Rubano l'auto di Ferrero, ma vengono traditi da LoJack
La Porsche Macan S era stata trafugata dalla villa del presidente della Sampdoria, ma la Polstrada l'ha rintracciata: era nascosta in un garage

La Porsche Macan S era stata trafugata dalla villa del presidente della Sampdoria, ma la Polstrada l'ha rintracciata: era nascosta in un garage
Una storia a lieto fine. L'Altroieri, sul litorale laziale di Sabaudia, Massimo Ferrero, il vulcanico presidente della Sampdoria, una delle due squadre di Genova (l'altra è il Genoa), aveva subìto il furto della sua Porsche Macan S, sparita dalla villa del titolare della società blucerchiata. Ma è stata ritrovata dalla Polizia stradale, grazie anche alla tecnologia di un antifurto sofisticato.
ALTA TECNOLOGIA – Sulla vettura ritrovata la scorsa notte era infatti installato un dispositivo LoJack (società specializzata nel rilevamento e recupero di veicoli rubati) che trasmette la posizione del veicolo attraverso la tecnologia della radiofrequenza e che ha guidato le ricerche della Stradale ad Aprilia, dove l'auto era nascosta nel box di una villetta, il cui proprietario è stato denunciato per ricettazione. La Porsche Macan S, ritrovata all'una di notte, era stata sottratta la notte precedente da malviventi che si erano introdotti nella villa di Massimo Ferrero a Sabaudia portando via le chiavi dell'auto. Dal momento della denuncia, sporta personalmente a Sabaudia alle 8.30 del mattino, erano iniziate le ricerche da parte delle pattuglie della Stradale che nel giro di poche ore hanno portato a conclusione un'operazione brillante, seguendo il segnale LoJack e sequestrando la vettura, comunque senza danneggiamenti.
L'ELOGIO DI FERRERO – “Spesso vengono dipinti come il male del secolo, ma gli uomini della Stradale rischiano la vita per noi ogni giorno”. Così si esprime Ferrero, detto er Viperetta, euforico per essere rientrato in possesso della Porsche Macan: “Se posso essere presuntuoso me lo aspettavo, perché sono sempre stato, i fatti parlano, un uomo della legge, e ho sempre ammirato la polizia A volte capitano anche a me episodi, magari qualche signore in divisa che dopo che ha fatto 10 ore è nervoso, ma noi andiamo a prendere solo quel particolare negativo e dimentichiamo tutto il lavoro che fanno per difendere il cittadino”.
FURTI D'AUTO, UNA PIAGA – Ricordiamo che ogni anno in Italia spariscono quasi 66.000 auto rubate, ritargate e vendute all'estero o cannibalizzate per pezzi di ricambio. Mentre il numero di furti negli ultimi anni è stabile, vengono recuperate sempre meno auto dalle forze dell'ordine, poiché l'arco di tempo dall'effrazione all'occultamento dell'auto è brevissimo. Rispetto al 1993, quando al ladro serviva più tempo per forzare le portiere, oggi le chiavi elettroniche consentono l'accesso in soli 14 secondi. Questo salto tecnologico riduce parecchio le probabilità che il ladro sia colto con le mani nel sacco. Una volta rubate (quelle private o dei noleggi, non c'è differenza), le vetture vengo dirottate su mercati internazionali per essere poi utilizzate in vari modi. Molto spesso, i criminali riescono a eludere i controlli doganali in modo efficace. Basta apporre ai container dei falsi sigilli doganali per evitare i controlli della polizia di frontiera o contraffare i documenti con quelli di auto incidentate e radiate. In molti casi però basta smembrare le auto rubate pezzo per pezzo e trasportarle all'interno di container verso i paesi dell'Est Europa. Le bande criminali sono in grado di falsificare i documenti dei veicoli e di farli viaggiare, integri o già ridotti in pezzi, per decine di migliaia di chilometri in pochi giorni.