcheggi liberi in città può arrivare al 50% del totale. Ecco allora che Ford e Vodafone stanno testando una nuova tecnologia per l’auto connessa che semplificherà la ricerca del posto auto. Il sistema mostra ai conducenti il numero di posti disponibili e come raggiungerli. “Quando i veicoli potranno scambiare dati con le infrastrutture in tempo reale, il traffico diventerà più intelligente, la ricerca di un parcheggio diventerà meno stressante e le persone arriveranno a destinazione più rapidamente, ha affermato Michael Reinartz, di Vodafone.

NEL DETTAGLIO

Il Parking Space Guidance è aggiornato in tempo reale sulla base dei dati raccolti da specifici sensori. Il sistema è stato sperimentato da Ford e Vodafone nell’ambito del programma KoMoD a Düsseldorf, in Germania. Si tratta di un piano per testare nuove tecnologie legate all’auto connessa ad internet. Mentre i veicoli attraversano la città, ricevono le informazioni specifiche in base alla loro geolocalizzazione. Tra le caratteristiche successive ci sono le informazioni live sui semafori stradali. Il driver può sapere il tempo rimanente prima che scatti il semaforo verde o rosso. L’avviso del semaforo rosso può evitare una frenata brusca, che compromette sicurezza e consumi. Ci sarà anche il Tunnel Information System che fornisce informazioni anticipate sui cambi di corsia, limiti di velocità e veicoli lenti in galleria. Arriveranno a bordo anche informazioni sui principali eventi che possono influenzare il traffico locale, come mostre, concerti o partite di calcio.

I TEST

I sistemi di Ford e Vodafone sono utili anche in autostrada perché aiutano a migliorare il flusso generale del traffico adattandolo ai limiti di velocità. Il segnale stradale invia il limite di velocità e le informazioni di pericolo direttamente ai veicoli in transito. Questo assicura che i conducenti conoscano tutte le informazioni che riguardano la sicurezza. Si potranno avere notizie sulle condizioni meteorologiche con i veicoli che comunicano tra loro eventuali situazioni di pericolo. I test di Ford e Vodafone hanno dimostrato come la tecnologia possa automaticamente avvisare gli altri conducenti riguardo ad incidenti lungo il percorso. I sistemi potranno mostrare la posizione esatta dei veicoli coinvolti evitando tamponamenti a catena. Le comunicazioni V2X e V2V possono svolgere un ruolo importante a bordo dei futuri veicoli autonomi.

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