Risarcimento diretto Rca: l'Ivass contro le assicurazioni furbette

Risarcimento diretto Rca: l'Ivass contro le assicurazioni furbette È stato introdotto un sistema di penalizzazioni contro le compagnie furbette: quelle che risarciscono a casaccio

È stato introdotto un sistema di penalizzazioni contro le compagnie furbette: quelle che risarciscono a casaccio

4 Gennaio 2016 - 11:01

Introdotto nel febbraio 2007, il risarcimento diretto ha immediatamente mostrato difetti evidenti. Basato su un sistema complicatissimo, consente, a chi ha subìto un incidente con un altro veicolo che abbia causato danni (o lesioni lievi), di rivolgersi direttamente al proprio assicuratore per il risarcimento. L'assicuratore è obbligato a formulare offerta di risarcimento entro 60 giorni dal pervenimento della richiesta per i danni alle cose o al veicolo ed entro 90 giorni per i danni alla persona. Il termine di 60 giorni si riduce a 30 giorni se il danneggiato e il conducente dell'altro veicolo hanno sottoscritto congiuntamente il Modulo Blu di Constatazione amichevole. Dopodiché, in Stanza di compensazione, le due assicurazioni trovano un accordo in base a quanto sborsato dalla compagnia del danneggiato. E qui sta il guaio. Molte assicurazioni furbette risarciscono i propri clienti senza monitorare il sinistro, senza indagare se ci sia odore di truffa: sanno che otterranno dall'altra impresa un rimborso (forfait) più alto di quanto sborsato. Andando a guadagnarci, a discapito del sistema (per nulla virtuoso), e delle tariffe (che salgono), nonché delle frodi (che non vengono combattute). Per porre un argine al problema, è appena intervenuto l'Ivass, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni.

INCENTIVI E PENALIZZAZIONI – L'Authority ha introdotto un sistema di incentivi o penalizzazioni che va a integrare il vigente sistema di rimborsi in base a forfait, con l'obiettivo di scoraggiare comportamenti opportunistici e rischi di scarso interesse a contrastare le richieste di risarcimento esorbitanti o fraudolente. Il nuovo sistema, a partire dal 2016, e già con riferimento ai risarcimenti erogati nel 2015, creerà le condizioni per premiare le imprese più efficienti e, di converso, penalizzare quelle meno efficienti.

QUALI FATTORI INCIDONO – Le variabili sulle quali si basa il sistema di incentivi e penalizzazioni sono: il livello del costo medio dei risarcimenti (capacità dell'impresa di contenere i propri costi rispetto alle altre compagnie); la dinamica temporale del costo medio tra un anno e l'altro (capacità dell'azienda di ridurre progressivamente nel tempo i propri costi); la velocità di liquidazione dei sinistri (capacità dell'azienda di risarcire in modo veloce ed efficiente il proprio assicurato).

CONTRO LE TRUFFE – In particolare, nel calcolo della velocità di liquidazione si tiene anche conto dell'attività antifrode svolta dalle imprese nel senso che ritardi o mancati pagamenti causati da forti sospetti di frode non incidono negativamente sull'indicatore di efficienza. Un apposito sistema di controlli consente all'Ivass la verifica della rispondenza tra valori di bilancio e valori comunicati alla Stanza di compensazione. Emerge, alla fine, un quadro inquietante: le assicurazioni, proprio quelle che da anni a parole si battono contro le truffe e sbandierano di continuo le frodi nella Rca per giustificare aumenti tariffari pazzeschi, sono spinte dall'Ivass a combattere i raggiri, e a non comportarsi in modo furbo: un bel paradosso, tutto italiano.

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