Richiamo Ford Kuga Plug-in: come chiedere il rimborso di 120 €

Richiamo Ford Kuga Plug-in: come chiedere il rimborso di 120 €

Ford richiama la Kuga Plug-in: vietato ricaricare e guidare in EV, ma rimborsa 120 euro solo ai clienti che ne fanno richiesta

 

Ford richiama la Kuga Plug-in: vietato ricaricare e guidare in EV, ma rimborsa 120 euro solo ai clienti che ne fanno richiesta

8 Maggio 2025 - 10:17

Ford è al centro dell’attenzione per un importante richiamo che riguarda la Kuga Plug-in (PHEV), uno dei modelli di punta della gamma elettrificata del costruttore USA. La casa automobilistica ha infatti riscontrato un potenziale difetto alle batterie ad alta tensione, tali da compromettere la sicurezza e l’efficienza del veicolo. Per prevenire il verificarsi di eventi rischiosi, ai proprietari coinvolti è stata recapitata una comunicazione ufficiale Ford in cui si raccomanda esplicitamente di non ricaricare il veicolo e di evitare l’utilizzo della modalità elettrica. Una condizione cautelativa che provoca inevitabilmente aumenti di consumo del carburante, ma i costi extra saranno rimborsati da Ford; nei prossimi paragrafi spieghiamo come presentare la richiesta.

FORD: FINO AL RICHIAMO DIVIETO DI RICARICA DELLA KUGA PLUG-IN

Il motivo del richiamo per la Ford Kuga PHEV, come spiega Altroconsumo, risiede nella possibilità che alcune celle della batteria possano sviluppare un cortocircuito interno, aumentando il rischio di guasto. Di conseguenza, i conducenti sono costretti a utilizzare l’auto in modalità esclusivamente termica, rinunciando a uno dei principali vantaggi della tecnologia plug-in: l’efficienza nei consumi e la possibilità di viaggiare a emissioni zero su percorsi urbani. Ricordiamo che da un test ADAC è emerso che guidare un’auto Plug-in con la batteria scarica è controproducente ai fini ambientali e di economia di gestione del veicolo.

Per risolvere il problema, Ford ha annunciato l’arrivo di un aggiornamento software previsto per fine giugno, il quale consentirà alle officine autorizzate di diagnosticare correttamente i veicoli e, se necessario, procedere alla sostituzione della batteria difettosa. Tuttavia, nell’attesa di tale intervento, i proprietari della Kuga Plug-in dovranno utilizzarla come una normale auto a benzina.

OGNI 20 MILA KM + 100 EURO DI COSTI BENZINA

Come spiega l’associazione dei consumatori, questa limitazione – seppure temporanea, in attesa dell’arrivo si un aggiornamento software – ha generato un aggravio nei costi di esercizio, con un impatto diretto sul consumo di carburante. Secondo le stime, l’uso esclusivo del motore a benzina su una percorrenza annua di 20.000 km comporta un consumo extra supplementare di circa 100 euro in carburante.

COME CHIEDERE IL RIMBORSO A FORD PER IL RICHIAMO DELLA KUGA PLUG-IN

A fronte di ciò, Ford ha previsto una compensazione economica pari a 120 euro, destinata a coprire parzialmente i maggiori costi di carburante sostenuti fino alla riparazione. Tuttavia, come sottolinea Altroconsumo, questo rimborso non è automatico: è necessario presentare una richiesta formale tramite canali ufficiali. Prima però puoi verificare se l’auto è coinvolta nel richiamo direttamente sul sito Ford.

Per agevolare i consumatori, Altroconsumo ha attivato la propria piattaforma “Reclama Facile”, attraverso cui è possibile compilare un modulo di assistenza. I consulenti legali dell’associazione offriranno supporto all’invio del reclamo a Ford, al fine di ottenere il rimborso previsto.

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