
DEKRA mette alla prova gli assistenti alla frenata di emergenza camion: nel test emergono importanti lacune da colmare per la prevenzione degli incidenti
L’obbligo dell’Unione Europea, introdotto nel 2018, che impone la presenza degli assistenti alla frenata di emergenza (EBA) sui camion, ha provato a dare una risposta al crescente numero di incidenti stradali tra mezzi pesanti, auto e pedoni (vedi l’obbligo a Milano del sensore di angolo cieco). Tuttavia, nonostante l’equipaggiamento obbligatorio, la frequenza di incidenti gravi ha spinto DEKRA a confrontare in un test i sistemi EBA (Emergency Brake Assist) di 3 differenti Costruttori di camion. I risultati hanno dimostrato che ci sono ampi margini di miglioramento dei sistemi di sicurezza, che dal 2025 saranno oggetto di nuovi regolamenti di omologazione.
IMPLICAZIONI PER LA SICUREZZA STRADALE E PROSPETTIVE FUTURE
Sebbene gli assistenti alla frenata di emergenza siano un componente fondamentale per migliorare la sicurezza stradale, il rapporto di DEKRA sottolinea che esiste ancora un notevole potenziale di ottimizzazione, in particolare nella progettazione del sistema. Uwe Burckhardt, responsabile dei test presso DEKRA Lausitzring, dichiara che “i sistemi EBA testati sono conformi alla legge, ma possono essere migliorati”.
I test dei sistemi di Assistenza frenata Camion sono stati condotti presso il Centro Tecnologico DEKRA nel Brandeburgo, al Lausitzring. Tre camion di produttori diversi sono stati sottoposti a prove di guida che hanno simulato diverse situazioni di emergenza. Gli automezzi, dotati di tecnologia avanzata di misurazione, sono stati diretti su un percorso rettilineo verso un veicolo finto a una velocità di 50 km/h, con sovrapposizione del 100.
ESITI DEI TEST E MODALITÀ DI FRENATA CON E SENZA INTERVENTO DEL CONDUCENTE
Gli esperimenti sono stati condotti sia per testare il sistema senza intervento del conducente, sia con simulazioni di interventi del conducente a diversi livelli di pressione sul pedale del freno e intervento sullo sterzo. Ecco in sintesi i risultati:
- Il camion del produttore 1 si è fermato in sicurezza, ma mantenendo una distanza di soli 5 centimetri dall’auto. Nella prova con intervento umano, il camion ha avvisato il conducente, frenato fino all’arresto e non è stato disturbato dall’intervento del conducente.
- Il veicolo del produttore 2 ha solo ridotto la velocità di impatto a 27 km/h. L’intervento del conducente ha apportato, almeno in parte, un miglioramento. Un forte intervento dei freni ha ridotto la velocità d’impatto a 15 km/h e l’intervento sullo sterzo ha portato almeno a superare l’auto. Tuttavia, un intervento moderato dello sterzo non sarebbe stato sufficiente.
- Il camion del produttore 3 ha avvertito il conducente del rischio di impatto e ha anche frenato in modo affidabile. Tuttavia, un intervento frenante moderato da parte del conducente ha comportato lo spegnimento dell’assistente alla frenata di emergenza e quindi la disattivazione della sua funzione.
“Questo comportamento del sistema, inaspettato per il conducente, dimostra che la sovra-sterzabilità richiesta dalla legge può, a seconda del sistema, impedire di evitare gli incidenti efficacemente”, afferma Uwe Burckhardt.
NUOVE REGOLAMENTAZIONI INTERNAZIONALI E AVANZAMENTI TECNOLOGICI
Le norme internazionali proposte prevedono requisiti più rigorosi per i sistemi EBA, tra cui interventi frenanti più forti, limitazioni significative alla disattivazione e la capacità di operare in ambienti urbani e riconoscere i pedoni. Tali regolamentazioni dovrebbero applicarsi ai nuovi tipi di veicoli dal 2025 e a tutti i camion di nuova immatricolazione dal 2028. Questi progressi normativi mirano a migliorare ulteriormente la sicurezza stradale e ad affrontare le sfide attuali legate all’efficacia degli assistenti alla frenata di emergenza.