Nuova Toyota Auris, dal 2019 cambierà nome anche in Europa
Toyota punta tutto sul nome dell'auto più venduta al mondo: la nuova vettura del segmento C non si chiamerà Auris

Toyota punta tutto sul nome dell'auto più venduta al mondo: la nuova vettura del segmento C non si chiamerà Auris
Quando a marzo 2018 la nuova auto Toyota del segmento C, che si declinerà nelle tre varianti di carrozzeria Hatchback, Sedan e Wagon, ha fatto il suo debutto al Salone di Ginevra si chiamava ancora Auris. Ma in Giappone hanno cambiato idea e per la loro nuova creatura, sviluppata sull'inedito e innovativo pianale Toyota New Global Architecture (TNGA), hanno deciso di abbandonare la denominazione Auris per tornare a Corolla, anche nel mercato Europeo.
LA FORZA DI UN NOME E DEI NUMERI Una scelta inaspettata, ma comprensibile. La Toyota Corolla è infatti l'auto più venduta al mondo (anche nel 2017) e rappresenta per la Casa giapponese una vera e propria icona, un po' come la Golf per la Volkswagen, la 911 per la Porsche e la Panda per la Fiat. Insomma, una specie di “brand itself”, che nelle intenzioni del marketing Toyota rappresenta il miglior “endorcement” per la loro nuova vettura del segmento C (quello della sopracitata VW Golf, per intenderci). Dal suo debutto nel 1966 la Corolla è stata venduta in oltre 45 milioni di unità. E anche lo scorso anno ha totalizzato 183.436 contratti in giro per il mondo. Dal canto suo, anche la Auris non ha sfigurato, basti pensare che, in Europa, nel 2017, ne sono state vendute 67.000.
A PARIGI DEBUTTA LA WAGON Se, come abbiamo detto, per vederla sulle nostre strade dobbiamo aspettare marzo 2019, per scoprire le versioni wagon e Full-Hybrid electric della nuova Corolla sarà invece sufficiente attendere ottobre. Queste varianti, infatti, insieme alla configurazione definitiva degli interni, saranno presentate in anteprima alla rassegna francese. Nel nostro Paese saranno disponibili al momento del lancio solo due versioni ibride, una equipaggiata con un 1.8 a benzina abbinato a un motore elettrico, che dispone complessivamente di 122 CV (il “pacchetto” è basato su quello proposto su Prius e C-HR che abbiamo provato su strada). L'altra si affida a un nuovo 2.0, quattro cilindri a benzina, che, insieme all'unità elettrica a cui è accoppiato, arriva ad avere 180 CV.
TOYOTA NEW GLOBAL ARCHITECTURE (TNGA) Il cambio di nome coincide con l'introduzione della nuova piattaforma Toyota New Global Architecture (TNGA) sulla gamma Corolla, che andrà a sostituire le tre piattaforme attuali. Oltre a una notevole ottimizzazione logistico-produttiva, il nuovo pianale è stato appositamente sviluppato per poter accogliere al meglio la propulsione full e light Hybrid, in modo da permettere ai tecnici Toyota di massimizzare la resa dinamica, l'economia di esercizio e il design. Sulla berlina è previsto inoltre un nuovo cambio automatico a variazione continua di rapporto, messo a punto dalla Toyota per ridurre il difetto tipico di queste trasmissioni, il cosiddetto “effetto scooter”, che sorge quando il motore sale di giri ma la velocità non aumenta in maniera decisa rispetto ad altre trasmissioni fulminee.